PUGLIA

PARTE GENERALE

L'avvistamento di oggetti volanti non identificati e' stato,

anche in Puglia, un fenomeno abbastanza diffuso: infatti dal 1900

al 1990 sono stati circa 150 (e forse anche piu') gli UFO che, ad

una media di 6/7 l'anno, hanno attraversato i cieli della

regione.

La prima notizia, riportata da "La Gazzetta del Mezzogiorno"

uno dei maggiori quotidiani pugliesi, riguardante l'avvistamento

di un "proiettile razzo", e' del 6 ottobre 1946. In quella data,

un insolito oggetto di forma "allungata"fu visto transitare nel

cielo di Polignano a Mare, un paese a circa 35 Km. da Bari.

Nel 1950 si ebbero 6 avvistamenti, di cui quello sicuramente

piu' noto avvenne il 29 marzo a Ceglie Messapico, in provincia di

Brindisi.

Nel 1952 e nel 1954, in concomitanza con i grandi "flap"

italiani, anche in Puglia ci furono ripetuti avvistamenti

(rispettivamente 8 e 7), che contribuirono a portare a conoscenza

di un sempre piu' vasto pubblico il problema degli UFO.

Altro anno di intensa attivita' ufologica fu il 1956, con 8

avvistamenti, in cui spicca l'avvistamento di 12 oggetti avvenuto

il 27 gennaio e che interesso' tutta la costa del nord barese, fra

Monte S.Angelo e Bari.

Negli anni sessanta c'e' da segnalare solo il 1963, con 6

avvistamenti, di cui possiamo ricordare quello avvenuto a

S.Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi.

Ma fu sicuramente negli anni settanta che si ebbe il maggior

numero di segnalazioni soprattutto negli stessi periodi in cui,

come nel 1952/54, l'Italia venne interessata da una grande

"ondata" di avvistamenti: nel 1973 se ne ebbero 9; nel 1975 ce ne

furono 7 e nel 1978 ben 11.

Passati gli "entusiasmi" di quegli anni, gli avvistamenti

di UFO sono progressivamente calati di numero nel corso degli

anni ottanta (non piu' di 3 o 4), con una tendenza che pare

confermarsi anche per gli inizi di questo ultimo decennio.

Ovviamente i dati suindicati si riferiscono ad avvistamenti

riportati a mezzo stampa o comunque conosciuti ed investigati dai

ricercatori, non tenendo conto di tutti quegli episodi che, per

vari motivi, non sono stati resi noti da eventuali testimoni.

Per quanto riguarda le tipologie in cui ricomprendere tutti

questi avvistamenti, c'e' da fare un distinzione "temporale".

Cioe', negli anni '50 e '60 la gran parte delle notizie vertevano

su "oggetti lucenti" o su "luci misteriose" che solcavano il

cielo, mentre negli anni successivi si inizio' a parlare di

"oggetti" con caratteristiche peculiari e comportamenti ben

definiti.

Da notare, in particolare, che in Puglia ci sono stati pochi

casi di incontri ravvicianti o atterraggi: e cio' risulta strano

vista la nota cordialita' ed ospitalita' delle genti pugliesi!

Anche per quanto riguarda le ipotesi di identificazione di

alcuni avvistamenti, puo' valere la stessa distinzione temporale

fatta in precedenza. E cioe': molti degli avvistamenti fatti negli

anni '50 e '60, concernevano "oggetti luminosi" che solcavano il

cielo con un moto lento o lasciandosi dietro una scia, per lo

piu', bianca. Non e' molto difficile ipotizzare che cio' che

provocava queste notizie fossero palloni sonda, meteore o aerei a

reazione. Infatti in quegli anni cominciavano a volare i primi jet

e le stazione meteorologiche inziavano ad utilizzare i palloni

sonda per studiare l'atmosfera: quindi, non essendo la gran parte

della gente abituata a questo genere di cose, ci fu un gran

numero di "IFO" che vennero presi per "UFO"! In seguito si iniziarono

ad avere rapporti sempre piu' precisi e particolareggiati su

oggetti insoliti che attraversavano il cielo. E fu in questo

periodo, anni '70, che la stampa comincio' ad interessarsi con piu'

assiduita' al problema anche se, dalla lettura dei relativi

articoli, si puo' cogliere quel senso di "incredulita'" e di

"disinformazione" che da sempre hanno accompagnato, ed

accompagnano tutt'ora, la trattazione dell'argomento UFO da parte

dei mass media.

