I RAPIMENTI IN PROSPETTIVA
I casi di rapimento sono le manifestazioni più drammatiche del
fenomeno UFO. Se sono validi, cioè se i rapimenti avvengono
veramente come sono riportati, non dobbiamo cercare oltre una
spiegazione per gli UFO e le loro visite al nostro pianeta.
Sarebbero, infatti, chiaramente viste all'interno del piùampio
scenario di un contatto extraterrestre.
Ma quello che è più rimarchevole è che sarebbero l'evento più
importante nella storia dell'umanità. Quindi tutto dipende dalla
risposta alla domanda: i rapimenti avvengono effettivamente come
riportati dai loro testimoni ?
Non ci può essere alcun dubbio che qualcosa succede veramente.
Che i rapiti vivano un'esperienza di qualche tipo è un dato che
non abbiamo necessità di mettere in discussione, ma possiamo
mettere in discussione la loro interpretazione dell'esperienza
che hanno vissuto. In un senso o nell'altro i rapimenti sono
reali:quello che rimane in dubbio è se quella realtàè la realtà
quotidiana del mondo oggettivo oppure la realtà privata della
mente del testimone.
Come molti altri fenomeni anomali, i casi di rapimento hanno una
plausibilità irresistibile. Nel leggere un racconto come quello
fornito da Hopkins nel suo "Intruders" [8b], troviamo un
disorientante assortimento di elementi che, a prima vista,
sembrano, come i pezzi di un "puzzle", poter essere riuniti
solamente in un unico senso. E' solamente quando ci spostiamo un
po' indietro ed osserviamo il "puzzle" in una prospettiva più
ampia che incominciamo a chiederci se ci possa essere una
soluzione alternativa.
I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEGLI UFO
Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono
effettivamente, i problemi sollevati dalla loro associazione
con gli UFO devono essere risolti.
I rapimenti, per definizione, sono collegati al fenomeno UFO,
dato che è proprio negli UFO che i rapitori che giungono fino
al nostro pianeta ed è sugli UFO che la maggior parte dei
rapiti sono portati. Ogni caso di "abduction", quindi, coinvolge
un UFO, indifferentemente che esso sia menzionato o meno.
Ma nel momento in cui ci rendiamo conto che l'accettare il
racconto del rapimento significa accettare l'UFO (senza il quale
l'intera storia non può avvenire), ci troviamo di fronte al
paradosso ufologico in tutto il suo orrore. Ammesso che esseri
umani vengano rapiti e portati a bordo di UFO ed a meno di
premettere una qualche metamorfosi temporanea della sostanza
materiale dei loro corpi, quegli UFO devono essere macchine
volanti concrete e l'azione del rapimento deve essere un'azione
fisica coinvolgente un corpo umano in carne ed ossa
trasportato/risucchiato/teleportato attraverso l'aria.
Ma sebbene si sostenga che i rapimenti si siano verificati in
centinaia, se non in migliaia di occasioni [8a], nessun UFO in
relazione ad un rapimento è mai stato percepito in maniera
decisiva da un testimone indipendente e, allo stesso tempo,
nessuno ha mai visto un rapito nell'atto di essere portato a
bordo o di tornare da un UFO.
Neanche gli stessi rapiti hanno avuto successo nell'ottenere
una prova materiale della loro esperienza. Ogni tentativo
di procurarsi dei ricordini e souvenirs è stato sempre,
sfortunatamente, impedito.
I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DEI CONTATTISTI
Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti si verificano
effettivamente, è necessario rimarcare come essi siano diffe-
renti per tipologia dalle esperienze contattistiche, che sono
apparentemente simili in molti aspetti,ma che,quasi certamente,
non avvengono veramente.
Il fenomeno UFO nella sua forma corrente aveva solo pochi anni
quando fu "arricchito" dalle dichiarazioni dei contattisti
che affermavano di incontrare gli occupanti, che nella maggior
parte dei casi erano dei benevoli "Fratelli dello Spazio" o
"Guardiani del Cosmo". Preoccupati per la situazione del nostro
pianeta, questi esseri selezionarono fra l'intera razza umana
un George Adamski, un George king o un Orfeo Angelucci e gli
affidarono una missione per salvare il mondo. Il mondo, nella
maggior parte dei casi, non si lasciò convincere da queste
dichiarazioni.
