Simbolo, che si
legge “mega”, al quale nel SI viene assegnato il valore di 1 milione.
Simbolo usato
nell’ambito della contabilità nazionale che esprime l’offerta di moneta in
forma liquida.
In Italia la M.1
è rappresentata dalle attività direttamente spendibili per l’acquisto di beni
reali e finanziari ed è costituita dal circolante, cioè dai biglietti emessi
dalla banca centrale, dai depositi bancari e postali in conto corrente.
Simbolo che
esprime una definizione più ampia dell’offerta di moneta rispetto a M.1; oltre
alle componenti di M.1, la M.2 comprende anche i depositi bancari a risparmio.
Simbolo che
esprime la più ampia definizione dell’offerta di moneta e che è quella più
frequentemente usata dalla Banca d’Italia.
Oltre alle
componenti di M.1 e M.2, la M.3 comprende anche i depositi postali a risparmio.
La differenza tra
M.1, M.2 e M.3 risiede sostanzialmente nel tempo necessario per trasformare in
denaro contante le diverse attività prese in considerazione.
Fattori
produttivi materiali che erogano prestazioni specifiche e che sono impiegati
direttamente nell’attuazione delle trasformazioni fisico-tecniche delle materie
prime. costituiscono esempi tipici di macchinari: i torni, le frese, le presse,
ecc..
Macchine
destinate allo svolgimento di operazioni amministrative e contabili.
costituiscono dei tipici esempi di macchine d’ufficio: le macchine per
scrivere, le macchine calcolatrici, le fotocopiatrici, ecc..
Macchine che
provvedono a invalidare il biglietto o il documento nel momento in cui l’utente
utilizza un determinato servizio. costituiscono tipici esempi di macchine
obliteratrici quelle che vengono montate a bordo degli autobus per la
invalidazione dei biglietti dei passeggeri.
Macchine che
asportano meccanicamente il materiale dai pezzi in corso di lavorazione.
costituiscono tipici esempi di macchine utensili: i torni, le alesatrici, i
trapani.
Espressione con
la quale si indica un linguaggio di programmazione dei computer la cui
filosofia tiene conto preminentemente del linguaggio macchina.
Il tipico esempio
di linguaggio machine oriented è rappresentato dall’Assembler.
Branca
dell’economia che studia i comportamenti aggregati, ossia quei comportamenti
relativi al sistema economico nel suo complesso.
Sono oggetto di
studio da parte della macroeconomia: il consumo, gli investimenti, il reddito,
l’occupazione, il livello generale dei prezzi, ecc.
Istruzione ad
alto contenuto sintetico, propria dei linguaggi simbolici, che viene convertita
in una serie di microistruzioni, sotto forma di routines, nel momento della
compilazione del programma simbolico.
Espressione che
viene stampigliata sui prodotti industriali e che indica il Paese in cui essi
sono stati fabbricati.
La parte di un
bollettario da cui viene staccato il documento - detto figlia - che viene
consegnato all’interessato.
La madre viene
conservata dall’emittente e serve a titolo di riscontro, per ricordare e
comprovare l’operazione.
In senso lato
indica l’insieme di tutti i dipendenti di un’azienda.
In senso
restrittivo indica l’insieme dei lavoratori che all’interno di un’azienda
svolgono mansioni di carattere manuale.
Periodico,
Rivista.
Luoghi di
pubblico deposito autorizzati che accolgono, per la loro conservazione, merci e
derrate di terzi, contro pagamento di un canone.
I magazzini
generali possono funzionare anche come punto franco, sia per le merci
provenienti dall’estero, sia per le merci italiane o nazionalizzate che sono
sottoposte alla vigilanza delle autorità doganali.
I magazzini
generali, su richiesta dei depositanti, rilasciano le fedi di deposito.
Le fedi di
deposito, con la relativa nota di pegno, sono dei titoli di credito rappresentativi
delle merci, la cui proprietà può essere trasferita da un soggetto all’altro
mediante la semplice girata dei documenti.
Luogo dove
vengono conservate le scorte di materie prime, di semilavorati, di prodotti
finiti, di merci destinate alla vendita.
L’insieme delle
giacenze di beni materiali di proprietà dell’azienda che sono utilizzati nel
ciclo economico-tecnico aziendale.
Il magazzino,
secondo questa accezione, è rappresentato: dalle materie prime e semilavorati
destinati al processo di trasformazione; dai prodotti finiti e dalle merci
disponibili per la vendita; dai prodotti in corso di lavorazione.
Nel valore del
magazzino sono inoltre comprese le merci in viaggio, vale a dire quei beni per
i quali si è acquisito (o non è stato ancora perduto) il diritto di proprietà,
ancorché essi non siano più giacenti presso l’azienda.
Sono inoltre
compresi nel magazzino i beni di proprietà dell’impresa che si trovano
temporaneamente in deposito presso terzi, in prestito d’uso o in conto lavorazione.
MAGAZZINO DI TEMPORANEA CUSTODIA
La sezione
ricavata nell’ambito di uno spazio doganale nella quale vengono depositate le
merci in attesa di ricevere una destinazione doganale.
L’insieme dei
voti che negli organi collegiali è necessario raggiungere per l’approvazione di
una determinata delibera.
La maggioranza
può essere: “relativa”, se è richiesto il voto favorevole di almeno la metà più
uno dei presenti; “assoluta”, se è richiesta la metà più uno degli aventi
diritto al voto; “qualificata”, se è richiesta una frazione superiore alla metà
degli aventi diritto al voto, per esempio: di due terzi più uno.
La superiorità
numerica nell’ambito della compagine azionaria di una società.
