Gli avvistamenti UFO in Campania dal 1988 al 1992
(Relazione di : Pietro Barbato e Giorgio Russolillo).
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Negli ultimi anni in Campania sembra accadere un po' tutto. Si
sono verificati casi molto interessanti sui quali, il centro
Solaris di Napoli ha prodotto una accurata documentazione.
Iniziamo dal 1989, con il caso di Luogosano in provincia di
Avellino. In un cantiere delle Ferrovie dello Stato, nel dicembre
del 1989, in localita' Luogosano, venne scoperta una traccia
circolare di circa tre metri di diametro.
Con l'ausilio di alcune diapositive passo ad esporvi il caso.
L'indagine del centro Solaris ha inizio subito dopo la
pubblicazione di un articolo comparso sul quotidiano "Il Giornale
di Napoli" in cronaca regionale la mattina del 23 dicembre 1989.
Come potete osservare dal titolo del pezzo e' abbastanza chiara la
volonta' del giornalista di collegare e "giustificare"la scoperta
di questa traccia con un presunto fenomeno ufologico. In seguito,
anche altri articoli, torneranno sul caso in questione e
sull'eventualita' che tale "traccia circolare" fosse da collegare,
naturalmente, all'atterraggio di un U.F.O.
Tale evidenza ufologica per gli inquirenti del centro Solaris e
della sede campana del C.I.S.U., appare forzata ed inopportuna.
Ci siamo quindi recati a Luogosano e, raggiunto il cantiere,
abbiamo rilevato effettivamente la presenza al suolo di una
impronta circolare di circa tre metri di diametro da cui
abbiamo prelevato alcuni campioni di terra; nella diapositiva
potete osservare la traccia in questione che appare come un solco
nel terreno stesso, un solco che e' stato, senza alcun dubbio,
provocato dalle decine di curiosi che hanno letteralmente
"invaso" il cantiere.
La traccia appariva ricorperta da una polvere di colore rosso e
che, a detta del testimone, appariva molto leggera, quasi
impalpabile. Proseguendo con le diapositive possiamo osservare al
centro di questa foto, appunto il sig. Pietro De Luca, la persona
che ha scoperto la traccia. Il De Luca ha 44 anni ed e' un
dipendente delle Ferrovie dello Stato nonche' il responsabile del
cantiere delle Ferrovie.
Fu appunto la mattina del 22 dicembre del 1989, poco prima delle
ore 08.00, che il De Luca individuo' la traccia al suolo. Di l a
poco giunsero sul posto gli inviati del "Mattino" e de "Il
Giornale di Napoli" che realizzarono, in seguito, alcuni articoli
che, naturalmente, collegavano e "giustificavano" l'intera
vicenda con l'atterraggio di un UFO.
Per quanto riguarda l'area del cantiere di Luogosano, non abbiamo
registrato segnalazioni di presunti avvistamenti UFO dal 21 al
24 dicembre 1989.
Il cantiere, come potete osservare dalla diapositiva, e'
vicinissimo ad una fabbrica, un opificio, la persona che
osservate sulla vostra destra nella diapositiva e' un guardiano
notturno che, nella notte fra il 21 ed il 22 dicembre 1989 era in
servizio; egli ha dichiarato, con decisione, di non aver
osservato assolutamente nulla di anormale e di non aver rilevato
alcun rumore, bagliore o altro, una notte tranquilla senza alcuna
preoccupazione o allarmi di alcun genere.
Tirando le somme e facendo un primo bilancio possiamo solo dire
che a Luogosano e' stata trovata una traccia circolare al suolo,
la cui genesi ci e' ignota allo stato delle nostre indagini ma che
riteniamo assolutamente ingiustificato collegare ad un presunto
atterraggio di un UFO non sussistendo alcun riferimento
testimoniale in tal senso. Non sussistendo l'avvistamento di un
prseunto UFO allora noi, in Campania, dovremmo occuparci di tutte
le tracce scoperte al suolo, eseguire le analisi del suolo e poi
"costruire" un caso ufologico ? Ragionare in tale senso ci sembra
voler anteporre gli effetti alle cause (presunte) e questo per
noi risulta scientificamente inaccettabile. Dalle indagini e dai
rapporti prodotti da altri ufologi sul caso di Luogosano ci
sembra che, a tutti i costi, la presenza di una traccia al suolo
debba essere necessariamente giustificata con la presenza di un
oggetto volante, un oggetto volante che a Luogosano nessuno ha
visto sul cantiere e dove non esistono testimonianze parallele ed
eventualmente ricollegabili alla scoperta di questa traccia.
