Un'Area 51 anche in Italia ?

Aerei invisibili, boati misteriosi: cosa si nascondeva ad

Aviano l'estate scorsa?

DI EDOARDORUSSO

Settembre 1995: il governo americano chiede ufficialmente a quello italiano

l'autorizzazione a dispiegare alla base NATO di Aviano i caccia-bombardieri "invisibili",

gli F117 stealth, per le loro missioni sulla Bosnia. In Italia scoppia la polemica, il

Ministro degli esteri Susanna Agnelli nega l'autorizzazione, si sfiora una crisi

diplomatica fra paesi alleati, ma pochi giorni dopo gli americani assicurano il Ministro

della difesa italiano che sono venute meno le ragioni della loro richiesta e la mini-crisi

si dissolve con inattesa rapidit…. Il 17 settembre per il quotidiano cattolico Avvenire

esce con un articolo-bomba a firma di Francesco Dal Mas, intitolato: "Gli aerei

invisibili? Erano gi… ad Aviano. Il ministro Corcione smentisce, ma fonti interne alla

base confermano. E la popolazione, ignara, li scambiava per Ufo". Ne riportiamo alcuni

stralci.

®William Perry ha assicurato Domenico Corcione che Š venuta meno la richiesta americana di

schierare ad Aviano gli F117? "Si capisce - sorridono ad Aviano - qui i bombardieri

invisibili ci sono gi… stati. Se ne sono andati da pochi giorni".

I "pipistrelli neri", come vengono chiamati gli Stealth F117, non solo hanno messo il nido

per alcuni giorni al riparo degli hangar pi- nascosti dell'aviobase pordenonese, ma

sarebbero penetrati ripetutamente nei cieli della Bosnia per "proteggere"gli altri caccia

della Nato. Non avrebbero, invece, partecipato ai bombardamenti.

Secondo indiscrezioni, gli Stealth sarebbero stati tre, con circa 70, al massimo 100

uomini di servizio, provenienti dalla base di Holloman, nel Nuovo Messico.

I comandi statunitensi di Aviano hanno tenuto i velivoli ben nascosti (gli altri 135

invece sono sparsi come funghi in ogni ritaglio libero del campo d'aviazione), con tanto

di marines, armati di tutto punto, a presidiarli. Ma siccome oltre i recinti della base

stazionano in permanenza decine di curiosi, tra i quali veri e propri intenditori

dell'aviazione militare, gli Stealth decollavano a met… pista, per non farsi sorprendere

da binocoli o peggio clic fotografici.

Preferivano in ogni caso volare di notte, tanto da venir scambiati, durante le molteplici

fasi di addestramento - come conferma un'autorevole ancorch‚ curiosa indiscrezione - per

macchine volanti degli Ufo. Secondo talune versioni, infatti, gli "aerei pipistrello" non

sarebbero arrivati ad Aviano soltanto di recente, bens da tempo e nei periodi non

strettamente operativi si sarebbero esercitati, rigorosamente di notte, sopra le campagne

friulane. Volano a quote molto basse (anche a 100 metri d'altezza, posizione ideale per

colpire carri armati e cannoni nascosti in mezzo ai boschi), ma sono estremamente

silenziosi. Oltre che maneggevoli. Ecco, dunque, spiegati gli "incontri del terzo tipo"

che quest'estate hanno riempito pagine di cronaca.

"Il fatto Š - spiegano ad Aviano - che questa Š una base americana, seppur in territorio

italiano e che, pertanto, i comandi statunitensi non si ritengono in dovere di dare

informazione ad alcuni. I trattati? Solo pura teoria".¯

In altre parole, gli UFO avrebbero costituito una comoda copertura per la presenza non

dichiarata degli aerei invisibili. Di cui peraltro nella zona tutti sapevano benissimo, se

non altro perch‚ pare che alla sicurezza della base di Aviano siano stati chiamati a

rinforzo anche i locali Vigili del Fuoco, alcuni dei quali avrebbero poi raccontato quel

che avevano visto o sentito all'interno del perimetro.