La maggioranza si
dice “assoluta” quando supera il 50%; la maggioranza si dice “relativa” quando,
pur costituendo la quota più consistente del pacchetto azionario, rimane
comunque al di sotto del 50%.
Posta,
Corrispondenza.
Ordine di
acquisto inoltrato per posta, tipico degli acquisti per corrispondenza.
Il mail order si
spedisce dopo avere compilato un mo-dulo prestampato, inviato al potenziale
cliente da parte di un venditore per corrispondenza unitamente al catalogo dei
prodotti.
Termine usato per
indicare le forme di promozione o di pubblicità che vengono realizzate per
mezzo della posta, con l’invio al potenziale consumatore, direttamente al suo
domicilio, di: lettere, materiale illustrativo, cataloghi provvisti di
cartoline d’ordine.
Elenco di
nominativi a cui recapitare, tramite il servizio postale, materiale di vario
genere: informativo, pubblicitario, promozionale.
Libro giornale
tenuto dall’impresa alberghiera in cui vengono annotate quotidianamente le
somme addebitate ai singoli clienti ospiti, classificate secondo la natura dei
servizi che sono stati loro resi.
La main-courante
permette di poter presentare il conto al cliente entro pochi minuti dalla sua
richiesta, con l’analisi dettagliata delle spese.
Elaboratore
elettronico di grande capacità.
La malattia di
cui può essere vittima il lavoratore e le cui cause scatenanti sono
riconducibili a particolari condizioni di lavoro: nocività delle lavorazioni o
delle sostanze usate, insalubrità dell’ambiente di lavoro, ecc.
Il soggetto che
si rende garante nei confronti del creditore dell’adempimento di una
obbligazione assunta da un terzo.
Fideiussione,
garanzia, impegno.
Supplemento del
premio dovuto, nell’ambito delle assicurazioni responsabilità civile auto,
dall’assicurato che provoca incidenti.
Il reato che
viene commesso dal pubblico ufficiale che si appropria del denaro, o di
qualsiasi altra cosa mobile, di cui è venuto in possesso per ragione del suo
ufficio.
Direzione,
Amministrazione, Gestione.
La direzione
aziendale, considerata nel suo complesso, che prende le decisioni più
importanti, volte ad assicurare il conseguimento di determinati risultati
nell’ambito della complessa strategia aziendale.
Il complesso
delle tecniche e dei metodi contabili impiegati per raccogliere, organizzare e
presentare i dati da sottoporre ai manager, allo scopo di fornire loro delle
informazioni aggiornate e accurate sull’andamento dell’attività aziendale e
quindi di porli in grado di prendere le decisioni migliori.
L’acquisizione
della proprietà di un’impresa da parte dei suoi stessi dirigenti, normalmente
attuata con il supporto di finanziatori esterni.
Direzione per
eccezioni.
Tecnica di
management che consiste nel riferire ai manager soltanto le eccezioni, cioè le
variazioni significative tra i dati effettivi e quelli previsti.
In tal modo si
evita di riferire pletora di particolari non strettamente necessari e si
consente al management di mettere a fuoco unicamente quelle situazioni che
richiedono un intervento decisionale.
Direzione per
incentivi.
Tecnica di
management secondo la quale la remunerazione dei dipendenti è composta in parte
considerevole da elementi variabili, collegati alle prestazioni fornite e ai
risultati raggiunti.
Questa forma di
management è tipica delle organizzazioni di vendita di prodotti durevoli di
alto valore unitario, che richiedono una particolare competenza e un notevole
sforzo per essere collocati.
Direzione per obiettivi.
Sistema di
direzione aziendale incentrato su obiettivi e risultati, gestito dall’insieme
dei manager, con la collaborazione di dirigenti e di lavoratori di concetto.
L’obiettivo
massimo è il miglioramento della produttività, intesa come processo di trasformazione
di risorse umane e di altri fattori in risultati, nel quale sia possibile
misurare il contributo apportato dai vari manager.
Attività di
direzione aziendale che ha lo scopo di permettere il raggiungimento degli
obiettivi finanziari che un’impresa si è fissati mediante la determinazione del
volume ottimale delle risorse finanziarie necessarie, la loro composizione e il
loro approvvigionamento.
MANAGEMENT INFORMATION SYSTEM
Sistema
informativo per la direzione basato sull’uso sistematico di computer, che offre
di continuo ai responsabili dell’azienda gli elementi utili per prendere le
loro decisioni.
Disciplina che
studia le leggi che regolano un’efficace direzione delle organizzazioni
complesse, specie delle aziende.
Direttore,
Amministratore, Dirigente, Gestore, Responsabile.
Nell’uso italiano
con questo termine si tende a definire un dirigente di alto livello, dotato di
potere decisionale, operante nell’ambito di un’impresa anche piccola ma modernamente
strutturata.
Amministratore
delegato, di una società anglosassone.
Contratto in
forza del quale il mandatario si obbliga a compiere determinati atti giuridici
per conto del mandante.
Nel caso di
mandato con rappresentanza, il mandatario agisce per procura del mandante e gli
atti compiuti dal primo impegnano anche il mandante.
L’espletamento
dell’incarico presuppone che il mandante metta a disposizione del mandatario i
mezzi necessari.
Il modulo
utilizzato nelle aziende di erogazione per l’impegno delle uscite.
MANDATO DI AMMINISTRAZIONE
Mandato che
conferisce al mandatario il potere di compiere atti puramente amministrativi,
senza la facoltà di poter disporre del patrimonio.
Contratto con il
quale il mandante (un soggetto finanziariamente solido) dà l’incarico al
mandatario (solitamente una banca) di fare credito a un terzo.