Questo e' il succo della questione. Il Dott. Marcel Delaval del
CUFOC ha eseguito, su nostra richiesta, delle analisi sui
materiali prelevati al suolo dalla traccia stessa, ci ha inviato
il risultato delle sue prove di laboratorio che, testualmente, vi
leggo <<...dopo ore di conteggio nessuna radiottivita' particolare
al di fuori della radiottivita' naturale del terreno e probabile
contaminazione in seguito all'incidente di Cernobyl e' stata
rilevata; non ci sono differenze significative nelle
concentrazioni riguardanti la quasi totalita' degli elementi noti.
Queste analisi sono state eseguite con un spettrometro di massa
SIEMENS SRS 300...>>
Non ritengo sia necessario aggiungere altro se non evidenziare,
ancora una volta, l'arbritario collegamento fra una traccia al
suolo, di natura presumibilmente sconosciuta, ed una presunta
fenomenologia ufologica che resta tutta da dimostrare.
Passiamo ora al caso di Cicciano del dicembre del 1990, avvenuto
in provincia di Napoli.
Nella diapositiva osserviamo i testimoni, due ragazzi di tredici
anni, Carmine Mascolo e Ludovico Crocetta. La sera del 3 novembre
del 1990, verso le ore 21.00, sono intenti a giocare all'interno
del Parco Verde in localita' Cicciano in provincia di Napoli. Ad
un tratto osservano un oggetto luminoso a forma di "medusa"
all'interno del cortile che osservate in diapositiva. Si tratta
di un cortile piuttosto piccolo dove noi abbiamo posizionato al
suolo alcune lettere e numeri in corrispondenza delle tracce
presenti al suolo. Siamo in presenza di una traccia triangolare
di circa tre metri di lato, un triangolo isoscele con i due lati
maggiori aventi una lunghezza di circa 340 centimetri con una
base di 280 cm. Questo triangolo e' idealmente "disegnato" al
suolo grazie alla presenza ai vertici di tre impronte circolari
aventi un diametro di 20 cm. Nella diapositiva che segue potete
osservare l'impronta - C - che e' molto piu' evidente rispetto alle
altre e che sembra indicare la presenza di materiale residuale al
suolo o comunque modificato nella sua struttura chimica. Queste
tre impronte circolari formano, come gia' e' stato detto, un
triangolo isoscele, hanno un diametro di 20 cm e sono presenti al
suolo insieme ad una quarta impronta circolare, piu' ampia e posta
al centro di questa figura. Quest'ultima traccia ha un diametro
di 30 centimetri ed appare ugualmente annerita come le impronte C
ed A.
Uno dei due ragazzi afferma di aver osservato una str di 20 cm e sono presenti al
suolo insieme ad una quarta impronta circolare, piu' ampia e posta
al centro di questa figura. Quest'ultima traccia ha un diametro
di 30 centimetri ed appare ugualmente annerita come le impronte C
ed A.
Uno dei due ragazzi afferma di aver osservato una struttura a
forma di medusa, rotondeggiante, a pochi centimetri di altezza e
quindi vicinissima al suolo.
Insieme dichiarano di aver visto anche un fascio di luce "solida"
proveniente dal centro dell'oggetto stesso e in corrispondenza,
probabilmente, dell'impronta B visibile in questa diapositiva.
Nella deposizione rilasciata dai ragazzi viene anche citato un
altro particolare molto interessante, l'oggetto si allontano' dal
cortile a forte velocita', quasi schizzando verso l'alto,
lasciando cadere una sostanza nerastra, una specie di "nuvola
nera" molto ampia e larga che ricadde al suolo.
Questa "nuvola nera", letteralmente dalla dichiarazione dei due
testimoni, era simile a dei coriandoli neri che ricadevano
lentamente; parte di questa sostanza fin in una pozzanghera
(poco prima era piovuto) che immediatamente divenne di colore
scuro. Nessuno, purtroppo, penso' di prelevare parte di questo
liquido che sarebbe stato oltremodo interessante poter
analizzare. La struttura che i ragazzi videro era percorsa, per
l'intera superfice, da lampi di luce viola e verde, erano dei
lampi di luce "coerente" e per coerente intendiamo che tali lampi
si ripetevano ad intervalli brevi e sempre in un verso. Questi
sono, sinteticamente, i fatti accaduti a Cicciano e riferiti dai
due ragazzi che ci sembrano giovani seri ed educati, di buona
cultura e livello sociale. Ci sono, comunque, alcuni particolari
che vanno chiariti ed approfonditi. Uno di questi puo' essere
identificato nelle numerose fotografie di presunti UFO osservate
in casa dei testimoni, un particolare che sinceramente ci ha
sorpreso. Ci sono state sottoposte alcune istantanee e siamo
stati sollecitati ad un commento. Cio' ci e' sembrato abbastanza
strano ed inusuale, non si era mai verificato durante le nostre
indagini di incontrare dei testimoni di giovane eta' i cui
genitori erano interessati all'argomento al punto di possedere
foto di prrsunti UFO da sottoporre alla nostra attenzione. Cio' ci
ha insospettito, questo e' un particolare che ha la sua importanza
e che valuteremo in sede di commento.