La Puglia, come si sa, e' una regione "lunga"ed e', quindi,

quasi "fisiologico" il fatto che i luoghi interessati dagli

avvistamenti si dispongano, grosso modo, in linea retta. Ma, e'

interessante notare che la stessa Puglia e' percorsa, per tutta la

sua lunghezza, dalla famosa linea ortitecnica SOUPO e che molti

UFO sono stati visti a ridosso o nelle immediate vicinanze della

stessa. Non voglio con questo dire che le teorie dell'ortotenia

siano valide, visto che lo stesso J. Vallee' e molti altri

studiosi, l'hanno rigettata; pero' e' quanto meno "strana" questa

distribuzione degli avvistamenti. Per essere piu' precisi, si puo'

identificare una fascia, che va dalla costa alle prime propaggini

della Murgia, come la zona con un'attivita' ufologica piu' alta

rispetto ad altre parti della regione.

I CASI

Passiamo ora ad esaminare alcuni dei casi piu' importanti che

si sono avuti negli anni passati.

Il primo avvistamento di una certa importanza, avvenne a

Ceglie Messapico, in contrada Falascuso, il 29 marzo del 1950 tra

le 23 e la 24. A quell'ora un contadino, Nicola Nacci, mentre

riposava, fu svegliato da un luce molto forte che filtrava tra le

fessure della porta della sua abitazione. Uscito per controllare

la provenienza di quella luce, si accorse della presenza di un

oggetto, di circa 1,70 metri di altezza e di circa cm.80 di

larghezza, "a forma di due ombrelli contrapposti" che si alzava

allontanandosi da terra.

L'episodio fu confermato anche da altri testimoni e, se

vogliamo prendere per buone le affermazioni dei cronisti

dell'epoca de "La Gazzetta del Mezzogiorno", si ebbero anche

degli effetti fisici su persone ed animali. Infatti un "giovane

vetturino", mentre transitava sulla strada che da Ceglie porta a

Francavilla Fontana, fu talmente scosso dal fenomeno da "fargli

venire la febbre". Ed anche il cavallo di un traino, guidato da

due contadini, Angelo Guglielmo e Giuseppe Tra, abbagliato dalla

luce "assai folgorante", si spavento' a tal punto da trascinare il

carro fuori strada, rovesciandolo e causando ferite di "nessuna

entita'" ai due uomini.

Nel 1954 un'altra notizia che desto' l'interesse generale fu

quella di un avvistamento UFO a Serracapriola, in provincia di

Foggia, ed a Corato, in provincia di Bari. Si potrebbe ipotizzare

che l'oggetto visto fosse lo stesso, anche se le testimonianze

non concordano per quanto riguarda la forma. Ma veniamo ai fatti.

Poco dopo le ore 6 del 26 ottobre, il sig. Gaetano Prisco,

il fattorino ed alcuni Foggia, ed a Corato, in provincia di Bari. Si potrebbe ipotizzare

che l'oggetto visto fosse lo stesso, anche se le testimonianze

non concordano per quanto riguarda la forma. Ma veniamo ai fatti.

Poco dopo le ore 6 del 26 ottobre, il sig. Gaetano Prisco,

il fattorino ed alcuni passeggeri che si trovavano a bordo di un

autobus della ditta Sita diretto a Chieuti, notarono in cielo un

disco, seguito da una scia che, con direzione Termoli-Promontorio

del Gargano, ad un'altezza di circa 2000 metri, procedeva in

senso orizzontale a velocita' vertiginosa.

Alle ore 6,18 un'altro autista di corriera, Pasquale Zucaro,

mentre percorreva la strada Minervino-Corato, noto' nel cielo, ad

un'altezza di circa 1000 metri, un corpo luminoso che lo solcava

velocemente. Ed alle 6,22 altri due automobilisti, Pasquale

Torricone ed Antonio Tarantini, che transitavano sulla strada

Corato-S.Magno, poterono notare lo stesso oggetto attraversare il

cielo.