Il mandante
risponde nei confronti del mandatario come fideiussore del futuro debito che
sarà assunto dal terzo.
Ordine impartito
da un cliente alla propria banca affinché quest’ultima provveda ad effettuare
un pagamento a favore di un terzo.
Il mandato di
pagamento può essere anche di carattere permanente; in questo caso la banca è
autorizzata a effettuare, a determinate scadenze, pagamenti periodici: canoni,
premi di assicurazione, ecc.
Documento usato
negli enti pubblici mediante il quale viene ordinato al tesoriere di provvedere
al pagamento di una determinata somma a favore del beneficiario indicato.
Documento che il
capitano di una nave deve compilare e presentare agli uffici doganali con gli
esemplari delle polizze di carico per poter ottenere l’autorizzazione a
effettuare le operazioni di sbarco.
Termine con il
quale si indica il fattore lavoro.
La manodopera
impiegata direttamente nel processo produttivo, il cui costo può essere
considerato una componente fissa del costo del prodotto.
I lavoratori
appartenenti alle categorie protette (invalidi e orfani di guerra, invalidi
civili e del lavoro) che le imprese sono tenute ad assumere per legge,
limitatamente a certe mansioni e secondo determinate percentuali.
La manodopera il
cui costo non è direttamente imputabile ai singoli prodotti, come quello
relativo ai capi reparto e agli addetti alla manutenzione.
MANOVRA DEL TASSO UFFICIALE DI SCONTO
Strumento usato
dalle banche centrali per diminuire o aumentare la quantità di biglietti di
banca in circolazione.
Per diminuire la
circolazione monetaria, la banca centrale aumenta il tasso ufficiale di sconto;
l’aumento del costo del denaro produce una diminuzione della domanda di denaro
da parte delle imprese alle banche ordinarie, e da queste verso la banca
centrale.
Per aumentare la
circolazione monetaria, la banca centrale diminuisce il tasso ufficiale di
sconto; la diminuzione del costo del denaro produce un aumento della domanda di
denaro da parte delle imprese alle banche ordinarie, e da queste alla banca
centrale.
Iniziative di
vario genere intraprese per influire sull’andamento del corso dei titoli
quotati in borsa e trarre profitto dalle loro oscillazioni. chi compra per
rivendere con guadagno, manovra al rialzo; chi vende per ricomprare con
guadagno, manovra al ribasso.
Gli aumenti o i
ribassi dei corsi si producono non solo come effetto del gioco spontaneo della
domanda e dell’offerta, ma anche con preordinate manovre di natura speculativa.
Tipici esempi di
queste manovre sono gli ordini di comprare o vendere con particolare
insistenza, spingendo o deprimendo i prezzi fino a provocare uno squilibrio fra
la domanda e l’offerta.
Altro esempio di
manovra, peraltro illecito, è rappresentato dalla diffusione di informazioni
tendenziose o false.
Lo specifico
incarico affidato a ogni singolo lavoratore all’interno dell’impresa.
La determinazione
delle mansioni avviene sulla base di svariate tecniche di analisi del lavoro.
Nome attribuito a
quella parte del certificato azionario o obbligazionario che rappresenta il
capitale, alla quale si accompagna solitamente il foglio cedole per la
riscossione dei dividendi o degli interessi.
La pubblicazione
che contiene il complesso dei principi e delle norme che regolano le relazioni
fra i vari organi dell’impresa, al quale ciascun membro dell’organizzazione
deve uniformare il proprio comportamento nell’ambito aziendale.
Il manuale
organizzativo contiene: la raccolta degli organigrammi; la descrizione delle
funzioni, dei compiti e delle mansioni; la raccolta delle schede delle
mansioni.
Attività di
fabbricazione.
Le operazioni
svolte per conservare in efficienza le immobilizzazioni tecniche dell’azienda,
allo scopo di garantire la loro vita utile prevista.
Il costo per la
manutenzione rappresenta una spesa corrente e costituisce un componente
negativo del reddito dell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Il bozzetto
provvisorio di un annuncio pubblicitario.
Denominazione che
serve a contraddistinguere l’azienda produttrice o distributrice di un
prodotto, o anche il prodotto stesso.
Segno distintivo
dei prodotti dell’azienda, che può consistere in una parola, in un simbolo, in
una figura.
Attraverso il
marchio il pub-blico è in grado di identificare la provenienza e la qualità del
prodotto.
L’uso esclusivo
del marchio è tutelato dall’iscrizione del marchio stesso presso l’Ufficio
centrale dei brevetti e l’Ufficio internazionale dei brevetti.
Marchio
registrato presso l’Ufficio centrale dei brevetti, operante presso il Ministero
dell’Industria e del Commercio, per garantirsi la tutela giuridica della sua
proprietà.
Marchio apposto
da un distributore sui prodotti da lui commercializzati, in aggiunta
all’eventuale marchio di fabbrica.
Marchio applicato
sul prodotto dal relativo produttore, al quale durante la fase di distribuzione
può aggiungersi anche il marchio di commercio.
Marchio
attraverso il quale il produttore si rende garante della genuinità del prodotto
o del corretto funzionamento del medesimo.
Marchio che
certifica la provenienza del prodotto da una particolare zona, considerata come
tipica per la produzione di determinate derrate o prodotti.
Marchio che
attesta la corrispondenza del prodotto a determinate norme di qualità o di
sicurezza, rilasciato al produttore da parte di organismi indipendenti.
Vedere: Marchio di
fabbrica
In contabilità:
la differenza tra il ricavo derivante dalle vendite nette e il costo delle
merci vendute.