Per il caso di Cicciano che dovrebbe rientrare nella categoria
degli Incontri Ravvicinati del secondo tipo, siamo propensi a
ritenere che, effettivamente, qualcosa di reale ed ufologicamente
interessante sia realmente accaduto la sera del 3 novembre del
1990 all'interno del Parco Verde di Cicciano in provincia di
Napoli. Il Dott. Giorgio Pattera che e' qui presente in sala e che
io cordialmente saluto anche da parte di tutti gli amici di
Napoli, sta eseguendo alcune approfondite analisi su alcuni
reperti. Sui risultati non siamo in grado di pronunciarci perche'
i risultati finali non sono ancora in nostro possesso; in seguito
il dott. Pattera potra' magari aggiornare e relazionare sul suo
lavoro che per noi riveste enorme importanza.
Veniamo, in ultimo, al caso di Battipaglia. La fonte da cui sono
partite le indagine e' stata, al solito, quella gionalistica. Un
articolo prodotto in cronaca di Salerno e riproducente la foto di
un presunto oggetto volante non identificato scattata da uno
studente salernitano. Per la tipologia desidererei aprire un
piccola parentesi. Come gia' altre volte comunicato noi in
Campania incontriamo alcune difficolta' ad inquadrare un
determinato fenomeno facendo uso della tipologia del prof. Hynek.
E' indubbio che tale tipologia rappresenti quanto di meglio
esista, ma e' anche vero tentare di ipotizzare qualcosa di piu'
completo e che sia in grado di valutare ed inquadrare tutta una
serie di fenomeni e casi che noi non riusciamo ad incasellare e
che a volte, pur rientrando nella casistica ufologica
sembrano lasciare aperta anche la possibilita' di essere
inquadrati come la manifestazione di altre fenomenologie.
Io, in questa sede, lancio quindi la proposta per la creazione di
un gruppo di studio che possa studiare ed approntare una nuova
tipologia maggiormente adatta ad inquadrare determinate
fenomenologie. Tornando al caso di Battipaglia posso dire che
siamo in presenza di un presunto oggetto diurno, una tipologia
del tipo DD/F. Procedendo con la diapositiva osserviamo il
testimone e, sullo sfondo, il presunto oggetto volante non
identificato che e' stato fotografato. Mi scuso per la qualita'
delle immagini, purtroppo non e' stato possibile ottenere dal
testimone i negativi delle foto o dei positivi di prima
generazione; abbiamo quindi riprodotto la diapositiva che state
osservando dalla fato pubblicata dal settimanale "Visto"che ha
dedicato alcune pagine a questo avvistamento. Per l'analisi dei
negativi siamo stati, purtroppo, preceduti da altri ricercatori
e, naturalmente, quando siamo stati ricevuti dal testimone, tali
negativi non erano piu' disponibili. Ma passiamo ad esporre
brevemente il caso.
La mattina del 9 aprile del 1992, alle 09,30, la mamma del sig.
Salvatore Califano, chiama il figlio con una certa insistenza
perche' vedeva qualcosa di strano in cielo, voleva richiamare
l'attenzione del figlio per cercare di capire cosa fosse quello
strano oggetto che passava proprio sulla verticale dei palazzi
che si osservano dall'abitazione dei Califano. In effetti il
Califano appena sente la madre che lo chiama a viva voce, si
precipita sul balcone ad osservare il fenomeno; immediatamente
prende una macchina fotografica che era poggiata sulla scrivania
e che, pochi giorni prima, aveva acquistato da alcuni profughi
polacchi; senza alcuna procedura tecnica, inquadra l'oggetto e
scatta due istantanee ottenendo due fotografie incredibili. Una
di queste foto potete osservarla in diapositiva. Il testimone e'
il sig. Salvatore Califano, uno studente universitario di 21
anni iscritto alla Facolta' di Pedagogia, si presenta come una
persona seria, appare tranquillo e preciso nell'esposizione dei
fatti. Per quanto riguarda le nostre impressioni generali bisogna
subito dire che, in 20 anni di attivita', raramente abbiamo
incontrato difficolta' simili a quelle superate per svolgere
questa indagine o per avere, almeno, un primo contatto con il
testimone, cio' appare strano, indubbiamente. Sappiate che solo
per poter avere un colloquio con il Califano sono intercorse
decine di telefonate con i familiari; il sig. Guido Carione
residente in provincia di Salerno, collaboratore del Solaris e
del CISU, si e' impegnato non poco per riuscire a contattare il
testimone. Alla fine siamo riusciti a "strappare" nel senso
letterale della parola, una intervista al Califano, durante la
quale siamo stati ricevuti in maniera cordiale ma anche con una
certa malcelata freddezza, come se l'intervista ci fosse stata
concessa solo per cortesia, un fatto per noi inusuale e che,
raramente ci era accaduto di constatare in tanti anni di
attivita'.