Se fosse vero, d'altronde, non sarebbe la prima volta: l'utilizzo, talvolta non casuale ma

intenzionale a fini di intelligence, del fenomeno ufologico per distogliere l'attenzione

da attivit… militari ha infatti non pochi precedenti. Senza arrivare alle operazioni di

recupero di velivoli ed ordigni precipitati (che hanno spesso dirottato curiosi e mass

media su un argomento "screditato" come gli UFO crash: ne parleremo sul prossimo numero),

sarebbero esempi di questo cover-up all'incontrario (una vera e propria "congiura del

rumore") l'ondata di osservazioni di "boomerang"volanti sopra lo stato di New York nei

primi anni '80 (a copertura dei voli clandestini di rifornimenti di armi dell'affare

Iran-Contras), il folklore pseudo-ufologico circa basi sotterranee ed accordi segreti

USA-alieni (nato da un'operazione di controspionaggio legata allo "scudo spaziale"), la

pretesa retro-ingegneria su velivoli alieni presso la famigerata base di Area 51 (che ha

ospitato in passato alcune sperimentazioni top secret) e pi- recentemente i ricorrenti UFO

triangolari sulla Scozia, dove si vocifera che il fantomatico aereo ipersonico Aurora

faccia scalo (si veda il servizio a pag. ..).

Tornando agli strani fenomeni del pordenonese, la correlazione tra avvistamenti ed

attivit… militare nella zona Š stata sottolineata dall'ufologo Antonio Chiumiento, che ai

giornali locali ha dichiarato di ritenere che vi fosse un collegamento tra gli UFO e le

missioni in Bosnia (ma i quotidiani hanno titolato a sensazione: "Gli Ufo spiano i

militari").

In questo contesto, merita menzionare il contemporaneo verificarsi in zona di un altro

fenomeno non strettamente ufologico (seppure talvolta connesso al problema UFO), quello

dei boati aerei, su cui si Š soffermato in particolare il giornalista inglese Robert

Irving, che ne ha riferito sulla rivista dell'insolito Fortean Times.

Con notevole coincidenza temporale, il 10 maggio '95 la citt… di Pordenone venne scossa da

quello che i giornali locali hanno chiamato "superbang", ma che per circa centomila

persone, 13 minuti e 25,8 secondi dopo le ore 11 di quel mattino, Š parsa una

terrorizzante scossa di terremoto, durata una frazione di secondo e seguita da finestre

rotte, urla dei bambini, sirene della polizia, allarmi degli antifurto ed una vera e

propria ondata di panico. Ma la cosa pi- curiosa era che nei paesi circostanti nessuno

aveva sentito il boato.

Gli addetti alle pubbliche relazioni delle due basi di Aviano (quella dell'U.S. Air Force

e quella affiancata - molto pi- piccola - dell'Aeronautica Militare italiana) furono i

primi bersagli della valanga di telefonate allarmate che chiedevano: "chi Š stato?". Prima

gli italiani, poi gli americani, per , negarono ogni responsabilit…: in effetti sarebbe

quasi vietato superare la velocit… del suono.

D'altra parte i dati del locale osservatorio geosismico, diretto da Domenico Targhetta,

parlavano chiaro: il sismogramma mostrava un picco equivalente ad un quarto grado della

scala Mercalli, ma il brusco crollo del tracciato successivo al boato consentiva di

escludere sia un terremoto che l'esplosione di una bomba, che avrebbero avuto una

frequenza minore ed un decadimento pi-n quarto grado della

scala Mercalli, ma il brusco crollo del tracciato successivo al boato consentiva di

escludere sia un terremoto che l'esplosione di una bomba, che avrebbero avuto una

frequenza minore ed un decadimento pi- lento. Secondo Targhetta, l'epicentro del-l'onda

sonora doveva trovarsi proprio sulla verticale di Pordenone: "Veniva dall'alto, e

bisognerebbe chiedere agli Americani".