Da tutti i testimoni il corpo luminoso fu descritto come un

oggetto a forma di "sigaro con le estremita' affusolate", di color

argento, per una lunghezza di circa 5 metri ed un'altezza, al

centro, di circa 1 metro. Esso diffondeva un "largo cerchio di

luce" attorno a se' e si lasciava dietro una scia di fumo "come

una chiara nebulosita'". In base a queste testimonianze si puo'

supporre che l'oggetto, di dimensioni davvero notevoli, avesse

come direzione di marcia la rotta NORD - SUD...poco distante

dalla famosa linea SOUPO.

Ad un 1955 privo di avvistamenti, fece seguito un 1956 denso

di episodi interessanti. Ed in gennaio ci fu il primo

avvistamento "multiplo" in cui furono notati addirittura 12

oggetti transitare nel cielo.

L'avvistamento, che si svolse in fasi successive, inizio'

alle ore 16,10 del 28 gennaio, quando da un osservatorio

dell'Aeronautica Militare, sito a Monte S.Angelo, sul Gargano,

venne segnalato, in successione, il passaggio prima di due, poi

di tre, ed infine di sette oggetti luminosi.

Due di questi oggetti, ad un certo momento, furono visti

dirigersi verso l'aeroporto di Amendola, sede del Nucleo

Addestramento Velivoli a Reazione (l'attuale Scuola Volo Basico

Avanzato). Il Comandante del Nucleo si alzo', allora, in volo con

un aviogetto per tentarne l'intercettazione, che non pote'

avvenire a causa del forte vento e delle pessime condizioni di

visibilita'.

Mentre gli altri corpi continuavano il "viaggio"verso Bari,

notizie ufficiose affermarono che due oggetti erano stati visti,

alle ore 16,40, cadere in mare a circa 1500 metri al largo di

Trani. Non e' dato sapere quale esito ebbe l'uscita di un

peschereccio che tento' di avvicinarli.

Poco dopo avveniva l'avvistamento su Bari da parte di

numerose persone che poterono osservare il passaggio di due,

secondo alcuni tre, corpi luminosissimi che, con direzione NORD -

SUD si spostavano a notevole velocita'. (PREGASI NOTARE LA

DIREZIONE...IDEM C.S.!!!!!). Alcuni testimoni, fra cui dei

giornalisti de "La Gazzetta del Mezzogiorno", dissero di aver

visto una specie di "coda" o di "penducolo", vicino a ciascun

oggetto, o, comunque, "un altro puntino luminoso, piccolissimo

rispetto a quello principale".Il caso fu quindi archiviato, anche

sulla base di quanto dichiarato dall'Ufficio stampa della IV Zona

Aerea Territoriale (l'attuale III Regione Aerea), come il

passaggio di un gruppo di palloni sonda. Degli altri 6 oggetti

formanti la "squadriglia", non vennero forniti ulteriori notizie.

Prendendo per buona la spiegazione "ufficiale", resta, tuttavia,

inspiegabile come mai siano stati lanciati contemporaneamente ben

12 palloni sonda, a meno di non credere che correnti d'aria in

quota abbiano permesso la "riunione" di 12 oggetti lanciati da

punti differenti della penisola (!).

Nel 1957 altro avvistamento degno di interesse. Il 7

novembre, ad Andria, in provincia di Bari, numerose persone

poterono osservare, verso le 19,30, un oggetto dalla forma

"ovoidale" che compiva strani movimenti nel cielo. Infatti si

spostava, con brevi soste, da NORD verso SUD e viceversa,

abbassandosi anche di quota, tanto da poter notare "la differenza

di grandezza tra la prima posizione e la seconda" che, e' stata

calcolata tra i 3.000 ed i 1.000 metri. Nei suoi spostamenti

l'oggetto lasciava dietro di se' una lunga scia luminosa

color argento, che si dissolveva in pochi minuti. Dopo circa 10

minuti, l'UFO scomparve in direzione NORD/OVEST.

La testimonianza dei cittadini di Andria, fu avvallata anche

da numerosi automobilisti che, provenienti da Bari, si fermarono

lungo la strada per osservare il fenomeno. A margine di questa

vicenda c'e' da registrare un effetto fisico sui testimoni:

infatti tutti coloro che osservarono l'oggetto per qualche

secondo, furono costretti a chiudere gli occhi ed accusarono,

successivamente, una forte emicrania.

Il 14 gennaio del 1963 ci fu il primo "incontro ravvicinato"

pugliese, che suscito' notevole interesse non solo fra gli

studiosi ma anche fra la gente comune.