In borsa: la
differenza tra il prezzo corrente di un determinato titolo e il prezzo al quale
il titolo fu acquistato in vista di un’operazione al rialzo o venduto in vista
di un’operazione al ribasso.
La differenza fra
il ricavo netto e i costi variabili.
La differenza dei
ricavi di un prodotto e l’insieme dei costi direttamente riferibili allo
stesso.
Banda di
oscillazione rappresentata da un margine di oscillazione del 2,25% in più o in
meno rispetto alla parità fra le monete, stabilita nell’ambito dello SME.
Se una moneta
supera il margine di fluttuazione, si rende necessario l’intervento della banca
centrale del Paese a cui tale moneta appartiene.
La differenza esistente
tra il valore di mercato di un bene dato in pegno e l’importo del credito
accordato.
Il margine di
garanzia serve al finanziatore per cautelarsi contro un’eventuale perdita di
valore del bene dato in pegno.
Espressione che
indica lo scarto esistente tra i tassi di interesse che la banca percepisce
sugli impieghi e quelli che la stessa paga sui depositi.
La percentuale
della massa fiduciaria che le banche devono tenere in forma liquida per fare
fronte alle richieste di rimborso dei depositanti.
È l’ammontare
aggiunto dal commerciante al costo d’acquisto dei beni venduti per coprire i
costi di gestione dell’impresa e per realizzare un profitto.
Rapporto determinato
confrontando il patrimonio netto delle imprese di assicurazione con l’ammontare
annuo dei premi e il costo medio dei sinistri.
La differenza fra
il capitale netto e le immobilizzazioni nette.
Una struttura
patrimoniale finanziaria si suppone squilibrata quando il margine di struttura
assume valore negativo.
Differenza fra la
somma delle liquidità immediate e differite e le passività correnti.
Una struttura
patrimoniale finanziaria si suppone squilibrata quando il margine di tesoreria
assume valore negativo.
La differenza fra
i ricavi netti delle vendite e i costi totali delle merci vendute.
Viene espresso
sia in valore assoluto che in percentuale delle vendite nette.
MARGINE NETTO D’INTERMEDIAZIONE
Il divario tra
gli interessi ricevuti e gli interessi pagati, in rapporto al totale del
bilancio.
La differenza fra
il prezzo di vendita di un prodotto e il costo delle materie impiegate per la
sua produzione.
Il margine
operativo rappresenta il valore aggiunto con il processo di fabbricazione.
MARGINE OPERATIVO LORDO
Rappresenta il
risultato della gestione corrente dell’impresa, prima degli ammortamenti e
accantonamenti vari.
Lettura ottica di
etichette o di documenti sui quali le informazioni sono state riportate sotto
forma di marcature in posizioni prestabilite.
Lettura
elettromagnetica di etichette o di documenti sui quali le informazioni sono
state riportate sotto forma di marcature di apposite areole effettuate con una
matita provvista di mina di grafite ad alta conducibilità elettrica.
Differenza fra il
prezzo di vendita di un prodotto e il costo di produzione o di acquisto
sostenuto dal venditore, normalmente espresso in valore percentuale rispetto al
costo.
Il mark-up è una
tecnica usata particolarmente dai dettaglianti per fissare il prezzo di vendita
delle merci, che si ottiene aggiungendo una percentuale fissa di ricarico al
prezzo di acquisto sostenuto.
Indicatore,
Contrassegno.
Espressione usata
per indicare l’azienda che detiene la maggior quota di mercato in relazione a
un determinato bene o servizio.
Un operatore che,
tramite un circuito telematico, quota in continuazione prezzi sia di acquisto
che di vendita di un determinato titolo, con l’impegno a concludere i relativi
contratti.
L’insieme dei
processi mediante i quali la domanda di beni e servizi viene prevista,
stimolata e soddisfatta con la ideazione, la produzione e la vendita dei
medesimi.
Il marketing
comprende diverse fasi: le ricerche di mercato, la produzione, la
distribuzione, le strategie di vendita, le forme di pubblicità, le indagini sui
prodotti concorrenti.
MARKETING BANCARIO
L’insieme delle
attività che concorrono a sviluppare i servizi bancari e ad ampliare la
clientela.
Rientrano nelle
competenze del marketing bancario: le ricerche di mercato, per acquisire
informazioni sulle quali fondare le decisioni aziendali; la pubblicità, per
creare un’immagine che ispiri fiducia; le azioni promozionali, per acquisire
nuova clientela.
La combinazione
degli strumenti di marketing predisposti da un’impresa per il raggiungimento
degli obiettivi di mercato.
Gli elementi che
costituiscono il marketing mix sono: il prodotto, la confezione, il marchio, il
prezzo, la distribuzione, la pubblicità, le pubbliche relazioni, la promozione.
Azienda orientata
alle vendite di prodotti o di servizi le cui caratteristiche si adattano
tempestivamente alle richieste via via mutevoli dei consumatori.
Piano di marketing.
Documento con il
quale si provvede a pianificare in modo organico l’attività di marketing di
un’azienda in un certo periodo di tempo.
Vedere: Ricerca di
mercato
Produzione di
massa, su larga scala.
Il complesso dei
canali di comunicazione di massa: quotidiani, periodici, radio, televisione,
cinema, affissioni murali, ecc.
I mass-media
vengono usati dalle aziende per informare e per influenzare la pubblica
opinione.
Fondo di riserva
che le casse di risparmio italiane devono accantonare per legge.
La massa di
rispetto deve essere pari ad almeno un decimo dei depositi ricevuti.
L’insieme dei
depositi e dei finanziamenti ricevuti a vario titolo dalle banche.