Ad ogni modo, il caso di Battipaglia ci lascia dubbiosi e questo
per alcuni motivi, fra cui:
a) l'uso di un apparecchio fotografico di tipo economi concessa solo per cortesia, un fatto per noi inusuale e che,
raramente ci era accaduto di constatare in tanti anni di
attivita'.
Ad ogni modo, il caso di Battipaglia ci lascia dubbiosi e questo
per alcuni motivi, fra cui:
a) l'uso di un apparecchio fotografico di tipo economico;
b) lo scatto di due istantanee senza alcun accorgimento tecnico
(messa a fuoco - tempi e diaframmi);
c) la mancata consegna a tutt'oggi dei negativi e di positivi di
prima generazione;
Tutti questi fattori uniti alle difficolta' incontrate per poter
intervistare il Califano ci lasciano in dubbio sulla valenza
delle foto stesse. Naturalmente ci auguriamo di essere in errore
e di poter approfondire il caso con l'analisi dei negativi. Al
momento, per quanto riguarda il centro Solaris ed il CISU di
Napoli, siamo in presenza di una testimonianza che non puo' essere
considerata piu' importante delle altre a causa delle foto
prodotte perche' in ufologia la fotografia non puo' essere
considerata una prova determinante. La posizione che altri
ufologi hanno sul caso di Battipaglia e' diametralmente opposta.
Ho pertanto esaurito il mio intervento sui casi di Luogosano,
Ciccianoi e Battipaglia. Desidero comunque riassumere le ultime
notizie ufologiche provenienti dalla Campania citando un
recentissimo caso di Luci Notturne, delle luci ovoidali che si
inseguivano in cielo e venivano osservate principalmente da
Gragnano e nelle zone limitrofe. La notizia e' stata pubblicata
da alcuni quotidiani con una certa rilevanza; posso comunque
sgombrare il campo da qualsiasi fantasia in quanto tali
"misteriose luci" sono state osservate anche da chi vi parla e
sono state prodotte da una serie di fasi laser di un circo
itinerante, il circo "Lo Squalo" che e' appunto in possesso di una
centralina di fari laser molto potente in grado di produrre luci
ad alta quota nella zona vesuviana.
Io stesso, la sera del 17 ottobre del 1992, intorno alle ore
20.30, come gia' comunicato al redattore del quotidiano campano
"ROMA" che ha pubblicato l'articolo, ho osservato insieme a mia
moglie e mio suocero, per quindici minuti, le evoluzioni di
questi dischi luminosi. Abbiamo, inoltre, una ulteriore conferma
che ci viene fornita dal sig. Pasquale Russo, ufologo e nostro
collaboratore per la zona di Castellammare di Stabia, il quale ha
individuato il circo e la relativa emisiione di fasci luminosi.
Devo ancora aggiungere, in conclusione, che contemporaneamente a
tali avvistamenti di fasci laser, una signora di Gragnano,
dichiarava di aver osservato delle "entita'" altissime, di circa
tre metri e mezzo di altezza, transitare nella campagna che si
estende di fronte la sua abitazione. Questa signora, pero', e'
sparita nel nulla, non e' stato possibile incontrarla o
intervistarla anche solo telefonicamente, e' un po' lo stesso
discorso fatto per Battipaglia; per esperienza posso dirvi che,
per quanto ci riguarda, quando si incontrano tali
"inconvenienti" in cui i testimoni si defilano e si sottraggono
all'intervista c'e' sempre qualcosa che non quadra ed incide sulla
verificabilita' del caso.