Ma poi vennero i rapiti, che hanno una storia più plausibile
da raccontare.Non siamo tenuti a credere che rapiti come Barney
& Betty Hill [4] o Kathie Davis [8b] furono scelti perchèerano
persone eccezionali: erano solamente adatti ad esami fisici o
ad esperimenti genetici.Ciò rende certamente le loro storie più
facili da credere. Noi possiamo inventare - e molti di noi lo
fanno - degli scenari plausibili, in cui gli extraterrestri che
ci visitano raggiungono un punto nel loro studio sui terrestri
per cui ritengono necessario condurre degli esami fisici e
degli esperimenti di procreazione con esemplari umani.
Ma non è sufficiente mostrare che i rapiti sono piùcredibili
dei contattisti, bisogna anche mostrare che essi sono diversi
per tipologia.Se le storie di rapimenti sono vere, perchèsono
precedute da un'ondata di storie di contatti, allo stesso modo
presentate come vere, ma manifestatamente inventate?
Fino a quando queste domande non troveranno risposta, rimarrà
il sospetto che i rapiti di oggi siano semplicemente i contat-
tisti di ieri in una forma aggiornata e più sofisticata. E se
siamo inclini a spiegare l'ondata di contattisti su basi psico-
sociologiche, rimarrà la possibilità per cui l'ondata di rapiti
può essere spiegata nello stesso modo.
I RAPIMENTI NELLA PROPSETTIVA DEI RAPIMENTI IMMAGINARI
Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono
realmente, si deve mostrare che essi sono diversi da altre,
simili, "esperienze", che si sa essere immaginarie.
L'esperimento di Alvin Lawson [9] sui "rapimenti immaginari"ha
mostrato che soggetti in un adatto stato mentale sono in grado
di inventare un'elaborato, dettagliato e drammatico racconto di
un "incontro", completo frutto di fantasia. Inoltre, queste
storie sono sorprendentemente simili, non solo nelle linee gene-
rali, ma anche in dettagli specifici, ai resoconti forniti dai
"veri" rapiti.
Dato che nè Lawson nè altri hanno ripetuto o sviluppato questi
esperimenti, non dovremmo trarne altro che delle conclusioni
preliminari. Ma la conclusione centrale è inequivocabile:mentre
gli esperimenti non provano che i "veri" rapiti inventano i
loro racconti, essi suggeriscono che chiunque inconsciamenti
lo desideri può trovare dentro di sè le risorse necessarie per
costruire una dettagliata e coerente storia di rapimento.
Gli esperimenti di Lawson indicarono una principale area di
differenze fra i rapimenti "immaginari" e "reali": l'effetto
emotivo e, talvolta, quello fisiologico, sul testimone.
I volontari non si trovavano in ununa dettagliata e coerente storia di rapimento.
Gli esperimenti di Lawson indicarono una principale area di
differenze fra i rapimenti "immaginari" e "reali": l'effetto
emotivo e, talvolta, quello fisiologico, sul testimone.
I volontari non si trovavano in uno stato fortemente emotivo,
non ebbero effetti psicologici successivi come emicranie,
sogni, incubi od esperienze psichiche: i "veri" rapiti, invece,
sono conosciuti per avere tutte queste cose, compresi gli
effetti fisiologici.
Ciò è spesso interpretato dai critici dell'esperimento come una
dimostrazione della effettiva realtà delle "vere"esperienze.
Ma non dimostra niente del genere. In effetti dimostra che i
"veri" rapiti sono in uno stato veramente emotivo; ma può darsi
che l'esperienza del rapimento sia il risultato di uno stato
emotivo come possa essere lo stato emotivo una conseguenza
dell'esperienza del rapimento.
Nessuno metterà in discussione che il testimone del
rapimento ha un'esperienza emotiva genuina: chiunque veda i
videotapes del racconto, effettuato sotto ipnosi, del poliziot-
to dello Yorkshire Alan Godfrey in merito al suo rapimento può
avere alcun dubbio in proposito [10]. Ma mentre ciò dimostra
che egli ha avuto qualcosa per il quale rimanere impressionato,
non dobbiamo saltare alla conclusione che l'esperienza del
rapimento ne sia stata la causa: può essere stata parte della
cura.Il rapimento può essere un mezzo tramite cui l'individuo
esternalizza un problema psicologico interno [2b].
I RAPIMENTI NELLA PROPSETTIVA DEGLI STATI PSICOLOGICI
Se siamo disposti ad accettare che i rapimenti avvengono,
bisogna dimostrare che sono diversi dalle esperienze immagina-
rie caratteristiche di persone che si trovano in stati alterati
di conoscenza.