Unitamente ai
mezzi propri, la massa fiduciaria concorre a formare il totale dei mezzi
amministrati o capitale amministrato.
Insieme delle
attività liquide costituita dalla moneta circolante e dai depositi a vista
presso le banche.
La massa
monetaria si distingue in:
- base monetaria: banconote e monete in circolazione
+ averi delle banche in conto giro presso la banca d’Italia;
- massa monetaria in senso stretto: M1 =
banconote e monete circolanti + depositi a vista del pubblico in banca e in
conto corrente postale; ¬ massa monetaria
in senso largo: M2 = M1 + depositi bancari a termine di residenti;
- massa monetaria: M3 = M2 + depositi a
risparmio.
Nel linguaggio
bancario: vincolo amministrativo posto a carico delle banche, manovrato
periodicamente dal Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, la
cui misura viene variata a seconda delle necessità di restringere o di
allargare la massa dei crediti concessi dalle banche alla propria clientela.
Nel linguaggio assicurativo: la massima somma
di indennizzo che l’assicuratore è tenuto a corrispondere per un determinato
sinistro.
Nel linguaggio
bancario: indica il più elevato fra i saldi Dare registrati nel riassunto
scalare durante il corso di un trimestre solare nell’ambito di un rapporto in
conto corrente intrattenuto dal cliente con una banca.
Il massimo
scoperto rappresenta la base a cui viene commisurata la commissione di massimo
scoperto.
Corso di studi
post-diploma o post-laurea che mira a impartire a coloro che lo frequentano una
preparazione professionale specifica.
Tipicamente i
master riguardano le aree della finanza, del marketing, della revisione dei
bilanci, della gestione del personale, del commercio estero, ecc.
Il master può
durare da un minimo di tre mesi fino a un massimo di due anni; si conclude con
un esame e con il rilascio del diploma.
Vedere: Ricevuta di bordo
Rappresentazione
grafica di un conto utilizzata per visualizzare gli addebitamenti, nella
sezione di sinistra, e gli accreditamenti, nella sezione di destra.
L’insieme dei
conti attivati nell’ambito di un sistema contabile.
Principio di
correlazione.
Principio contabile
secondo il quale i ricavi devono essere correlati con i costi dei fattori
impiegati per ottenere i ricavi stessi.
Ramo della
matematica nell’ambito del quale si applicano i principi della statistica e del
calcolo delle probabilità alle assicurazioni sulla vita.
Qualsiasi
materiale – grezzo, semi lavorato o lavorato – con cui ha inizio il ciclo
produttivo aziendale.
I materiali
complementari alle materie prime che si ritrovano nel prodotto finito.
Materiali
necessari per lo svolgimento del processo produttivo ma che, a differenza delle
materie prime e dei materiali accessori, non sono più rintracciabili nel
prodotto finito.
Principio della
rilevanza dei valori.
Principio che
statuisce che in bilancio debbono essere accolti e palesati tutti i valori la
cui rilevanza sia tale da influenzare le valutazioni e le decisioni.
L’omissione o il
raggruppamento di valori di modesto importo sono ammissibili solo se non
alterano la significatività dei risultati ottenuti.
Indennità
corrisposta dal datore di lavoro per conto dell’ INPS e che sostituisce il
salario delle lavoratrici che debbono astenersi obbligatoriamente dal lavoro
per il periodo stabilito dalla legge quando esse si trovano in stato di
gravidanza o di puerperio.
Tagliando dal
quale viene staccato un assegno all’atto della sua emissione o la ricevuta al
momento del suo rilascio.
La matrice serve
come mezzo di riscontro per annotarvi i dati principali relativi al documento
staccato: la data, l’importo, il nome del beneficiario.
Tabella
contenente un insieme di numeri disposti in successione su linee orizzontali,
denominate righe, e su linee verticali, denominate colonne.
Ogni numero
occupa una posizione particolare, corrispondente al numero della riga e al
numero della colonna al cui incrocio esso si trova, determinata da una
specifica legge matematica che governa la matrice.
Le società ammesse
di recente alla quotazione in borsa e di cui si seguono, spesso con curiosità,
i livelli via via raggiunti dalle quotazioni delle rispettive azioni.
Scadenza, Data di
scadenza di un prestito o di un’obbligazione.
Sigla di Master of Business Administration.
Titolo di studio
in discipline aziendali rilasciato dalle università americane e inglesi dopo un
corso di studio di durata generalmente quadriennale.
‰ Management
by objectives
Simbolo di
megabyte.
Unità di misura
della capacità di memoria degli elaboratori elettronici, equivalente a
1.024.000 bytes.
Sigla di Mercato
Comune Europeo.
Un numero,
determinato secondo apposite regole, il cui valore è compreso tra il minore e
il maggiore dei numeri dati.
Abbreviazione
usata per indicare i mass-media.
Media nell’ambito
della quale ciascuno dei valori viene considerato in proporzione del suo peso,
rappresentato dalla frequenza.
Per calcolare la
media aritmetica ponderata ciascun valore viene prima moltiplicato per il
relativo peso; il totale dei prodotti viene successivamente suddiviso per la
somma dei pesi.
Media di più
valori che si calcola dividendo la somma dei singoli valori per il loro numero.
Media che tende a
minimizzare gli effetti dei valori molto elevati o molto bassi rispetto al
valore medio.
Si calcola
facendo il reciproco della media dei reciproci dei singoli valori.
Il funzionario
che nell’ambito dell’azienda è responsabile degli acquisti dei tempi e degli
spazi pubblicitari.
Successione di
medie di “n” numeri successivi nella quale “n” rimane costante.