Concludo l'intervento di stasera proponendovi il "caso Renzi", un
rapporto ufologico molto interessante che viene esposto con
l'ausilio del supporto audiovisivo. La convinzione di chi vi
parla e dei componenti del "Solaris" e' che una videoripresa
possa sicuramente agevolare un ricercatore ad ottenere un quadro
generale ed esauriente del resoconto testimoniale e presunti
riscontri fisici del fenomeno. Inoltre cio' che riteniamo
importante e' che con l'ausilio di un supporto video si puo',
senza alcuna urgenza, visionare il filmato, la dichiarazione del
testimone ed il suo atteggiamento durante l'intervista, (se e'
tranquillo, nervoso, se produce particolari smorfie del viso e
movimenti degli occhi, etc.). Tutte informazioni che possono
fornire un quadro psicologico del testimone, un particolare a
nostro avviso molto importante per la valutazione del caso in
sede di commento ed in generale sulla vicenda su cui si sta
indagando.
Tale video vuole essere un promozionale di circa 10 minuti che il
gruppo Solaris di Napoli presenta in occasione del sesto convegno
nazionale di ufologia. Il testimone, tutt'ora vivente ha 84 anni,
e' napoletano ed ha vissuto un'esperienza interessante molti anni
orsono. Parliamo di un caso avvenuto nel 1937, cioe' dieci anni
prima della nascita "ufficiale" dell'ufologia moderna, un
particolare a cui il testimone tiene moltissimo. Desideriamo
proporre con questo nostro lavoro l'uso di routine del sistema
della videorelazione in tutti quei casi che rivestono una certa
importanza.
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dibattito: (caso CICCIANO - Napoli).
....il lato che si osserva e' quello delle cucine, cioe' ci sembra
strano che a quell'ora, appunto le 21.00 circa, non ci sia
nessuno in cucina che possa essersi accorto di qualcosa, di una
luce, di un runore, etc....
(Verga) ...ma le tracce avevano evidenza di annerimento o
cos'altro ?
(Russolillo) erano nette, come dei timbri, come se il suolo fosse
stato sottoposto a forte calore, il materiale al suolo era
brecciolino, cioe' quel materiale che, abitualmente si usa per
cortili, parcheggi, etc;
(Verga) ...su tutte e quattro le impronte ?
(Russolillo) si; inoltre, sia chiaro, non sembrava un deposito,
un residuo, ma una alterazione dello strato superficiale del
terreno, come se il terreno fosse stato bruciato
superficialmente, si trattava di una parte superficiale dura, di
colore nero, cio' puo' anche essere confermato dal Dott. Pattera...
(dal pubblico)...cosa pensa dell'attendibilita' dei testimoni per
quanto concerne il caso di Cicciano ?
(Russolillo)..beh, ci troviamo in presenza di due ragazzi di
soli tredici anni. Ad ogni modo il caso di Cicciano risultera'
piu' attendibile appena avremo i risultati delle prove di
laboratorio che rivestono estrema importanza, le analisi dei
reperti prelevati dal suolo e che ci sembrano obiettivamente
molto interessanti.
Il fatto di aver trovato delle fotografie di UFO il giorno stesso
della prima intervista ai testimoni, e' indubbiamente un caso
molto strano che non ci era mai accaduto. Forse e' la prima volta,
in tanti anni di attivita', che veniamo avvicinati da un genitore
che ci mostra alcune foto affermando, senza mezzi termini, di
occuparsi di ufologia.
Adesso io non ricordo perfettamente il caso fotografico che mi fu
sottoposto, ricordo una foto in cui si osserva un oggetto
lenticolare in alto sulla destra...
(interviene Verga)..Gela, 1978.
(Russolillo) Probabilmente. Quindi per quanto riguarda la
dichiarazione dei due ragazzi posso affermare che questi ci
sembrano sinceri. Piu' che un'inchiesta ed un'intervista sembra di
aver fatto una conferenza; avevamo infatti stabilito un
appuntamento solo con i genitori ed i ragazzi, eppure, il giorno
in cui ci siamo recati sul luogo dell'avvistamento erano presenti
familiari, amici, semplici conoscenti e curiosi, alcuni
giornalisti inviati dalle redazioni locali, era presente anche
una autorita' del Comune di Cicciano.
Questo, sinceramengenitori ed i ragazzi, eppure, il giorno
in cui ci siamo recati sul luogo dell'avvistamento erano presenti
familiari, amici, semplici conoscenti e curiosi, alcuni
giornalisti inviati dalle redazioni locali, era presente anche
una autorita' del Comune di Cicciano.
Questo, sinceramente, non ce lo aspettavamo e ci ha sconcertato
non poco. Quel giorno vi erano persone in attesa di notizie e
"rivelazioni" sul fenomeno UFO che noi, evidentemente, potevamo
fornire. In effetti eravamo invece noi che desideravamo essere
informati sul fenomeno avvenuto a Cicciano; pertanto questo
aspetto della vicenda ci lascia, fortemente dubbiosi.