Il fatto avvenne a S.Pietro Vernotico, in provincia di

Brindisi. Verso le ore 23, il sig. Antonio De Luca fu svegliato

da alcuni rumori provocati da un cavallo e da un cane di sua

proprieta' che, in una rimessa poco distante, si agitavano come se

fossero spaventati. Dopo aver atteso una decina minuti, poiche'

gli animali continuavano a dare segni di nervosismo, decise di

andare a vedere cosa stesse accadendo.

Recatosi nella rimessa, non noto' nulla di strano e, dopo

aver dato da mangiare al cavallo per calmarlo, usc e, mentre

stava chiudendo la porta, noto' "riflettersi sulla parete una

strana, vivida luce". Si giro' e pote' notare, ad una trentina di

metri di distanza, un oggetto luminoso, dalla cui parte inferiore

scaturiva un fascio luminoso, che lentamente stava "calando"sino

a terra. Incuriosito il De Luca si avvicino' all'oggetto, ma,

fatti non piu' di dieci metri, si fermo' "impietrito"forse dalla

paura o "da qualcos'altro che gli impediva di muoversi"; ma cio'

non gli imped di poter osservare bene l'oggetto: la parte

inferiore, alta circa settanta centimetri,di colore grigio scuro,

era sormontata da una cupola trasparente "molto opaca", da cui si

diffondeva una luce vivissima. All'interno della cupola, pote'

notare delle sagome scure che pero' non riusc a stabilire se

fossero strumenti o entita'. Comunque, l'altezza totale

dell'oggetto non superava il metro e mezzo per una lunghezza di

quattro-cinque metri. Dopo un paio di minuti, la "strana cosa" si

sposto' a destra, verso il centro della strada, e si allontano' a

velocita' "incredibile" in direzione di Brindisi.

L'inchiesta, all'epoca, fu condotta dal corrispondente de

"La Gazzetta del Mezzogiorno" Ettore Pot, il quale, recatosi sul

posto dell'avvistamento, constato' una piccola incongruenza nel

racconto del sig. De Luca: il disco si sarebbe "quasi&quindisi.

L'inchiesta, all'epoca, fu condotta dal corrispondente de

"La Gazzetta del Mezzogiorno" Ettore Pot, il quale, recatosi sul

posto dell'avvistamento, constato' una piccola incongruenza nel

racconto del sig. De Luca: il disco si sarebbe "quasi"posato al

centro di una specie di piazzetta tra la strada per Brindisi e

Via A.De Gasperi, che era,all'epoca,attaversata da una quindicina

di fili elettrici. Ora, mentre ha una sua logicita' il fatto che

l'oggetto, prima di partire, sia spostato per evitare i fili, non

si capisce perche' non abbia compiuto la stessa manovra al momento

dell'arrivo.O il testimone non lo ha notato. E' questo, comunque,

l'unico dubbio che il giornalista solleva, in quanto sulla buona

fede del testimone egli, come altri compaesani del De Luca, e'

pienamente convinto.

Con un salto di piu' di 10 anni di tempo, in cui non ci

furono avvistamenti "importanti", arriviamo al 1974 dove troviamo

un interessantissimo caso di un UFO " a bassa quota".

Il 6 febbraio di quell'anno, alle ore 18,30 circa, nei

pressi di Altamura, in provincia di Bari, tre fratelli,

Francesco, Antonio e Graziano Simone, stavano rientrando a casa

dal lavoro a bordo di un furgoncino. Mentre percorrevano la S.S.

378, videro una specie di stella cadente che solcava il cielo, la

quale, invece di sparire dopo i soliti pochi attimi, continuava

la sua discesa aumentando di dimensioni e cambiando il colore da

bianco in rosso.

A causa di una collina la persero di vista, ma

all'improvviso, dopo una curva, si accorsero della presenza di

uno strano oggetto che, ad una quindicina di metri di altezza

sulla loro sinistra, aveva iniziato a seguire il loro furgone che

viaggiava a circa 90 Km. Poterono cos notare che l'UFO aveva una

forma ad "ovoide allungato" e la lunghezza pari ad un'autobotte

con rimorchio, circa 25 metri; il colore era rossastro e dalla

parte anteriore usciva una luce abbagliante che illuminava la

zona per circa 2-300 metri. Durante questo tempo, l'oggetto, con

curve a 90 gradi, scanso' una collina per poi riprendere

l'"inseguimento" lungo una rotta parallela alla strada.

