GLI UFO INGLESI DEL 1909 : PRECURSORI DEGLI UFO ?
di Maurizio Verga
Se per convenzione il primo avvistamento ufologico viene fatto
risalire al 24 giugno 1947 ad opera dell'americano Kenneth
Arnold, non si può comunque dimenticare che osservazioni di
strani fenomeni aerei, non ricondotti a nulla di convenzionale
da parte dei relativi testimoni,sono state registrate ben prima
di quella data. Certamente in quelle epoche, in particolare
quelle a cavallo tra la fine del secolo scorso ed i primi del
novecento, non si parlava nè di "dischi volanti"nè di "UFO",
anche se in più di un'occasione qualcuno parlò di "abitanti di
"Marte" per giustificare tali apparizioni.
Queste segnalazioni hanno una particolarità principale: quella
di riferirsi ad avvistamenti di "oggetti volanti" il più delle
volte immaginati per ciò che concerne le loro forme, in quanto
visti di notte sotto forma di luci più o meno forti vaganti nel
cielo. Tale immaginazione portava ad una descrizione "indotta"
di velivoli che assomigliavano fortemente alle aeronavi (specie
di dirigibili) che rappresentavano il sogno tecnologico dell'
epoca, con tanto di navicella sospesa, motori e riflettori.
Una serie abbastanza limitata di avvistamenti verificatesi alla
luce del giorno e per lo più a distanza ravvicinata sembrano
confermare tale descrizione, anche se, spesso, tali episodi
furono successivamente smascherati come delle invenzioni da
parti di giornalisti o burloni.
L'intero argomento è stato affrontato abbastanza approfondita-
mente dagli appassionati di ufologia, tanto che esiste una
cospicua letteratura in proposito, peraltro quasi tutta
disponibile in lingua straniera. In questo articolo cercheremo
di concentrarci su uno degli episodi meno conosciuti, ma
maggiormente indicativi dell'intera questione: l'ondata di
osservazioni di "aeronavi" in Gran Bretagna, nel lontano 1909.
Dai primi di marzo agli inizi di giugno del 1909, sulle isole
britanniche si verificò una ondata di "aeronavi"(airship),
oggetti volanti (non identificati) di forma solitamente
allungata, con caratteristiche strutturali simili ai dirigibili
dell'epoca: di colore scuro, trasportavano uno o più potenti
riflettori e compivano difficili manovre aeree con estrema
facilità. Vi furono poco più di una cinquantina di osservazioni,
poca cosa in confronto alle diverse centinaia di rapporti della
famosa ondata statunitense di aeronavi del 1896/97: da essa, i
casi inglesi differivano per due importanti aspetti: il bassis-
simo numero di "incontri ravvicinati" e la minore ricchezza di
particolari, spesso fantasiosi e veramente incredibili, ma
senza dubbio molto affascinanti.
E'opportuno ricordare che nei primi anni del '900 vi furono
altri periodi di "flap" di aeronavi: 1908 (Danimarca),
1909 (Nuova Zelanda e USA), 1913 (Gran Bretagna e USA).
La popolazione inglese, in quel periodo, è bene precisarlo,
viveva sotto l'incubo di una possibile invasione tedesca: è
perciò facile immaginare che le misteriose aeronavi fossero
considerate immediatamente come dirigibili-spia tedeschi (i
famosi Zeppelin): stando alle affermazioni raccolte dal corris-
pondente berlinese del "Daily Express", il velivolo avrebbe
avuto la sua base su una nave da guerra tedesca, nel mare del
Nord, su cui esso atterrava dopo ogni volo. L'ondata coincise,
od addirittura ne fu una parte integrante, con questo clima di
"isterismo collettivo", tanto che non è del tutto azzardato
affermare che potrebbe esserci una spiegazione strettamente
psico-sociologica all'origine delle storie riportate dalla
stampa dell'epoca. Il condizionale è, ovviamente, d'obbligo:
può anche darsi che una prima serie di "reali"avvistamenti
abbia dato il via ad una seconda ondata di racconti provocati
dal particolare clima che vigeva,a quel tempo,in Gran Bretagna,
ma ad ottantacinque anni di distanza è estremamente difficile
riuscire ad arrivare a delle conclusioni verificabili.