(Verga) Per Battipaglia invece, le fotografie sono disponibili ?
L'oggetto sembra completamente fuori fuoco, pur apparendo un
oggetto molto vicino.
(Russolillo) Spero che le foto di Battipaglia siano prima o poi
disponibili perche' credo che i negativi, probabilmente, sono
stati restituiti al legittimo proprietario. Noi purtroppo non
siamo giunti in tempo a prelevarli, ne' abbiamo foto di prima
generazione; non siamo in grado quindi di poterci esprimere al
momento.
Spero che con i negativi qualcosa possa essere fatto.
(dal pubblico) Per Cicciano e' probabile che loro non volevano
sapere qualcosa da voi, ma volevano dirvi qualcosa, un apparato
che probabilmente avevano costruito, cioe' la presenza di tutta
questa gente, la presenza di fotografie di UFO, io non dico che
hanno costruito anche le impronte, pero'...
(Russolillo) Si, anche noi abbiamo avuto questa impressione, ad
ogni modo bisogna dire che noi non eravamo i primi inquirenti ad
intervistare i testimoni, siamo stati preceduti, e' purtroppo
probabile che i testimoni ed i genitori fossero gia' predisposti,
cioe' avendo gia' avuto un colloquio con altre persone avranno
domandato ed approfondito alcune tematiche tra cui il problema
dei "rapimenti UFO", la madre di uno dei due giovani, infatti,
era impaurita per il fatto che il figlio potesse essere rapito da
questi "dischi volanti", discorsi del genere certamente non
siamo stati noi a generarli.
Ogni traccia presenta un deposito di colore scuro, molto compatto
sembra del materiale fuso, come se una fonte di energia
fosse riuscita a mutare la materia al suolo, sul primo strato di
questo brecciolino. La nostra impressione e' che per dei ragazzi
di tredici anni risulterebbe molto difficile simulare un tale
residuo, una traccia del genere, questa sinceramente e' la nostra
impressione.
(dal pubblico) ...i ragazzi hanno detto come e' decollato questo
oggetto, se in linea retta, o altro...
(Russolillo) In quel momento c'eramo molti ragazzi nel parco, i
due testimoni erano insieme agli altri coetanei che giocavano nel
parco.
Solo loro due e, in particolare, uno dei due, ha potuto seguire
interamente il fenomeno; l'altro e' scappato subito, e' pero'
riuscito ad osservare abbastanza per individuarne due fasi:
nella prima tutti e due i ragazzi hanno verificato la presenza di
una "struttura" sospesa a pochissimi centimetri dal suolo, poi
uno dei due e' scappato via ed afferma di essersi allontanato per
chiamare gli altri, o per paura, non e' molto chiara la sua
dichiarazione in tal senso; l'altro e' rimasto sul posto ed ha
osservato per intero il fenomeno; egli dichiara di aver visto
questa struttura ascendere repentinamente e con elevata velocita'
verso l'alto e allontanarsi poi in direzione dei binari della
ferrovia lasciando cadere al suolo questa specie di "nuvola
nera".
(dal pubblico) .....dalla diapositiva ho visto che c'era un
muretto, ora questo ragazzo dice di aver visto l'oggetto
alzarsi perpendicolarmente, io ho notato che le case erano
molto vicine al caseggiato, se mi dici che era dalla parte delle
cucine, di solito dal lato delle cucine ci sono i fili per
stendere i panni, quindi l'oggetto avrebbe dovuto avere un
leggero movimento verso destra o verso sinistra cioe' verso il
muro prima di salire perpendicolarmente; ora, i ragazzi dicono
di aver osservato questo movimento oppure no ?
(Russolillo) Noi abbiamo anche prelevato le misure di questo
cortiletto che sono comunque ridotte. Anche a noi sembra strano
che un aereomobile possa fare agevolmente questo tipo di
manovra nel piu' assoluto silenzio o senza essere osservato da
nessuno e senza urtare i fili degli stenditoi. Fili che, secondo
noi, al primo piano, sono stati probabilmente sfiorati. Riteniamo
che questa struttura quando si e' sollevata ha lambito questi
fili; si tratta di una eventualita' ipotizzabile, noi non siamo in
grado di produrre documentazione in tal senso perche', quando
abbiamo eseguito l'inchiesta, i fili originari gia' non c'erano
piu', naturalmente erano stati "asportati" per "ulteriori,
approfondite analisi di laboratorio".
(dal pubblico) Cioe' da un'indagine precedente la vostra ?