La serie viene
aggiornata periodicamente mediante l’aggiunta del numero più recente e la
contemporanea eliminazione del numero più remoto.
La media mobile
viene usata per rendere più regolare l’andamento delle serie temporali.
È la media
aritmetica semplice dei cambi delle valute rilevati in sede di chiusura presso
le borse valori di Milano e Roma.
La media UIC è
determinata giornalmente dall’Ufficio Italiano dei Cambi e viene utilizzata per
le operazioni relative ai conti valutari.
Il valore del
termine che, in una serie di dati ordinati in modo crescente, occupa la
posizione centrale.
In una
distribuzione di frequenza, la mediana è il valore che supera la metà delle
frequenze ed è superato dall’altra metà delle frequenze.
Operatore che
mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza
essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o
di rappresentanza.
Se l’affare è
concluso per effetto del suo intervento, il mediatore ha diritto a percepire la
provvigione da ciascuna delle parti.
Il mediatore ha diritto
anche al rimborso delle spese, che sono a carico della parte per conto della
quale esse sono state sostenute, anche se l’affare non è stato concluso.
I mediatori
professionali sono iscritti in un apposito ruolo, formato e conservato dalle
Camere di commercio.
Compenso dovuto
al mediatore da entrambe le parti che hanno concluso l’affare.
L’insieme dei
mezzi di pagamento – i biglietti di banca e di Stato, gli assegni, le cambiali,
ecc.
– che in un
determinato momento circolano in un dato Paese.
Espressione usata
in campo bancario per indicare un lasso di tempo compreso fra i 18 e i 60 mesi.
Istituto di credito
finanziario costituito nel 1946 su iniziativa della Banca Commerciale Italiana,
del Credito Italiano e del Banco di Roma.
Ha per scopo
l’esercizio del credito a medio termine e fa parte della categoria delle banche
d’affari.
Raccoglie fondi
mediante l’emissione di obbligazioni e di certificati di deposito con vincolo
minimo di 12 mesi e massimo di 60 mesi.
Il capitale
sociale è suddiviso fra gli azionisti pubblici – rappresentati dalle tre Bin –
e gli azionisti privati, nell’ambito dei quali spiccano i maggiori gruppi
industriali e finanziari italiani.
Un patto di
sindacato fra gli “azionisti rilevanti”, pubblici e privati, garantisce la
unitarietà delle decisioni.
Ente di diritto
pubblico con personalità giuridica costituito nel 1942.
Provvede al
finanziamento degli istituti e delle aziende autorizzati all’esercizio del
credito a medio termine.
Raccoglie i
propri mezzi finanziari mediante l’emissione di obbligazioni, buoni fruttiferi
e certificati di deposito.
Istituto a base
regionale per il finanziamento a medio termine a favore delle medie e piccole
imprese operanti nel territorio.
Raccoglie i
propri mezzi finanziari mediante l’emissione di obbligazioni e di certificati
di deposito.
Riunione, Assemblea,
Seduta, Convegno.
Acronimo di
Consorzio Nazionale per il Credito di Miglioramento.
Ente di diritto
pubblico con personalità giuridica creato nel 1928 per concedere mutui
destinati al miglioramento agrario.
Documento usato
nelle comunicazioni interne all’azienda.
È una breve nota,
redatta in termini sintetici, in cui un problema viene fatto presente al
destinatario.
Spesso il memo
contiene un invito rivolto al destinatario affinché egli agisca a proposito del
problema segnalato.
Dispositivo di un
computer nel quale vengono depositate le informazioni costituite da una
sequenza di istruzioni oppure da dati.
La memoria
centrale può essere di tipo ROM – essenzialmente durevole – quando essa
contiene istruzioni connaturate con la macchina, per la effettuazione di alcune
operazioni di base; oppure di tipo RAM – essenzialmente volatile – quando le
istruzioni e i dati in memoria sono destinati ad essere cancellati non appena
sono stati utilizzati dal computer.
Dispositivo di un
computer, costituito da dischi o da nastri, avente lo scopo di registrare e
conservare i dati, da elaborare o già elaborati.
Vedere: Buffer
Tecnica di progettazione
del software mediante la quale è possibile frazionare i programmi di
elaborazione in diversi segmenti. ciò consente di utilizzare detti programmi su
dei computer aventi una memoria centrale di capacità più limitata rispetto a
quella che sarebbe necessaria qualora se non si fosse fatto ricorso al loro
frazionamento.
Vedere: Marketing
Qualunque sistema
organizzato di mezzi che abbia lo scopo di mettere in contatto venditori e
compratori per l’effettuazione di operazioni di scambio.
In passato il
mercato si identificava con un luogo fisico, come le fiere e le borse.
Oggi, con
l’adozione dei moderni mezzi di comunicazione, massimamente con l’uso di
circuiti telematici, l’associazione mercato-luogo ha perso di importanza.
L’insieme delle
contrattazioni relative a un determinato bene: mercato dell’oro, del petrolio,
del pesce, dei valori mobiliari, ecc.
La domanda reale
o potenziale per una data materia prima, o un dato prodotto, un servizio.
Mercato nel quale
i compratori e i venditori si scambiano effettivamente merci, titoli, valute
con consegna immediata.
È noto anche come
mercato spot.
È il mercato nel
quale i compratori e i venditori si scambiano la promessa di acquistare o di
vendere, a un certo prezzo prefissato, merci, titoli o valute da consegnare in
un’epoca futura.
Le negoziazioni
nel mercato a termine possono anche non dare luogo alla consegna materiale dei
beni oggetto delle contrattazioni, bensì avere natura puramente speculativa.