L'unico dato di fatto incontrovertibile è la presenza di un
vero e proprio clima di paura nei confronti della Germania,
diffuso tra la popolazione dai giornali dell'epoca e dalle
immancabili "voci", di cui è nota l'incredibile velocità di
propagazione e la presa sulle credenze popolari. Tale paura si
estrinsecava nella convinzione della presenza di spie e sabota-
tori tedeschi, come pure nella supposta azione degli allori
mitici "Zeppelin" tedeschi al di sopra dei territori britannici.
Tanto è vero che lo stesso cinema dell'epoca dedicòpiù di una
pellicola a questa tematica: una di essi, del 1913, era signi-
ficativamente intitolata "The Airship", cioè"L'Aeronave".
Una delle primissime osservazioni dell'ondata (un termine che
indica un periodo di intensa attività ufologica, tanto da
determinare anche un particolare stato psicologico nella
popolazione), avvenne il 4 marzo di quell'anno e ne dette
notizia l'"Evening News" (di Londra) del 18 maggio.A Lambourne,
nel Berkshire, Charles Maberly, un organista della chiesa di
St. Michael, stava tornando a casa. Intorno alle 20.25, la sua
attenzione fu attratta da un grande oggetto volante a forma di
siluro, che volava verso Ovest, a circa 70 metri di quota.
L'uomo notò che la misteriosa macchina aveva percorso circa un
chilometro e duecento metri nel tempo in cui lui ne aveva
percorsi 45. Nel momento in cui scomparve alla sua vista, il
signor Maberly udì tre esplosioni, intervallate regolarmente
una dall'altra.
Una cospicua serie di avvistamenti avvenne nella zona della
città di Peterborough, tanto che si cominciò a pensare che da
quelle parti vi fosse la base segreta di queste misteriose
aeronavi.
LA REALIZZAZIONE DI UN INVENTORE ?
Una delle ipotesi formulate a proposito dell'origine delle
airships, era quella secondo cui un solitario inventore avesse
realizzato un velivolo del tipo osservato in quei giorni e
stesse compiendo dei giri di prova, per sperimentare la sua
geniale invenzione. Altre persone affermavano invece che era
una nuova arma aerea del ministero della guerra, che veniva
sperimentata di notte per tenere segreta la sua esistenza e le
sue effettive capacità (ipotesi oggigiorno smentita dalla
storia dell'aviazione). Altri ancora, specie certi giornalisti,
credevano che una compagnia stesse compiendo dei voli sperimen-
tali con le aeronavi (perciò di costruzione "umana"), per fini
più o meno commerciali. A convalidare questa ipotesi venne un
articolo apparso sul "Northern Daily Mail" del 26 maggio, in
cui si diceva che era stata trovata una strana struttura di
bambù, delle potenti lampade ed altri rottami nei pressi di
Dunstable. Fu ritrovato anche un documento secondo cui colui
che l'avrebbe trovato sarebbe stato ricompensato con cinque
sterline. In seguito i rottami dell'aeronave furono rimossi:
fu detto che il velivolo apparteneva agli agenti brittami nei pressi di
Dunstable. Fu ritrovato anche un documento secondo cui colui
che l'avrebbe trovato sarebbe stato ricompensato con cinque
sterline. In seguito i rottami dell'aeronave furono rimossi:
fu detto che il velivolo apparteneva agli agenti britannici di
una compagnia continentale, che l'usava a fini pubblicitari.
Vi fu addirittura un certo dottor M.B. Boyd che dichiarò, nel
giugno del 1909, di aver costruito un'aeronave da circa un
anno, dopo averne trascorsi otto per perfezionarla.