(Russolillo) Certamente. Riteniamo che gli stessi effetti
riscontrabili al suolo fossero presenti anche sui fili degli
stenditoi, non posso pero' esserne sicuro perche' non e' stato
possibile prelevare alcun tipo di campione.
(dal pubblico) A che ora e' avvenuto questo avvistamento ?
(Russolillo) Alle ore 20,30 - 21.00 circa
(dal pubblico) A che altezza erano i primi fili ?
Da terra circa 70-80 cm. dal primo balcone.
(dal pubblico) ci sono delle anticipazioni o se ci sono
stati nuovi sviluppi sul caso di STURNO ?
(Russolillo) Si, ci sono alcuni nuovi sviluppi, noi in occasione
di questo convegno abbiamo consegnato la trascrizione completa di
una nuova intervista ad uno dei sette testimoni, il sig. Rocco
Cirullo, tale documentazione e' stata consegnata sia a Gian Paolo
Grassino per il CISU che a Giuseppe Stilo per la SUF; si tratta
della trascrizione di una cassetta audio realizzata nel 1977 da
un nostro colloboratore con cui non eravamo piu' in contatto.
Siamo riusciti a recuperare il nastro e lo abbiamo trascritto. Si
tratta di 30 cartelle con alcune notizie che noi riteniamo
inedite; la prima notizia che possiamo fornirvi e' che nella
frazione di Sturno, dopo circa 15 giorni dallo svolgersi degli
avvenimenti, verso il 20 di settembre, e' stata fatta una seduta
spiritica organizzata da alcuni ricercatori napoletani di cui,
purtroppo, non ci vengono fornite le generalita' e che, pertanto,
resteranno ignote. La "seduta" ebbe luogo sul posto del presunto
atterraggio, seguendo scrupolosamente il "modus operandi"
adottato dagli studiosi di occultismo. La "medium" ando' in trance
e, con voce alterata, dichiaro' che "l'entita' di Sturno" doveva
essere recuperata da una navetta di salvataggio. A suo dire
quindi la luce vista sul crinale della cava di Sturno altro non
era che una scialuppa di salvataggio intenta ad operare il
recupero dell'entita' di Sturno. Questo e' quanto ci viene
riferito dal sig. Rocco Cirullo e noi ci limitiamo, in questa
sede, a riportarlo integralmente. Si tratta di un documento
inedito che va integrato alla documentazione prodotta nel 1977 su
questo caso di incontro ravvicinato del terzo tipo. Durante
l'intervista il Sig. Rocco Cirullo afferma anche, testualmente,
di essere fuggito perche' questo tipo di esperimenti lo
impaurivano. Tutto il "rito prephe va integrato alla documentazione prodotta nel 1977 su
questo caso di incontro ravvicinato del terzo tipo. Durante
l'intervista il Sig. Rocco Cirullo afferma anche, testualmente,
di essere fuggito perche' questo tipo di esperimenti lo
impaurivano. Tutto il "rito preparatorio" e' stato rispettato, con
la preparazione alla seduta spiritica con l'arrivo di queste
cinque persone da Napoli, con una medium, con il "posizionamento"
in terra di un "pendolino" rosso; la "medium"poi e' caduta in
trance, variando il timbro della voce; seguono poi le
"rivelazioni" ai partecipanti della seduta, rivelazioni su cui
noi non desideriamo esprimerci o fare alcun commento. Vorrei
invece chiarire un particolare inerente l'orma dell'umanoide di
Sturno, un fatto piu' volte ripreso ed enfatizzato su quotidiani,
bollettini e riviste varie.
Per noi questa "impronta" altro non e' che l'orma di un piede
sovrapposta ad un'altra impronta, sempre umana, non dobbiamo
infatti dimenticare che tutta la zona e' stata visitata da
centinaia di curiosi gia' dalla mattina stessa in cui si venne a
sapere in paese dei fatti in questione. Quando ci siamo recati
noi sul posto c'era molto fango e centinaia di impronte di tutti
i tipi, perche' quindi affermare, con tale sicurezza, che
quell'orma apparteneva alla "entita' umanoide di Sturno"? E non
denunciare, alla stessa maniera, la presenza di altre decine e
decine di impronte ? Io stesso ho riempito di calce questa
"famosa orma", quindici anni or sono, nel 1977 eravamo tutti
molto giovani ed inesperti, e forse tutti volemamo "credere" che
quella fosse realmente l'impronta di un extraterrestre...
Rivisitando pero' criticamente l'intera questione ci sembra
doveroso dichiarare che su tutta la superfice della cava di
Sturno erano presenti decine di impronte che, ipoteticamente,
potevano tutte essere quelle lasciate dall'entita' che fu vista
dai sette testimoni. Noi riteniamo trattarsi di due orme umane
sovrapposte.
