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Eccoci intenti a coprire le spalle
al nostro amico alieno, che tenta di aprirci un
passaggio. Non resisterò al lungo contro questi
fanatici...SBRIGATIII!!!!! |
Vi scrivo appena
dopo aver finito il gioco. Non ci giocavo da 3 o 4 anni.
Non ci crederete, ma anche se lo conoscevo già a memoria
mi ha come sempre lasciato di stucco, e durante la
schermata finale un leggero brivido mi ha percorso la
schiena come la prima volta che lo finii. D'altronde è
il predecessore del videogioco "Flashback"
dello stesso autore (Eric Chahi), e visto il nome di
questo sito partiamo già con un occhio di riguardo!
Ma effettivamente "Out of this world" o , per
chiamarlo col nome che gli venne affibiato in Europa
"Another World", è una piccola opera d'arte,
un gioco di quelli che hanno lasciato, ma forse ancor di
più in futuro lascieranno una tangibile traccia del loro
passaggio. Ma vediamo cosa rese questo gioco così
importante e famoso. La bellissima presentazione ci
mostra un giovane e sportivo scienziato che va nel suo
laboratorio in una notte nuvolosa , per sperimentare un
acceleratore di particelle. Proprio mentre il delicato
esperimento ha luogo il fato vuole che un fulmine
precipiti con fragore sul laoboratorio , creando un
disguido nell' esperimento. Risultato: il professore è
sparito.
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Siamo meglio di due canarini.Fuggire
da questa gabbietta sarà uno scherzo...hai poco
da sparare amico! Tra un pò ti arriverà una
sorpresa direttamente in testa! |
Dopo pochi attimi
riappare sott'acqua in una grande vasca, senza un motivo
logico, ma non c'è tempo per pensare perchè dei
tentacoli sotto di lui tentano di afferrarlo. Due
bracciate ed è in salvo, ma quello che vede al
riemergere dalla vasca non gli piacerà affatto: si
ritrova in un altro mondo!Da qui in poi ,a dire il vero
già dalla fuga dalla piscina, prendiamo noi il controllo
dello scienziato.
L'impostazione del gioco è simile a quella di Prince of
Persia, con i movimenti del personaggio principale molto
fluidi e credibili grazie alla tecnica (una volta
all'avanguardia) del Rotoscoping.
A prima vista quindi si potrebbe etichettare questo gioco
un platform con elementi d'astuzia alla Prince of Persia
per l'appunto, ma basta farsi uccidere nella prima
schermata dagli odiosi (veramente) vermetti neri per
capire che nel gioco c'è molto altro. Infatti appena
colpiti avviene un brusco cambio di regia, e sul monitor
vediamo un primo piano della nostra ferita appena
procurata, e poi , inevitabilmente la nostra morte.
Quello che stupisce è la naturalezza di questi stacchi
cinematografici (no, non preoccupatevi... niente full
motion video! Solo ottime animazioni), che sono integrati
nella struttura di gioco in modo divino e ne diventano
parte integrante più che uno scomodo optional!
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Siamo usciti dalla vasca d'acqua e
siamo...siamo... HEY! Dove cavolo mi trovo!
Miiiii!!! Ma sono in un altro mondoooo!!! |
Proprio queste scene
permettono alla trama del gioco di svilupparsi in maniera
credibile e coinvolgente. Infatti il nostro scienziato
sarà catturato da degli alieni ostili e si ritroverà in
cella insieme ad un altro alieno , che pur senza riuscire
a comunicare con voi, diventerà vostro alleato e forse
anche vostro amico. I due partiranno in una fuga
disordinata, ma alla fine efficace, che li porterà a
cooperare per la libertà finale. Il finale è veramente
epico , ma non svelerò nulla , a beneficio di tutti
coloro non hanno mai giocato a questo gioco (rimediate
alla svelta!).
Anche i livelli del gioco sono costruiti con
intelligenza, e la loro soluzione sarà affidata più
spesso al vostro ingegno che non ai vostri riflessi.
Tuttavia dopo tutte queste lodi sembrerà strano, ma devo
dire che Out of this world non è affatto esente da
difetti, ed anzi ce n'è uno che nel 1991 ne minò non
poco la credibilità. Mi sto riferendo alla misera
longevità, infatti i livelli alla fine dei conti non
sono neanche una decina, e nonstante alcuni siano
abbastanza impegnativi, finire il gioco è più una
questione di ore che di giorni....
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Questo passaggio sarà duro da
completare per le lacrime che vi solcheranno gli
occhi (il solito esagerato). Guardate il vostro
amico che si sacrifica per voi!? |
Crolla dunque tutta
la meraviglia? Assolutamente no! Another World
è un'esperienza breve ma intensissima che vale
assolutamente la pena di essere vissuta, soprattutto al
giorno d'oggi che il gioco è venduto (sempre che si
trovi) a prezzi stracciati.
Sembrarà strano ma alla fine sono giunto alla
conclusione che il primo vero film interattivo della
storia dei videogiochi sia questo prodotto della francese
Delphine Software, che bruciò sul tempo tutti i giochi
stracarichi di filmati in FMV inutili e spesso dannosi e
che riuscì ad unire una trama profonda e non
convenzionale (specialmente se si considera il fatto che
non c'è una sola parola scritta o pronunciata in tutto
il gioco che aiuti a comprendere la trama, infatti
apprendiamo tutto direttamente dall'azione) ad una azione
molto divertente.
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Ecco il primo contatto con la razza
aliena. Chiaramente avrà un esito infelice, ma
c'era da aspettarselo. Chi non si spaventerebbe
vedendo quel tipo? |
Senza contare che
forse è l'unico gioco d'azione che si ricordi che ci
fece affezionare così tanto a dei personaggi immaginari.
Le orme tracciate da questo gioco vennero seguite da
"Flashback" sempre delo stesso autore, che
conservava in parte la struttura di AW, ma si concentrava
maggiormente sull'azione pura che non sulla trama, ed è
per questo che alla fine mi sento di considerare Another
World il miglior parto della mente di Eric Chahi. Nessun
altro team di sviluppo copiò l'idea , preferendo magari
sviluppare avventure mediocri condite da quintali di
filmati che facevano più "Siliwood" e così
solo oggi, dopo 7 anni , finalmente possiamo mettere le
mani su Heart of Darkness, sempre di Eric, che si
preannuncia molto bello e coinvolgente , ma non mi
azzardo a dare giudizi prima di averlo provato!
Per chi non vuole correre rischi comunque, Another World
è lì, nell'importante posto che gli ha riservato la
storia dei videogame.
Flavio
"Flx" Muci
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