Fra il progetto di airship presentato dal dottor Boyd e le
descrizioni dei misteriosi oggetti volanti osservati,esistevano
però alcune discrepanze di una certa entità, tra cui:una velo-
cità media di circa 51,5 km/h, che mal si adattava alle veloci
sparizioni viste dai testimoni; una forma ovale, anzichè
sigariforme; nessuna navicella sospesa che veniva invece
spesso vista sotto i misteriosi ordigni; la presenza di ruote
(così da potere essere guidata sul terreno al pari di una
comune automobile; la pratica impossibilità al trasporto di
riflettori potenti come quelli visti sulle "altre" aeronavi, in
quanto richiedevano apparecchiature pesantissime (le lampade ad
incandescenza esistenti all'epoca non potevano produrre l'esten-
sione di illuminazione dichiarata dai testimoni). Simili furono
le dichiarazioni di William Tillinghast, un autoproclamatosi
inventore statunitense, fatte durante una serie di avvistamenti
di misteriose aeronavi nella zona di Worcester, Massachusetts,
nel dicembre 1909 (per non parlare dei numerosissimi "inventori"
che comparvero negli Stati Uniti durante l'ondata del 1896/97):
stando alle sue affermazioni, la "macchina volante"aveva una
autonomia di 483 chilometri con una velocità di 193 Km/h. Anche
a quell'epoca le ipotesi su questi misteriosi fenomeni si
intrecciavano e,come oggi,venivano alla ribalta dei ciarlatani
che speculavano su di essi, sfruttando l'arma del mistero.
Il 23 marzo, come riferisce il "Peterborough Advertiser"del
27 marzo, un poliziotto di nome Kettle sentì uno strano ronzio
provenire dall'alto, mentre compiva il suo solito giro di
guardia. Erano le 5.15 circa: I'agente alzò lo sguardo e vide
una forte luce che veniva da uno strano oggetto scuro (che si
stagliava contro il cielo stellato), di forma oblunga e lungo
circa 180 metri. L'oggetto, che si trovava a circa quattrocento
metri di quota, viaggiava a "tremenda" velocità, tanto che
appena il testimone lo vide, il ronzio (dei "motori") da esso
emesso, cominciò ad indebolirsi rapidamente.L'aeronave fu vista
per circa tre minuti, poi sparì verso nordovest.
Quella stessa notte, la signorina Gill, con due suoi amici vide-
ro, mentre stava tornando da uno spettacolo teatrale, una
vivida luce intermittente, apparentemente attaccata ad un
oggetto scuro, che si dirigeva lentamente verso Cromwell Road
(proprio dov'era in servizio l'agente Kettle):la strana visione
sparì quasi subito alla vista, come riferì l'"Evening News" del
19 maggio. E' curioso notare come alcuni casi del 1909 abbiano
particolari simili, od uguali, a quelli contenuti nei rapporti
"moderni" (?) di fenomeni aerei anomali. Per esempio, non tutte
le aeronavi viste in Gran Bretagna, in quel periodo, avevano la
forma di sigaro (potevano cioè essere paragonate almeno in
forma, ai dirigibili dell'epoca): come riferisce l'"East Anglian
Daily Times" del 18 maggio, il 2 di quel mese un noto costrutto
re di Lowestoft, nel Suffolk, e la sua famiglia, videro uno
stranissimo oggetto a forma di uovo, che, volando fra due
banchi di nuvole, si diresse verso occidente. L'oggetto, che
aveva la parte più larga rivolta verso il cielo, procedeva ad
una forte velocità, tanto che sparì presto alla vista: erano le
19.30.