(dal pubblico) Allora il caso e' un po' dubbio ?
(Russolillo) Non credo, ritengo che il caso di Sturno resti fra i
casi piu' importanti e probabili della casistica ufologica campana
e sicuramente fra i piu' documentati.
(dal pubblico) Che eta' avevano i testimoni e la loro professione?
(Russolillo) Si, erano tutti dei professionisti, avevano una eta'
media sui 28-30 anni. Vi era un medico, un baritono del San Carlo
di Napoli, tutte persone che, professionalmente, con questa
storia, avevano tutto da perdere e nulla da guadagnare in
immagine personale.
Ci sono inoltre altre notizie inerenti il caso di Sturno, ritengo
che nessuno abbia mai citato il particolare, riferito da alcuni
testimoni, inerente una specie di "casacca bianca" indossata
dall'Entita' e che lo ricopriva fin sotto la cintola; viene
citato anche un cinturone e di un casco color alluminio; ci sono
in effetti molti altri dati, discordanti fra loro, e su cui
stiamo lavorando da anni man mano che otteniamo nuove
informazioni.
(dal pubblico) Voi non avreste la possibilita' di rivistare il
caso ?
(Russolillo) Noi con il caso Renzi abbiamo iniziato tale tipo di
lavoro, sono allo studio altre produzioni.
(intervento di Giorgio Pattera) (Caso di CICCIANO - Napoli):
Come gia' sai sto lavorando su questi dati, non sarei rientrato
sull'argomento se non fossi stato sollecitato dall'amico quindi,
a parziale conferma o smentita di quanto affermato sul caso di
Cicciano possiamo affermare che il 90% delle analisi eseguite ci
porta a qualche conclusione anche se parziale. Come vedi, ad
esempio, il terreno cosiddetto nero, cioe' quello con i residui
carboniosi, anche se non e' esatto dire residuo carbonioso,
confrontato con il terreno bianco, il terreno improprio, il
conglobato bianco, hanno una curva praticamente identica tranne
due piccolissimi picchi, sovrapponendoli vi e' questo picco che
qui non c'e', questi altri due picchi ci sono ma sono piu'
spostati, tutto il resto e' praticamente identico; questo cosa
vuol dire ? Significa che se avessero voluto realizzare un falso
lo facevano piu' corposo, piu' sostanzioso, avrebbero immesso delle
sostanze rilevabili da una parte e non rilevabili dall'altra.
Una cosa ancora importante, in attesa della quantificazione
dell'Itterbio che necessita di tempo e' la comparazione
di altri due diagrammi, questa e' l'analisi termica differenziale
e presenta l'andamento del campione - A - e del campione - C -,
il campione C e' il marrone e il campione A e' il rossiccio danno
conferma di quello che abbiamo visto prima che fino ad una certa
temperatura che e' di circa 800 gradi per il primo e 870 per il
secondo, decorrono parallelamente, vedete le due forme di colore
differente decorrono quasi parallele fino qua, poi qui hanno dei
picchi che pero' sono a temperature diverse, in altre parole cio'
potrebbe stare a significare che fino ad una temperatura di circa
800 gradi i due conglobati non hanno subito variazioni mentre da
800 ad 850 gradi le hanno avute, quindi questo potrebbe far
presupporre come per il caso di Luogosano un irradiamento
brevissimo ma di altissima temperatura , oltre gli 850 gradi.
(Russolillo) D'accordo, ci sara' comunque un approfondimento.
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Nota: sono state eseguite diverse correzioni sul testo originale;
riteniamo di non aver alterato il senso del discorso e degli
interventi. Ad ogni modo, cio' che e' stato inserito e che non e'
presente nel testo e nella trascrizione originale della
audiocassetta, deve considerarsi parte integrante del nostro
intervento in occasione del Sesto Convegno Nazionale di Ufologia
organizzato dal Centro Italiano Studi Ufologici di Torino.
Le variazioni e gli inserimenti nel testo originale sono state da
noi liberamente elaborate in base alla documentazione sulla
casistica campana attualmente in nostro possesso.
- Napoli, 10 aprile 1993 - Pietro Barbato e Giorgio Russolillo
i ripetevano ad intervalli brevi e sempre in un verso. Questi
sono, sinteticamente, i fatti accaduti a Ciccia perandi"
adottato dagli studiosi di occultismo. La "medium" ando' in trance
e, con voce alterata, dichiaro' che "l'entita' di Sturno" doveva
essere recuperata da una navetta di salvataggio. A suo dire
quindi la luce vista sul