Il complesso
delle contrattazioni che avvengono in borsa, relative ai titoli di Stato, alle
obbligazioni, alle azioni, ai diritti d’opzione, ecc.
Forma di
integrazione economica fra due o più Paesi intesa a realizzare una unione
doganale – eliminazione dei dazi e delle restrizioni sugli scambi fra i Paesi
membri, fissazione di uno standard protettivo comune per le importazioni da
Paesi terzi – e a consentire il libero movimento dei fattori di produzione
all’interno dell’area comunitaria.
Il complesso
delle operazioni sui cambi esteri che determinano i prezzi delle valute, l’una
in termini delle altre.
L’insieme della
domanda e dell’offerta di capitali a breve, medio e lungo termine.
Il mercato dei
capitali si suole dividere in mercato monetario e mercato finanziario.
L’insieme delle
istituzioni il cui compito è quello di emettere o di negoziare titoli
rappresentativi di mezzi finanziari.
Luogo in cui
avviene l’incontro della domanda e dell’offerta di mezzi monetari e finanziari.
L’insieme
dell’offerta di lavoro proveniente dai cittadini disposti a lavorare e della
domanda di lavoro fatta dai datori di lavoro disposti ad assumere personale
dipendente.
Mercato
costituito dalla domanda e dall’offerta di capitali a medio e lungo termine.
L’insieme degli
strumenti, degli organismi e delle tecniche che consentono di trasferire mezzi
finanziari dagli operatori e dai settori che registrano un avanzo finanziario
agli operatori e ai settori che registrano, viceversa, un disavanzo
finanziario.
Luogo in cui
avviene l’incontro fra la domanda e l’offerta di capitali per l’investimento a
medio-lungo termine.
Vedere: Mercato a termine
Mercato in cui
avviene l’incontro fra la domanda e l’offerta di risorse finanziarie sotto
forma di titoli mobiliari: azioni ordinarie e privilegiate, azioni di
risparmio, obbligazioni, certificati immobiliari, ecc..
Complesso delle
negoziazioni di prestiti con scadenza non superiore a 18 mesi.
L’insieme delle
istituzioni finanziarie che operano in titoli e prestiti a breve termine, in
valuta estera e in oro.
Mercato che si
forma spontaneamente quando il mercato libero viene proibito per legge.
Quando il prezzo
massimo di una merce viene fissato con un decreto amministrativo, si sviluppa
una tendenza all’imboscamento della merce, che viene poi venduta sul mercato
nero a prezzi superiori a quelli fissati dalle autorità.
Mercato delle
valute che si svolge al di fuori dell’ordinamento valutario.
L’insieme degli
individui che hanno la possibilità e i mezzi per acquistare un prodotto o un
servizio.
È il mercato nel
quale viene effettuato il collocamento iniziale dei titoli azionari e dei
titoli obbligazionari.
Mercato che si
tiene presso le borse valori e che riguarda le azioni di un gruppo di società
di piccole e medie dimensioni, non quotate nel mercato maggiore.
Si tiene
quotidianamente, prima dell’avvio del mercato ufficiale.
Le contrattazioni
sono effettuate alle grida e i contratti avvengono per contanti.
Il comitato
direttivo degli agenti di cambio redige anche per il mercato ristretto il
listino ufficiale dei prezzi.
In senso
generale: il mercato in cui si negoziano i valori mobiliari dopo il loro
collocamento iniziale sul mercato primario.
In senso
specifico: il mercato finanziario su circuito telematico che opera al di fuori
delle borse valori e nel quale vengono trattati i titoli pubblici da parte dei
primary dealers, dei dealers e dei brokers.
Vedere: Mercato a pronti
Mercato nel quale
si negoziano i valori mobiliari in forma privata e informale.
Il mercato
espresso dalle borse valori.
L’ufficialità di
detto mercato scaturisce dalla sua organizzazione pubblicistica, dal controllo
esercitato dal Ministero del Tesoro e dall’intervento nei contratti degli
agenti di cambio, che sono dei pubblici ufficiali.
Dal punto di
vista giuridico: tutto ciò che può costituire oggetto di contrattazione, dai
beni mobili a quelli immobili, dai beni immateriali ai diritti.
Nella pratica
aziendale: ogni cosa mobile provvista di utilità economica e avente i caratteri
della materialità e della trasferibilità.
Merce la cui
importazione o esportazione non è soggetta a particolari formalità burocratiche
se non a quelle connesse con il controllo doganale.
Merce che può
essere importata o esportata solo dopo avere ottenuto una particolare
autorizzazione rilasciata dal Ministero per il commercio con l’estero.
Merce ammessa
all’importazione o all’esportazione da parte delle sole dogane abilitate, entro
i limiti previsti dai contingenti fissati dal Ministero per il commercio con
l’estero.
MERCE IN CONTO DEPOSITO
Merce che è stata
consegnata ai clienti con la clausola di restituzione in caso di mancata
vendita.
Merce già spedita
al cliente ma per la quale non si è ancora verificato il presupposto del
trasferimento della proprietà della stessa, come per le merci vendute con la
clausola Fob e non ancora caricate a bordo.
Merce di
provenienza estera per la quale sono stati già pagati i diritti doganali
d’importazione.
La merce
nazionalizzata è equiparata a quella prodotta nel territorio nazionale.
In senso lato:
l’attività di programmazione necessaria per potere offrire il prodotto adatto
nel momento giusto, nella quantità giusta e al prezzo giusto.
In senso stretto:
il complesso delle attività di un’azienda dirette a valorizzare, presso la
forza di vendita e presso i venditori, la propria campagna pubblicitaria.