A causa di un'altra piccola collina, i fratelli Simone

persero di vista l'UFO, ma lo rividero, subito dopo, ad

un'altezza di 4-5 metri sopra il furgone. A questo punto dalla

parte inferiore dell'oggetto inzio' ad uscire ed a rientrare un

cilindro di 3-4 metri, di colore bianco, anch'esso luminoso.

Quindi l'UFO, superato il furgone, ando' a fermarsi nei pressi di

una macchia di alberi che costeggiava la strada.

Inutile dire che i testimoni, senza perdere altro tempo in

ulteriori osservazioni, si lanciarono a tutta velocita' verso

Altamura, che a quel punto distava circa 4 Km., dove si recarono

immediatamente al piu' vicino posto di Polizia per denunciare

l'accaduto.

Il 22 febbraio del 1975, ci fu un altro avvistamento "a

bassa quota" ad Orta Nova, in provincia di Foggia, che ebbe come

testimoni due macchinisti delle Ferrovie dello Stato, Filippo

Simone e Antonio Milella.

I due erano alla guida del treno rapido Bari-Napoli quando,

dopo aver superato da pochi minuti la stazione di Orta Nova,

all'uscita da una curva, videro, a 800 metri circa di distanza,

poco piu' in alto del treno, un oggetto luminoso che

immediatamente si levo' in volo dirigendosi verso Sud-Ovest.

Secondo la testimonianza dei due ferrovieri, che ebbero modo

di vederlo per circa un minuto, l'oggetto aveva una forma a

tronco di cono; le dimensioni erano quelle di un "autobus, come

quelli che vengono usati per portare a scuola i bambini"; la

colorazione, da un iniziale rosso-arancio, cambio' in varie

tonalita' sino a diventare bianco-latte al momento del decollo

repentino. Al signor Simone parve anche di vedere, ai lati

dell'oggetto, una struttura metallica, ma,poiche' i contorni dello

stesso erano sfumati a causa di una certa nebulosita', non pote'

affermarlo con certezza.

Un'ultima cosa da sottolineare e' che, durante le fasi

dell'avvistamento, alcuni strumenti della locomotiva ebbero degli

improvvisi spostamenti e lo stesso treno, a detta dei testimoni,

sembro' aumentare la velocita'.

Nel 1976, a Spinazzola, in provincia di Bari, fu avvistato

un altro UFO a "bassa quota".Erano circa le 22,30 del 3 gennaio e

tre ragazzi, Raffaele Sorrenti, Donato e Vincenzo Laganaro,

rispettivamente di 19, 18 e 13 anni, stavano cambiando, in Piazza

Plebiscito, il cartellone del cinema Buccomino. Ad un tratto

l'attenzione di Donato fu attratta da uno strano ronzio; alzando

lo sguardo verso il campanile del Comune pote' notare, ad

un'altezza di circa 80 metri da terra, un oggetto ovoidale,

argenteo, con tre luci sotto, di colore giallo, rosso e bianco,

che, molto lentamente, intorno ai 3 Km., attraversava la piazza.

Le dimensioni dell'oggetto furono stimate, all'incirca, di 7

metri di lunghezza. Dopo aver compiuto una specie di "grande

angolo", l'UFO scomparve dietro alcuni palazzi in direzione di

una "tufara", poco lontano dal paese. Da indagini condotte sul

luogo, non risulto', comunque, nulla di anormale.

I tre ragazzi dichiararono, inoltre, di aver provato delle

sensazioni di caldo e di freddo, ma questo, probabilmente, fu

dovuto alla comprensibile emozione.

Cio' che invece potrebbe avere un qualche riferimento al

sorvolo dello strano oggetto, furono i disturbi elettrici

(fruscii, scariche, puntini bianchi) che, a quanto affermato da

molte persone del paese, ebbero, intorno alle 22,30, i televisori

della zona. Inoltre, dalle ore 00,10 alle ore 00,40, nel corso

della stessa notte, un radioamatore, Giuseppe Amoroso, che stava

comunicando con la Spagna, noto' delle strane interferenze che, in

molti anni di attivita', non aveva mai incontrato prima. A questo

punto si potrebbe pensare che l'UFO sia tornato indietro

producendo le interferenze.