ALTRI AVVISTAMENTI
Il 20 maggio a Dennybrook, vicino a Dublino, poco prima delle
20.00, molte persone videro un oggetto sferico che si muoveva
rapidamente in cielo, verso sudest: ne dette notizia l'"East
Anglian Daily Times" del 22 maggio. Esiste, per esempio, anche
un caso con presunti effetti elettromagnetici (particolari
eventi in cui vengono registrate delle interferenze su impianti
elettrici o motori in concomitanza con l'osservazione di presun
ti fenomeni aerei anomali): un uomo che risiedeva a Wroxham
(Norfolk) stava tornando a casa in motocicletta. Aveva raggiun
to un ponte, quando il faro del suo veicolo si spense improv-
visamente, senza alcuna ragione apparente.Erano circa le 23.30:
I'uomo scese ed incominciò ad esaminare il faro, ma fu colpito
da un fascio di luce proveniente dall'alto, che restò su di lui
per circa mezzo minuto. Cercò di alzare lo sguardo per vedere
la fonte del raggio luminoso,ma fu abbagliato dalla forte luce:
non sentì alcun rumore. Quando arrivò a casa, suo fratello gli
confidò che mentre era a Sproeston (un paese distante poche
miglia) vide (quella stessa notte) una strana luce nel cielo,
ma non potè vedere la sua origine ("East Anglian Daily Times",
21 maggio).
Nella casistica di quella primavera del 1909 non mancano
neppure i fantomatici "uomini in nero" (misteriosi personaggi
che la leggenda vuole responsabili di intimidazioni nei
confronti di alcuni testimoni di avvistamenti UFO: folklore
moderno ?), su cui tanto si è discusso. Da notare che furono
visti dopo gli unici due casi di "incontro ravvicinato"cono-
sciuti. Il primo awenne a Clacton on Sea, nell'Essex, e fu
divulgato dall'"Evening News" del 15 maggio e dall'"East
Anglian Daily Times" del 18 maggio. Intorno alle 22.30 del
7 maggio 1909 il signor Egerton S. Free vide uno strano
"dirigibile" a forma di salsiccia,che si librava a venti/trenta
metri di quota, a duecento metri dal mare, sopra la scogliera.
Non portava nessuna luce e dopo qualche minuto si allontanò
verso nordest. Il giorno seguente, la moglie di Free trovò
nella zona dove aveva stazionato la strana "macchina volante",
uno strano "sacco" di caucciù ed acciaio, lungo un metro e
mezzo e pesante ben sedici chilogrammi.Su un lato erano stampa-
te le parole "Muller Fabrik Bremen", il che fece supporre a
Free che l'oggetto fosse caduto dall'aeronave (tedesca).
Parecchie settimane più tardi, fu identificato come parte di un
bersaglio usato dalla marina per esercitazioni di artiglieria:
a quella data, un incidente ben più strano era avvenuto. Il
giorno dopo che il caso di Clacton on Sea ebbe una pubblicità
nazionale (16 maggio), due forestieri riapparvero vicino all'
abitazione del signor Free.
Esaminarono i dintorni, dirigendosi alla vicina spiaggia e poi
sul luogo dove si era librata la misteriosa aeronave:poi andaro
no dietro la casa del testimone, alle stalle, dove il signor
Free aveva tenuto l'oggetto precedentemente trovato. I due
sconosciuti restarono nella zona per cinque ore, fino alle
19.00: la domestica del Free, uscendo di chiesa, li sentì
conversare in una lingua "straniera". In seguito, le si accosta
rono, uno per ogni lato, ed uno dei due le parlò in uno strano
idioma: la ragazza si spaventò a tal punto, che corse immediata
mente a casa del padrone. Due spie tedesche?
Sembra che i casi britannici del 1909 siano, per molti aspetti,
"più vicini" a quelli awenuti dopo il 1947 che a quelli avvenu-
ti negli anni precedenti. Eaventò a tal punto, che corse immediata
mente a casa del padrone. Due spie tedesche?