La capacità di racconto di una storia complessa messa in
evidenza dagli esperimenti di Lawson è solo una del sorprendente
spettro di abilità "anormali" manifestate da persone in circos-
tanze eccezionali.Allucinazioni di vario tipo, aumentata
consapevolezza "psichica", ruolo e in scenari di "possessione"
o di "personalità dissociata":questi sono solo alcune delle
manifestazioni riscontrate in persone che, per qualsiasi
ragione, sono nello stato appropriato [2].
Jerome Clark ha scritto nell'"International UFO Reporter"[1]:
"Ogni professionista che ha partecipato in questo tipo di
investigazione diretta asserisce che non c'è alcuna spiegazione
psicologica conosciuta per queste esperienze". Ma ogni
scienziato comportamentale sa che ci sono parecchie forme di
comportamento umano per le quali nessun modello formale di
spiegazione è disponibile: amnesia, precognizione, la visione
di "apparizioni di crisi", dissociazione della personalità.
Sono state avanzate molte spiegazioni per queste esperienze,
ma non c'è certamente consenso in merito ad esse.Cosìil fatto
che non ci sia alcun modello di consenso per le esperienze
di rapimento è l'indicazione che si tratta di uno dei parecchi
aspetti dell'esperienza umana sulla quale le nostre conoscenze
sono incomplete.
La letteratura di psicologia - i rapporti sul caso di Pierre
Janet, per esempio - senza menzionare la letteratura
parapsicologica, è piena di esperienze comparabili in molti
modi ai rapimenti. Prima di essere pronti ad accettare
che le esperienze dei rapiti sono tipologicamente differenti
dalle illusioni isteriche di possessione diabolica, abbiamo
bisogno di molta più evidenza di quella di cui disponiamo
tutt'ora.
I RAPIMENTI NELLA PROSPETTIVA DELLA CREDENZA TRADIZIONALE
Se siamo propensi ad accettare che i rapimenti avvengono
effettivamente, bisogna dimostrare che essi sono differenti da
eventi similari che sono stati dichiarati o riportati durante
tutta la storia umana.
L'esistenza di una tradizione folkloristica di rapimenti
operati da fate ed altre entità ultraterrene [3,14] evidenzia
che l'idea del rapimento è diffusa e profondamente radicata.
Mentre ciò, non per un'obiezione ai racconti di rapimento in sè,
ci fa tornare in mente che è un errore il pensare l'esperienza
del rapimento come un nuovo fenomeno generato dall'era spaziale.
Il rapimento è servito come base per esperienze fantasiose nel
passato e lo può essere ancora oggi.
I rapimenti UFO non sono il solo tipo di esperienza nella quale
un'apparente plausibilità interna è compensata da una non
plausibilità esterna. Altri esempi comprendono la "possessione",
che i cristiani fondamentalisti credono coinvolgere un interven-
to diabolico, ma interpretata diversamente da altri; i fenomeni
di "poltergeist", un tempo ritenuti essere l'opera di
"spiriti rumorosi" ma correntemente attribuiti a proprietà
psicocinetiche manifestantesi inconsciamente; la stregoneria,
una volta creduta essere l'opera del diavolo, ma oggi
considerata come una manifestazione di isteria indotta.
E' opportuno notare che le spiegazioni tradizionali per tutti
questi fenomeni traggono la loro forza da uno specifico sistema
di credenza. Dobbiamo considerare la possibilità che la stessa
cosa può succedere oggigiorno con i rapimenti. Se fosse così,
dovremmo considerare qualche scenario alternativo come questo.
Ad ogni dato periodo c'è un certo numero di individui che è alla
ricerca di un'adatta struttura nella quale proiettare il proprio
sfogo psicologico.Una tale struttura non dovrebbe solamente
adattarsi ai loro bisogni personali, ma conformarsi anche alle
credenze, socialmente accettabili, del tempo. In giorni passati
la "possessione" diabolica, la stregoneria, la licantropia et
similia offrirono un'adatta struttura: più tardi arrivò la
comunicazione con gli spiriti dei morti; oggi il "mito
autorizzato" è quello della visita extraterrestre, derivato
dalla fantascienza, dalla mentalità dell'era spaziale e
da un'alternativa millenaria del "Guardiano Cosmico"alla
tradizionale credenza religiosa [2].