Il 20 agosto 1977 un altro avvistamento, riporto' gli UFO

alla ribalta della stampa ed all'attenzione dell'opinione

pubblica. Alle ore 00,30, Aurelio Arces, un ragazzo di 14 anni,

si trovava sul balcone della sua abitazione a prendere un po'

d'aria fresca. All'improvviso sent un suono, "ome quello delle

sirene delle auto della Polizia americana, ed alzando lo sguardo

vide nel cielo, ad un'altezza di circa 50 - 100 metri, un oggetto

luminoso, che, dopo 5-6 secondi, scomparve dietro alcune nuvole.

I familiari del ragazzo confermarono di aver udito anche loro il

suono, ma, seppure prontamente usciti sul balcone, non poterono

vederlo. L'oggetto fu descritto come il "classico" disco volante:

due cupole contrapposte, che ruotavano sul proprio asse, e che

presentavano, sui bordi superiore ed inferiore, delle luci rosse

(circa 10 o 12), il cui alone si rifletteva sul disco e sui

palazzi sorvolati.

Al passaggio dell'UFO assistettero, probabilmente, anche gli

occupanti di una FIAT 127 color rosso; infatti il ragazzo noto'

che un'automobile di quel tipo comp una brusca frenata quando il

disco sorvolo' la strada.

Poiche' nelle vicinanze dell'abitazione dell'Arces si trova

l'aeroporto militare "Arlotta", e' da e anche gli

occupanti di una FIAT 127 color rosso; infatti il ragazzo noto'

che un'automobile di quel tipo comp una brusca frenata quando il

disco sorvolo' la strada.

Poiche' nelle vicinanze dell'abitazione dell'Arces si trova

l'aeroporto militare "Arlotta", e' da escludere che l'avvistamento

si possa attribuire ad un aereo o elicottero in atterraggio,

vista l'abutidine a vedere questo tipo di velivoli.

Da sottolineare, infine, che personale della base aerea

rifer che, in quella specifica notte, non fu segnalato nulla di

anormale ne' dal personale di sorveglianza ne' dagli operatori

radar, anche perche' nella base ...non esistevano radar !!!!(sic!)

Ed infine l'ultimo caso interessante, senza nulla voler

togliere agli altri avvistamenti che, per brevita', non sono stati

riportati, e' quello che avvenne il 29 dicembre del 1978 nei

pressi di Torre S.Sabina, in provincia di Brindisi.

Quel giorno il sig. Pino Tondi e suo fratello Camillo, si

stavano recando da Bari a Brindisi per far visita ad alcuni

parenti. All'incirca verso le 13, dopo aver superato l'incrocio

che dalla statale 379 porta a Torre S. Sabina, il sig. Pino si

accorse della presenza, di fronte a loro e dalla parte del mare

di un oggetto nel cielo, che, in un primo momento scambio' per un

dirigibile pubblicitario. Infatti la forma era ovoidale la cui

lucentezza proveniva dalla luce del sole che rifletteva. La cosa

che colp i due fratelli, fu l'elevata velocita' con cui l'oggetto

si spostava; ed infatti nel giro di 1-2 minuti la loro auto fu

raggiunta dall'UFO che, invertendo il suo senso di marcia, prese

ad inseguirli.

A questo punto il sig.Pino Tondi, che era alla guida

dell'auto, inizio' a cercare una piazzola di sosta dove fermarsi

per poter osservare meglio il fenomeno, perdendo quindi di vista

l'oggetto. Invece il fratello Camillo, pote' osservare che, forse

a causa di una rotazione, la forma dell'UFO da ovoidale, "quasi

cilindrica", divenne simile ad "un rocchetto per cotone" con una

piccola cupola sulla parte superiore.

Fermata, quindi, l'autovettura, i sigg. Tondi continuarono

la loro osservazione per un'altro minuto circa, sino a quando

l'oggetto, con un'accelerazione improvvisa, si diresse nuovamente

verso il mare scomparendo.

La testimonianza e' particolarmente attendibile ove si tenga

presente che il Sig. Pino Tondi era un socio dell'Associazione

Barese Astrofili, e quindi abituato a scrutare il cielo e

sicuramente poco suggestionabile.