Sembra che i casi britannici del 1909 siano, per molti aspetti,
"più vicini" a quelli awenuti dopo il 1947 che a quelli avvenu-
ti negli anni precedenti. Effetti elettromagnetici, differenza
di aspetto degli esseri osservati, comportamento non più
strettamente "terrestre" dei presunti UFO, contribuiscono a far
nascere l'idea di una specie di "evoluzione" del fenomeno,anche
se è opportuno notare come, al contrario, le entitàosservate
nel corso degli "incontri ravvicinati del terzo tipo"avvenuti
in quegli anni (soprattutto in occasione della grande ondata
americana del 1896/97), apparivano di aspetto completamente
umano, anche nel vestiario e nel comportamento, dando comple-
tamente l'impressione di essere degli individui normali. Nell'
unico caso del 1909 avvenuto in Gran Bretagna ed inerente l'
osservazione ravvicinata di entità animate in associazione ad
oggetti volanti non identificati, gli occupanti erano sìdi
aspetto umano, ma erano abbigliati, si comportavano e parlavano
in modo piuttosto "strano" (per non dir di peggio). L'incidente
avvenne il 18 maggio sul monte Caerphilly. Il signor
C. Lethbridge, un tranquillo anziano, d'inverno lavorava ai
bacini del porto di Cardiff, mentre d'estate viaggiava nell'
entroterra, dando spettacoli di burattini alle scuole locali.
Intorno alle 23.00 di quel 18 maggio 1909, stava tornando a
casa da Senghenydd, attraverso il monte Caerphilly (una zona
desolata e solitaria, con poche case). Girando la curva sulla
sommità dell'altura, I'uomo fu molto sorpreso nel vedere un
grosso oggetto tubolare giacere sulla parte destra della
strada. Al momento, lo scambiò per "un grande uccello": vicino
ad esso, c'erano due "giovani", alti e di aspetto militare,
tanto che li scambiò per due "ufficiali". Indossavano delle
grandi e pesanti pellicce, con un berretto dello stesso tipo:
sebbene spaventato, il signor Lethbridge continuò a camminare
verso di loro, trascinando il suo carretto. I due misteriosi
individui erano impegnati in una sorta di lavoro sul bordo
della strada e non notarono il testimone, finchè non fu a circa
venticinque metri da loro: fu il rumore del suo carretto che li
attirò. Appena videro l'uomo, si alzarono di scatto,brontolando
furiosamente fra di loro in una strana lingua, sconosciuta al
testimone. I due raccolsero qualcosa da terra e saltarono
dentro una piccola navicella, sospesa sotto il "sigaro".
L'oggetto decollò, allora, improwisamente, zigzagando e quando
raggiunse i fili del telegrafo emise due luci simili a quelle
prodotte dalle lampade ad incandescenza.Facendo uno "spaventoso
rumore", l'oggetto guadagnò quota e si allontanòverso Cardiff.
UN CASO STRANO
Dopo che il signor Lethbridge raccontò la sua "avventura", a
Cardiff, una squadra di investigatori tornò sul luogo dell'
incidente.Sull'erba furono ritrovati dei segni di compressione:
fu scoperta anche una piccola collezione di curiosi oggetti: il
primo era un cartellino rosso, attaccato ad una catena e ad uno
spillo metallico, su cui erano stampate alcune istruzioni in
francese. In seguito, fu appurato che esso era un pezzo di
ricambio per una valvola di penumatico della Michelin: spilli
inglesi dello stesso tipo erano venduti ad un penny, in quel
periodo, ma gli spilli portanti i cartellini francesi non erano
ancora disponibili in Gran Bretagna. C'era poi un pezzo di
carta da lettere, tagliato a metà, riportante l'intestazione
di un'agenzia di cambio di Londra. Sulla metà inferiore del
foglio, erano visibili i deboli caratteri di un messaggio
scritto a macchina: "Centri provinciali... resta assicurato che
noi non... remo.. la più completa fiducia... questa lettera è
ampiamente giustificata". Il dirigente dell'agenzia di Londra
non sapeva nulla, nè della lettera nè delle aeronavi. Sul luogo
dell'incontro fra il signor Lethbridge ed i due "ufficiali"
c'erano, sparsi all'intorno, molti pezzi di carta: fra essi
v'erano alcuni ritagli di giornali riferentesi ai precedenti
avvistamenti di aeronavi e parecchi rotoli di "cartapesta".