Dato che il mito è condiviso dalla comunità, i rapiti
trovano facile "credere loro stessi" nella storia del rapimento,
ma anche gli altri sono facilitati a credergli.
PRO E CONTRO L'ESPERIENZA DEL RAPIMENTO
I rapimenti, dopotutto, ci offrono solo delle storie, raccontate
in buona fede, senza dubbio, ma sempre soggettive e non
comprovate e con molto in comune con altre categorie di storie
che si sanno non avere alcuna base nella realtà oggettiva.E come
ogni psicologo ed ogni insegnante sa, e come Lawson ha mostrato
essere non meno vero in questo contesto specifico, ognuno èin
grado di raccontare una storiella.
Ciò nonostante, quelli che, come Hopkins, ritengono che il
peso dell'evidenza è in favore di un'esperienza reale hanno
argomenti persuasivi per la loro credenza nella veridicitàdi
queste storie:
* Lo scenario del rapimento, nella sua forma più elaborata-
per esempio nei casi di Kathie Davis[8b] o Whitley Strieber[13]
- offre una plausibilità interna che ci dàla spiegazione
tuttora migliore per il fenomeno UFO.
* I rapimenti sono spontaneamente riferiti da testimoni che
non sono apparentema-
per esempio nei casi di Kathie Davis[8b] o Whitley Strieber[13]
- offre una plausibilità interna che ci dà la spiegazione
tuttora migliore per il fenomeno UFO.
* I rapimenti sono spontaneamente riferiti da testimoni che
non sono apparentemente in cerca di un vantaggio materiale.
* Determinano una genuina reazione emozionale. Prove condotte
con il "lie-detector" confermano che lo stress è suffi-
cientemente vero.
* Nel caso di rapimenti multipli i racconti combaciano
abbastanza da persuaderci che i testimoni hanno partecipato alla
stessa esperienza.
* Caratteristiche ricorrenti, riferite dai testimoni, che non
potrebbero essere a conoscenza di testimonianze rese da altri,
suggeriscono che lo stesso processo esterno si sta verificando
per molte persone. La scoperta di cicatrici, relative ad
incidenti verificatesi nell'infanzia - spesso traumatici - è
appena uno degli esempi più ricorrenti.
* Test indipendenti [4] hanno mostrato come i testimoni di
rapimenti non hanno alcun evidente "background" patologico o una
discernibile predisposizione alle esperienze paranormali.
* I rapiti riferiscono spesso di un cambiamento nel loro
stile di vita e nel loro modo di vedere. I Gansbergs, che
hanno condotto un'inchiesta su parecchi rapiti americani, hanno
scritto che in quasi ogni caso il testimone sente che la propria
vita ha beneficiato dell'esperienza da lui vissuta [6]: la
stessa cosa vale per il caso Aveley in Inghilterra [12]. Tali
benefici reali fanno pensare ad un evento reale.
Questa è una formidabile sfida, comunque le obiezioni sono
altrettanto energiche:
* Le storie di visite ET/UFO sono di per sè improbabili.Sfida
la ragione il pensare che così tante astronavi eviterebbero con
successo il rilevamento durante la loro visita al nostro
pianeta, particolarmente per il fatto che nessun equipaggio
extraterrestre sembra essere uguale ad un altro, implicando
quindi un vasto numero di luoghi d'origine.
* Il comportamento dei rapitori nei confronti del testimone
è, sotto molti punti di vista, illogico, nonostante una
plausibilità globale. Chiaramente, dobbiamo ammettere la possibi-
lità che la logica ET possa essere differente dalla nostra. Ma
come possiamo, per esempio, riconciliare contraddizioni come la
loro intenzione, frequentemente manifestata, di non far
ricordare nulla ai testimoni delle loro esperienze con la loro
apparente ignoranza del ricordo indotto sotto ipnosi ?
O il loro dettagliato controllo telepatico dei testimoni con
la loro ignoranza di fatti fondamentali, come quella relativa a
un testimone destinato ad esperimenti genetici che, in realtà,
era stato sottoposto a vasectomia [8b] ?
* C'è una mancanza totale di evidenza "dura", inattaccabile.
Quando i testimoni cercano di prendersi dei souvenirs, vengono
sempre fermati. Non ci sono foto convincenti di astronavi e,
meno che meno, di entità.
* Nessun rapimento è stato mai riferito da testimoni
indipendenti fra di loro. Quello che è andato piùvicino a tale
situazione è il famoso caso di Travis Walton, ma nessuno vide
Walton salire effettivamente a bordo dell'apparecchio.