I GRUPPI

Per quanto riguarda le fonti da cui sono state tratte le

notizie relative ad avvistamenti UFO, la maggior parte sono

giornalistiche. Infatti sino alla prima meta' degli anni '70, solo

poche persone, e per di piu', a titolo personale si occupavano di

ufologia in Puglia.

Ma dal 1974 circa, anche grazie all'azione di coordinamento

svolta dalla Sezione Ufologica Fiorentina, i gruppi di ricerca

spuntarono "come funghi" un po' in tutta la regione.Ma non sempre

l'attivita' svolta era tesa ad un sero studio del fenomeno UFO e

quindi, dopo pochi mesi di vita, gli stessi associati perduto

ogni interesse nei confronti dell'argomento, scioglievano il

gruppo.

Fra tanto "rumore" di sottofondo, pero', alcuni si distinsero

per la serieta' degli intenti e per il modo scrupoloso con cui

svolgevano le loro attivita'.

Primo fra tutti vorrei ricordare il "MITICO" G.R.U.Z.

(Gruppo Richerche Ufologiche Ziolkovskij), formato da Gino e Lele

Ressa, Michele Fiore, Pino Castellaneta, Carlo Zeuli ed il

sottoscritto, piu' altri amici che, nel corso degli anni entrarono

in contatto con il gruppo. L'attivita' principale del GRUZ era

quella di indagare sui casi di avvistamento UFO avvenuti in

Puglia e mandare i resoconti dell'indagine alla Sezione Ufologica

Fiorentina, di cui faceva parte. Le notizie sopra riportate,

riguardanti i casi dal 1974 in poi, fanno appunto parte

dell'archivio del GRUZ. Oltre alle indagini, il gruppo si dedico'

sino al 1980, anno in cui, per ragioni "naturali", si sciolse, ad

attivita' divulgative per un corretto approccio e comprensione del

problema UFO: difatti innumerevoli furono gli interventi a

dibattiti, interviste e conferenze organizzate da radio (sia

private che nazionali) o da enti scolastici.

Ma, ovviamente, in Puglia ci sono stati altri gruppi che

hanno dato, grazie al lavoro svolto, un buon impulso allo studio

degli UFO nella regione: gruppi come il F.U.R.S.E.P. di Bari, il

G.U.A. di Bisceglie o il SOLARIS 3000 di Barletta, credo che

meritino senz'altro una citazione.

Scarsissima, per non dire quasi nulla, era invece l'attivita'

divulgativa a mezzo pubblicazioni, che si limitava, il piu' delle

volte, a fogli ciclostitati per "uso" interno o comunque rivolto

ad un limitato numero di persone. E questo e' comprensibile ove si

pensi che la maggior parte dei gruppi di ricerca dell'epoca,

almeno in Puglia, era formato da ragazzi di 17-18 anni con

limitati mezzi finanziari, ma animati da molto entusiasmo.

Attualmente l'attivita' ufologica in Puglia, come pure gli

avvistamenti,ristagna. Da quello che posso notare l'interesse per

l'argomento c'e', ma solo come semplice informazione senza

l'intenzione di approfondirlo piu' di tanto. Infatti, a fronte di

decine di lettere inviate a persone pugliesi, entrate in

contatto con la segreteria torinese del C.I.S.U., ha fatto

riscontro un limitatissimo numero (non piu' di 4-5) di risposte.

Ed anche i mass media locali, sia giornali che televisioni

private, con la loro "naturale" tendenza a valorizzarne gli

aspetti "folkloristici" e la loro "naturale" disinformazione

sull'argomento, legata ad una base di sterile scetticismo, non

contribuiscono di certo, ad una corretta divulgazione di notizie

sugli UFO. 

Ma, quantunque vituperata, della stampa e delle altre fonti

di informazioni l'ufologia ha bisogno; e' pertanto auspicabile che

prima di affrontare l'argomento UFO, qualche giornalista si

informi da persone piu' esperte dell'argomento per evitare di

ricadere in grossolani errori piu' volte commessi in passato.

-6 secondi, scomparve dietro alcune nuvole.

I familiari del ragazzo confermarono di aver udito anche loro il

suono, ma, seppure prontamente usciti sul balcone, non poterono

vederlo. L'oggetto fu descritto come il "classico" disco volante:

due cupo