Inoltre furono trovate due dozzine di pezzi di ottima carta
blu, portanti un certo numero di figure e scritte. Sarebbe
stato trovato anche un "coperchio metallico". Dopo che il
racconto del Lethbridge fu pubblicato su alcuni giornali
("South Wales Daily News" del 20/21 Maggio: "Weekly Dispatch"
del 23 Maggio, "Daily Mail" del 20 Maggio, "Daily Mirror" del
21 Maggio, "Northern Daily Mail" del 20 Maggio), il segretario
di un agente di cambio di Cardiff dichiarò di aver visto cinque
forestieri la mattina della domenica precedente (16 maggio),
nella zona del monte Caerphilly. Stavano esaminando e fotogra-
fando attentamente tutta la zona: erano a bordo di due calessi,
ai cui sedili erano fissate delle macchine fotografiche.
Intorno alle 12.00 si allontanarono e, a Beulah, si separarono:
alcuni andarono verso Llanishen, altri verso Cardiff.
IL RUOLO DELLA STAMPA DELL'EPOCA
Questo clamoroso avvistamento (che ha in comune, con i corris-
pondenti statunitensi del 1896/97, anche la varietà e la
stranezza dei "reperti" trovati sul luogo dell'atterraggio)
suscitò nella stampa una grandissima sensazione, ma fu accolto
con scetticismo ed ilarità dai giornalisti. Bisogna peròdire
che due ore dopo l'incidente del monte Caerphilly, a Cardiff
fu vista un'aeronave. Ne dette notizia il "South Wales Daily
News" del 20 maggio ed il "Weekly Dispatch" del 23: testimoni
furono parecchi operai del porto di Cardiff ed un ufficiale in
seconda del battello "Arndale". Un certo Robert Westlake
dichiarò: "Alle 1.15 circa, mentre stavo svolgendo il mio
lavoro, vidi uno strano oggetto volante. Sembrava sigariforme,
emetteva un ronzio ed era illuminato da due potenti luci. Stava
viaggiando ad elevata velocità, proveniente da est". L'oggetto
era di colore rosso: un uomo a bordo dell'Arndale disse di
aver visto qualcosa di simile ad una "grata" su esso. Sembrò
transitare qualche secondo sopra i bacini, poi si allontanò:
passando sopra il canale le luci si spensero improvvisamente.
Come già precedentemente detto il caso Lethbridge presenta un
duplice aspetto, tipico delle osservazioni di presunta natura
ufologica avvenuti in quegli anni. Aeronave ed aeronauti
sembravano sia terrestri (forma simile ai dirigibili dell'epoca
o, comunque, al concetto di aeromobile divulgato dalla lettera-
tura di anticipazione; aspetto ed abbigliamento dei due
occupanti, strani sì, ma non eccessivamente; reperti tipicamen-
te "terrestri" trovati sul luogo dell'atterraggio) che
"estranei" (prestazioni dell'aeronave; comportamento ed idioma
degli occupanti). Il caso mostra effettivamente qualche punto
in comune con i "moderni" incontri ravvicinati: basti solo
pensare al fatto che il fenomeno si sia proprio trovato sulla
"strada" del testimone, con l'usuale descrizione di fantomatici
"lavori" da parte degli occupanti. Ma, in definitiva, bisogna
tenere in debita considerazione il ruolo giocato dalla stampa
dell'epoca nel riportare questi episodi, nell'associarli alla
psicosi del momentne, con l'usuale descrizione di fantomatici
"lavori" da parte degli occupanti. Ma, in definitiva, bisogna
tenere in debita considerazione il ruolo giocato dalla stampa
dell'epoca nel riportare questi episodi, nell'associarli alla
psicosi del momento (la paura del tedesco), nel distorcerli a
proprio uso e consumo e, probabilmente, nell'inventarli di
nuovi per alimentare un filone di notizie che catturava l'
attenzione dell'opinione pubblica e che poteva essere
opportunamente sfruttato anche a livello politico-economico.