L'investigazione di tale caso è stata comunque criticata ed i
suoi risultati rimangono tutt'ora ambigui [12].
* Sebbene i test psicologici suggeriscono che i testimoni di
rapimenti sono persone normali che raccontano la veritàcome
loro la concepiscono, essi indicano anche che soffrono di una
leggera "paranoia e ipersensitività"[5]. Difficilmente sufficien-
te per produrre un caso, indubbiamente, ma ci ricorda
quantomeno che raramente disponiamo di dati psicologici sui
testimoni prima delle loro esperienze. Spesso abbiamo delle
testimonianze anedottiche e ciò indica un qualche tipo di
predisposizione. Sia Betty Hill [4] che Charles Hickson [7]
hanno riferito delle esperienze anomale avvenute precedentemente
al loro rapimento.
* Non solo sappiamo poco sullo stato psicologico dei
testimoni, ma spesso siamo poco informati anche delle
circostanze esteriori delle loro vite, sebbene questo potrebbe
avere una relazione con i loro atteggiamenti e comportamenti.
John Rimmer [11] ha fatto notare come su undici rapiti di cui
le circostanze personali sono note, otto erano vedovi,
divorziati o avevano problemi sessuali o matrimoniali nel
periodo dell'incidente. Egli suggerisce che ciò li renderebbe
particolarmente vulnerabili alla suggestione.
* Al di là di fattori psicologici relativi ai testimoni di
rapimenti intesi come individui, ci sono poche indicazioni che
fanno supporre che coloro che scrivono a proposito di queste
esperienze siano a conoscenza dell'enorme varietà di
comportamenti associati a chiunque che, per qualsiasi
circostanza, si trova in uno stato alterato di conoscenza.
* La scoperta di cicatrici ed altre caratteristiche ricor-
renti dello stesso tipo è, a prima vista, una formidabile
sfida. La psicologa Aphrodite Clamar afferma :"La domanda
rimane: l'esperienza UFO è genuina o quelli che dicono di
essere stati rapiti sono vittime di isteria o delle loro stesse
delusioni? Dopo avere trascorso più di cinquanta ore con una
dozzina di soggetti sotto ipnosi, non sono ancora in grado
di rispondere alla domanda .... E' la curiosa similitudine
delle loro esperienze che ci fa indugiare [8a, 5].
Il fatto che un testimone dietro l'altro, che non potevano
essere a conoscenza delle reciproche esperienze, si presenta
con storie similari che contengono dettagli bizzarri ugualmente
simili, è probabilmente la caratteristica più impressionante dei
rapimenti. E' questo che sembra aver convinto Budd Hopkins che i
rapimenti sono fatti reali:
Secondo me, la conclusione è inevitabile: loro (gli
extraterrestri) sono già qui.... Sebbene non voglio
credere a ciò e mi sento decisamente indebolito da una
tale prospettiva, io credo che sia vero: gli
extraterrestri ci hanno osservato nella nostra
innocenza per molti anni [8a].
A parte la somiglianza delle storie, egli crede di avere
un'evidenza più tangibile. Per esempio, egli trova che una gran
parte dei suoi soggetti hanno delle cicatrici insignificanti,
solitamente sulle gambe e che esse sono solitamente associate
con degli incidenti piuttosto misteriosi verificatesi nella
loro infanzia. L'implicazione conseguente è che essi si
riferiscono a qualche tipo di sorveglianza e può indicare il
trapianto di uno strumento di controllo o essere il risultato
di un'esame del sangue o qualcosa di simile.
Hopkins è stato capace, più di una volta, di predire con
successo che un testimone avrebbe trovato una cicatrice sul suo
corpo, senza che lui sapesse sapesse di averla e questo indica
certamente la realtà del fenomeno. Ma le difficoltàrimangono.
Se gli ET stanno effettuando dei trapianti su un sostanzioso
numero di bambini, sicuramente ormai qualche dottore, da qualche
parte, ne avrebbe scoperto uno per caso. Inoltre, i nostri
chirurghi terrestri possono eseguire delle incisioni che non
lasciano virtualm.