Quando sei giorni dopo un secondo boato scosse la vicina cittadina di Sacile, alle ore

17.45, la misura era colma: il locale deputato della Lega Nord, Edouard Ballaman, present

addirittura un'interrogazione parlamentare ai Ministri dei trasporti e della difesa, per

chiedere di conoscere la causa del botto. Ma per la popolazione locale la risposta era ed

Š chiarissima: l'attivit… aeronautica della base di Aviano legata alla missione ONU sulla

Bosnia. E gli ufologi sanno che questo stesso tipo di boati aerei ha spesso caratterizzato

gli avvistamenti di strani triangoli volanti, negli Stati Uniti occidentali come in

Scozia, tanto che riviste specializzate come Aviation Week segnalano regolarmente tali

"bang" come possibile indicazione dei voli dell'Aurora.

Lo stesso Robert Irving si Š mischiato ai "turisti bellici"e agli spotter in agguato ai

margini della base, raccogliendo testimonianze e voci. Fra queste ultime, quella che in

realt… sotto l'aerobase "ufficiale" vi sarebbe una vasta struttura sotterranea, che

ospiterebbe addirittura dei velivoli di forma discoidale, frutto - secondo alcuni - di

tecnologia aliena ricostruita sulla base di reverse engineering su oggetti non umani.

Aviano come Area 51, la zona desertica del Nevada dove centinaia di appassionati si

avvicendano nelle osservazioni di strane luci danzanti freneticamente sopra una base

militare che dovrebbe essere inattiva ed invece viene protetta da un impressionante

dispiegamento di forze di sicurezza?

Sta facendo discutere animatamente l'ingrandimento di una delle foto di Irving pubblicata

su Fortean Times (che riproduciamo qui sopra), nella quale da un hangar di Aviano si vede

spuntare una sagoma incredibilmente somigliante ad un disco volante con cupola. E non un

disco qualunque: proprio uno dei modelli descritti da Bob Lazar, il controverso

personaggio che alcuni anni fa ha dato il via alla saga di Area 51 (anche nota con i nomi

di S-4 e Dreamland).

Possibile che ad Aviano gli F117 venissero occultati al punto che - nonostante le

centinaia di curiosi accampati in zona notte e giorno - non ne risulta scattata alcuna

foto, mentre il primo giornalista inglese di passaggio sarebbe riuscito a fotografare in

pieno giorno nientemeno che un disco volante che faceva capolino da uno shelter coi

portelloni spalancati?

Proprio mentre scriviamo queste righe, a fine gennaio, i giornali italiani si sono

impadroniti della notizia, dandole un certo risalto.

Ma il 29 gennaio lo stesso autore della foto, Robert Irving, ci rivelava, in una risposta

alle nostre richieste di chiarimenti, che l'immagine era stata creata al computer

sovrapponendo all'hangar un bel disco volante, in vista di una mostra fotografica.

Scegliendo di utilizzare l'immagine per illustrare scherzosamente l'articolo, n‚ Irving n‚

i redattori di Fortean Times (a loro dire) si sarebbero aspettati che qualcuno potesse

prendere per vera la foto del disco volante a terra. ®Non volevamo ingannare nessuno, -

hanno sostenuto - e in nessun punto Š detto che si trattava di un oggetto reale¯, anche se

la didascalia si limitava ambiguamente a precisare che la foto era stata "migliorata al

computer" (computer enhanced), quantomeno un eufemismo.

Un po' di sensazione non guasta, insomma. Ma Š bene non farsi fuorviare dalla fantasia, se

si vuole arrivare a conoscere le cose come stanno veramente, e non come qualcuno vorrebbe

invece farci credere. Vale per Aviano, ma la lezione pu essere utilmente esportata.

 bero poi raccontato quel

che avevano visto o sentito all'interno del perimetro.

Se fosse vero, d'altronde, non sarebbe la pr