L'pinione pubblica fu molto scossa (in particolare) da questa
osservazione: come giàdetto, l'potesi più diffusa fra la popo-
lazione era quella secondo cui le "airships" erano dei dirigi-
bili tedeschi in missione (spionistica e non) sulla
Gran Bretagna. Un tentativo per tranquillizzare la popolazione
fu fatto dal deputato Arnold Lupton (un famoso esperto di
esplosivi), che dichiarò, sul "Lincoln Leader"del 5 giugno,
che la distruzione di Londra, mediante bombardamento aereo,
sarebbe stata impossibile, in quanto occorrevano almeno
200.000 Zeppelin guidati da 600.000 aeronauti, per un costo
totale di quattro miliardi di sterline (cifra enorme anche per
la Germania di allora). Vi fu un'altra nota curiosa, in quel
periodo così convulso: un tal Percival Spencer si disse in
grado di poter fornire (sulla falsariga dei suoi "predecessori
d'oltreoceano del 1896/97), a modico prezzo, le aeronavi che
venivano viste in quei giorni dalla popolazione.
Tralasciando queste semplici curiosità (in realtà, conseguenze
di un periodo di intensa copertura giornalistica su un argomen-
to di costume particolarmente sentito dal pubblico, proprio
come avviene tutt'oggi in relazione a certi avvistamenti
ufologici), è opportuno presentare altri quattro casi, tutti
concernenti l'osservazione di "uomini" a bordo delle aeronavi.
Il 13 maggio a Kelmarsh (Northants) C.W. Allen stava andando
in auto con due suoi amici: quando passarono attraverso il
paese di Kelmarsh udirono un forte rumore, "come il ritorno di
fiamma di un'automobile". Subito dopo udirono, distintamente,
il "tock-tock" dello scoppiettio di un motore ed alzarono lo
sguardo. Tutti e tre videro un oggetto di forma oblunga, con
luci davanti e dietro, che volava piuttosto velocemente a circa
centoottanta metri dal suolo. Sembrava lungo almeno trenta
metri interessante avvistamento: sebbene le luci emesse dal
velivolo non fossero molto brillanti, i tre testimoni poterono
vedere distintamente la sua forma a "siluro" ed una piattaforma
sottostante, su cui v'erano alcuni esseri.L'oggetto si dirigeva
verso nord-est, a circa 32 Km/h (?), in direzione di Peter-
horough, dove scomparve alla vista: il caso fu pubblicato sull'
"East Anglia Daily Times" del 13 maggio.
Nelle edizioni del 18 e del 19 maggio dello stesso giornale,
apparve la notizia di un altro interessante avvistamento: a
Lowestoft, nel Suffolk, una certa signora Wigg vide uno
stranissimo oggetto volante.
Erano le 1.30 del 16 maggio e la donna, mentre era a letto, fu
svegliata da un rumore simile a quello prodotto da un'auto.
Guardando attraverso una finestra osservò un velivolo scuro
transitare piuttosto velocemente nel cielo, dirigendosi verso
Sud-ovest. Era ad una quota piuttosto bassa ed aveva la forma
di una "bottiglia" di grandi dimensioni,viaggiante in posizione
orizzontale. Nella parte anteriore dell'oggetto la signora
Wigg vide un "uomo" che sembrava "guidare"I'aeronave. Nello
stesso momento, parecchie altre persone videro dei vividi
bagliori di luce o sentirono dei rumori di motori, sempre nella
zona di Lowestoft.
Tre giorni dopo (come riferì il "South Wales Daily News" del
21 maggio) a Maindee (Newport),la figlia del signor W. Neighton
vide, intorno alle 8.00. una specie di "grande uccello"che
sembrava, a volte, sbattere le "ali". Veniva dal canale di
Bristol: si fermò per lungo tempo, poi si allontanòverso le
8.30. Due altre persone videro l'oggetto: uno di loro, usando
un telescopio, disse che il velivolo era lungo dagli undici ai
quattordici metri e che stava trasportando tre "uomini".