Se gli ET stanno effettuando dei trapianti su un sostanzioso
numero di bambini, sicuramente ormai qualche dottore, da qualche
parte, ne avrebbe scoperto uno per caso. Inoltre, i nostri
chirurghi terrestri possono eseguire delle incisioni che non
lasciano virtualmente alcuna cicatrice: sicuramente ci dovremmo
aspettare che tali esseri avanzati abbiano trovato un modo di
effettuare i loro esami senza lasciare tracce riscontrabili.
Quali spiegazioni alternative si possono offrire ? La
coincidenza: avete mai esaminato il vostro corpo per controllare
se anche voi avete un tale tipo di cicatrice che avevate
dimenticato o che non avevate mai notato? Una forma di stigmate,
create inconsciamente dal testimone stesso per sostenere la
propria storia? O potrebbe essere il contrario: è stata la
scoperta di una cicatrice che ha suggerito al testimone di
fantasticare su una storia di rapimento? Bisogna ammettere che
questi suggerimenti sono puramente speculativi, ma mostrano
come sarebbe prematuro abbandonare la ricerca per spiegazioni
alternative.
* Il sociologo Ron Westrum ha notato un "effetto di contagio"
per mezzo di cui una serie di casi di rapimento si verificano
immediatamente dopo la divulgazione di una storia come quella di
Barney e Betty Hill [5].E' un complesso fenomeno sociologico che
può essere interpretato in modi differenti: ma una delle
possibilità è che il rapimento ufologico èdiventato una parte
del folklore americano tanto quanto l'autostoppista fantasma.Il
fatto che virtualmente ogni rapimento avviene nel continente
americano può semplicemente riferirsi all'accettabilitàsociale
di essere un rapito, ma ci potrebbe essere una spiegazione più
profonda.
Ponendo queste due serie di fattori fianco a fianco, è
evidente che nessuno contribuisce chiaramente pro o contro la
realtà dell'esperienza del rapimento. E neppure sono verosimili,
almeno fino a quando un'evidenza più soddisfacente ci sarà
offerta.
Nel frattempo, c'è una semplice considerazione che può
superare in valore le altre. Noi abbiamo dei racconti che, se
avvengono realmente come ci viene chiesto di chiedere, sono
gli eventi più straordinari e significativi che sono avvenuti
nel corso della storia dell'umanità. Ma come li impariamo a
conoscere? Comprando libri commeriali pubblicati da editori
commerciali e venduti nelle librerie delle vicinanze!
Questa incongruenza fra gli eventi da una parte e il modo
in cui veniamo a loro conoscenza dall'altra, deve indurre al
dubbio, se non alla completa incredulità, che i rapimenti si
verificano dappertutto al di fuori dell'immaginazione di quelli
che, per qualsiasi ragione, ne hanno l'esperienza e di quelli
che, per qualsivoglia motivo, li riferiscono.
NOTE BIBLIOGRAFICHE
(1) Clark Jerome "Abductions: the case for a rational approach"
in INTERNATIONAL UFO REPORTER 12, 1, 1987
(2) Evans Hilary [a] VISIONS, APPARITIONS, ALIEN VISITORS 1984
[b] GODS, SPIRITS, COSMIC GUARDIANS 1987
(3) Evans-Wentz W.Y. THE FAIRY FAITH IN CELTIC COUNTRIES 1911
(4) Fuller John G. THE INTERRUPTED JOURNEY 1966
(5) Fund for UFO Research FINAL REPORT ON THE PSYCHOLOGICAL
TESTING OF UFO "ABDUCTEES" 1985
(6) Gansberg J. & A. DIRECT ENCOUNTERS 1980
(7) Hickson & Mendez UFO CONTACT AT PASCAGOULA 1983
(8) Hopkins Budd [a] MISSING TIME 1981 [b] INTRUDERS 1987
(9) Lawson Alvin H. "The hypnosis of imaginary UFO "abductees"
in JOURNAL OF UFO STUDIES, CUFOS 1983
(10) Randles Jenny THE PENNINE UFO MYSTERY 1983
(11) Rimmer John THE EVIDENCE FOR ALIEN ABDUCTIONS 1984
(12) Story Ronald D. THE ENCYCLOPEDIA OF UFOS 1980
(13) Strieber Whitley COMMUNION 1987
(14) Vallee Jacques PASSPORT TO MAGONIA 1969
(15) Jenny THE PENNINE UFO MYSTERY 1983
(16) Rimmer John THE EVIDENCE FOR ALIEN al loro rapimento.
* Non solo sappiamo poco sullo stato psicologico dei
testimoni, ma spesso siamo poco informati anche delle
circost