4301. 15 Marzo 1943 pome IR3 INS./N.AF.


MONTECRESTESE (NO) - Una bambina di sei anni, A.B., in compagnia della sorella maggiore di dieci, si trovava a pascolare una capretta in una zona isolata quando fu attratta da un "gran rumore" ("una specie di rombo"), successivamente accompagnato dall'atterraggio di un oggetto al di sopra di un piccolo cespuglio. All'interno dell'oggetto, dal diametro approssimativamente di due/tre metri e sulla cui forma la teste non ha molti ricordi (lo definì "come una macchina dei bambini"), v'erano due specie di sedili su cui stavano altrettanti omini. Terrorizzata la bambina osservò la sorella avvicinarsi all'oggetto ed ai due esseri, che nel frattempo ne erano discesi e stavano parlando tra di loro in un linguaggio non comprensibile. La bambina più grande avrebbe addirittura parlato con questi esseri, di piccole dimensioni e vestiti di una "tuta bianca" e di una "specie di casco" in testa. La conclusione del fenomeno non è chiara, in quanto la teste principale si limitò ad affermare che gli esseri "se ne andarono via".

(relazione P.Fiorino)

Il caso fu comunicato direttamente al Centro Italiani Studi Ufologici dal figlio della testimone principale nel 1986, ben 43 anni dopo il fatto relazionato. Fu possibile parlare solamente con la testimone principale e non con la sorella (che avrebbe riferito di non rammentare alcunchè della vicenda): i ricordi, ovviamente, risultarono molto confusi e frammentari. L'evento fu ricordato dalla donna in occasione di un programma televisivo sugli UFO e lo raccontò al figlio: quest'ultimo fornì inizialmente una versione in cui alcuni dettagli non furono successivamente confermati nel colloquio intercorso tra l'inquirente e la madre. Il caso, quindi, va considerato a puro livello aneddottico.



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