L'ultima osservazione di aeronauti (conosciuta) avvenne il 22
maggio a Maesteg (Glamorgan). Intorno alle 22.30, parecchie
persone sentirono uno strano rumore: alzando gli occhi, alcune
videro un'aeronave, altri solo delle luci. Un uomo, usando un
telescopio, disse di aver visto delle persone a bordo dell'
inusitato velivolo ("South Wales Daily News" del 24 maggio).
Come si vede si tratta di presunti "incontri ravvicinati del
terzo tipo" in cui il fenomeno è sempre piuttosto distante
dall'osservatore: sembra comunque che gli esseri visti a bordo
dell'aeronavi avessero compiti (apparenti) di "pilotaggio"del
velivolo stesso.
Col lavoro di ricercatori inglesi come Carl Grove, Nigel
Watson, Paul Screeton sono venuti alla luce circa una
cinquantina di avvistamenti avvenuti nel 1909 in Gran Bretagna:
molti giacciono ancora sulle pagine dei giornali locali dell'
epoca, molti altri non furono mai riportati pubblicamente,
anche per paura del ridicolo con cui i giornalisti (ma non solo
loro) trattavano i casi. Verso la fine dell'ondata giornalisti
ed "esperti" incominciarono a "spiegare" le segnalazioni rice-
vute sulla base di eventi convenzionali o naturali, come
palloni, stelle, meteore, ecc ... , probabilmente perchèci si
era resi conto che molti avvistamenti erano stati indotti dalle
notizie diffuse dalla stampa e che la gente era indotta a
scrutare il cielo per cercare la misteriosa "aeronave".
Talvolta non si trattava di erronee osservazioni od interpre-
tazioni, ma di veri e propri scherzi organizzati per sfruttare
il clima psicologico del momento: il 15 maggio, a Northampton,
un poliziotto ed altre persone videro un'aeronave. portante del
le luci, che transitava sulla città, intorno alle 21.15. Il
capo della polizia della contea del Northamptonshire indagòsul
caso e giunse alla conclusione che l'oggetto visto era una
mongolfiera che portava delle lanterne cinesi accese, mandata
in aria, per scherzo, da alcuni giovani.
La questione delle osservazioni di misteriose "aeronavi"sui
cieli di alcune nazioni tra la fine dell'ottocento ed i primi
anni di questo secolo rimane ancora piuttosto controversa ed
affatto chiara. Troppo tempo è passato per potere avere dei
riscontri diretti da parte di testimoni dell'epoca e troppo
scarsa è la qualità delle informazioni disponibili (tipicamente
di fonte giornalistica). Di certo si è passati da una "riscope-
rta" di tali eventi in maniera acritica ed usata per suffragare
la presenza costante del fenomeno UFO ad una revisione in chiave
più critica e disincantata dell'intero argomento, che ha portato
ad un ridimensionamento dell'alone di mistero che circondava
questi episodi. Una loro analisi approfondita da parte di alcuni
ricercatori ha permesso di scoprire come molti di essi furono,
in realtà, delle invenzioni giornalistiche o degli scherzi o,
più frequentemente, degli errori di interpretazione da parte dei
testimoni nei confronti di fenomeni convenzionali o naturali
avvenuti in quegli anni (soprattutto in occasione della grande
ondata americana del 1896/97), apparivano di aspetto completamente
umano,anche nel vestiario e nel comportamento, dando completamente
ondata americana del 1896/97), apparivano di aspetto completamente
umano,anche nel vestiario e nel comportamento, dando completamente
l'impressione di essere degli individui normali. Nell'unico caso
del 1909 avvenuto in Gran Bretagna ed inerente l'osservazione
ravvicinata di entità animata
to di
esplosivi)