Banca d’affari
che ha come fine la intermediazione di mezzi finanziari per l’industria e il
commercio e la promozione di operazioni di acquisizione e di fusione di
società.
Listino ufficiale
dei prezzi relativo alle merci di vasto mercato pubblicato a cura delle singole
Camere di commercio.
Ogni Camera di
commercio pubblica le mercuriali relative alle merci trattate nella propria
circoscrizione.
Fusione.
Procedura con la
quale in ambito EDP si provvede alla fusione dei dati provenienti da più files.
Fusione di due o
più aziende.
Valutazione del
merito.
Insieme di
tecniche mediante le quali si procede alla valutazione del lavoro svolto dai
dipendenti, delle potenzialità e delle qualità personali di ciascuno di loro,
allo scopo di valutare l’opportunità di accordare incrementi salariali o
promozioni.
Ciclo operativo
di circa 30 giorni, tipico delle borse valori, che ha inizio il giorno
successivo a quello dei riporti di un dato mese borsistico e termina il giorno
dei riporti del mese seguente.
Il mese
borsistico corrisponde, grosso modo, al periodo compreso tra la metà di un dato
mese solare e la metà del mese solare successivo.
Lasso di tempo
costituito invariabilmente da 30 giorni.
Ciascuno dei
dodici mesi di cui è suddiviso l’anno, considerato nella sua effettiva
consistenza in giorni.
Il lasso di tempo
intercorrente tra una qualunque data di un determinato mese e la data
corrispondente nel mese successivo.
Comunicazione
pubblicitaria inviata dall’utente pubblicitario ai potenziali consumatori
attraverso i mezzi pubblicitari.
Con questa
espressione si designano l’oro, l’argento e il platino, che hanno in comune la
caratteristica di non corrodersi con la prolungata esposizione all’aria.
Con questa
espressione si designano l’oro e l’argento, che vengono posti in commercio in
lingotti, in pani, in verghe o in forma di monete.
Le quotazioni
ufficiali dell’oro vengono ovunque indicate in dollari per oncia troy di fino,
mentre le quotazioni dell’argento vengono espresse nella moneta e nella misura
di peso correnti nella borsa presso la quale viene effettuata la quotazione.
Metodo di calcolo
delle quote di ammortamento degli impianti fondato sulla possibilità, offerta
dal legislatore fiscale alle imprese, di fare ricorso all’ammortamento
anticipato.
Insieme delle
regole formali che debbono essere seguite per l’annotazione delle quantità nei
conti di un sistema contabile.
Metodo di studio
che consiste: nel prendere in esame dei casi aziendali concreti; nel procedere
alla loro analisi; nel formulare delle conclusioni e nell’individuare le
decisioni da adottare per la soluzione del problema.
Particolare procedura
di valutazione delle rimanenze di magazzino che consiste nel valutare le
giacenze al costo storico, pur facendone l’inventario ai prezzi correnti di
vendita.
Il metodo del
dettaglio si fonda sulla nozione di “percentuale di costo”, che viene determinata
facendo il rapporto fra il valore di costo e il valore di ricavo.
Tecnica che
consiste nel rappresentare un processo finanziario o economico facendo ricorso
a dei modelli matematici e nel simulare il suo evolversi sotto la spinta delle
variazioni di una o più variabili.
Il complesso dei
criteri seguiti per la liquidazione periodica dei conti correnti e dei calcoli
necessari per determinare il debito o il credito in linea interessi e in linea
capitali.
Metodo contabile
applicato ai conti correnti bancari per il conteggio degli interessi maturati.
Questi vengono
calcolati in funzione dei giorni correnti fra le valute attribuite alle diverse
modifiche subite dal saldo.
Il complesso dei
concetti necessari per la soluzione dei problemi, attraverso l’enunciazione di
un’insieme di regole e di leggi operative.
L’insieme delle
risorse tramite le quali una banca può attuare le operazioni di investimento.
Essi comprendono:
i mezzi propri; i mezzi raccolti presso clienti, attraverso le varie forme di
deposito; i mezzi raccolti presso altri istituti di credito, mediante le
operazioni interbancarie.
Attivi
patrimoniali che permettono all’azienda di far fronte immediatamente agli
impegni finanziari: denaro in cassa, disponibilità presso banche, ecc.
I capitali che
sono stati messi a disposizione dell’azienda attraverso le fonti interne di
finanziamento: gli apporti del titolare o dei soci in conto capitale, la
riserva legale e le riserve di utili.
Sigla di Milano
Indice Borsa, l’indice della Borsa valori di Milano calcolato giornalmente con
base corrente (1° giorno operativo del mese di gennaio di ogni anno) e con base
storica (2 gennaio 1975).
Branca
dell’economia che studia i comportamenti economici degli individui, delle
famiglie, delle imprese e delle comunità di vario tipo.
Circuito
integrato a funzionamento programmabile che costituisce l’organo principale di
un personal computer.
Il
microprocessore esegue le istruzioni contenute nei programmi e coordina il
funzionamento dei diversi componenti del sistema.
Misura lineare di
distanza.
Il miglio
terrestre corrisponde a km 1,609.
Il miglio marino
internazionale corrisponde a km 1,852.
Il reato che
commette colui che, vantando conoscenze presso un pubblico ufficiale oppure
presso un impiegato incaricato di un pubblico servizio riceve, o fa dare, o fa
promettere a sé od ad altri, del denaro, o altre cose utili, come compenso per
la propria opera di mediazione.
Acronimo di
Ministero del Commercio con l’Estero.
Elaboratore di
piccole dimensioni, tecnicamente avanzato, modulare, di costo non elevato e di
discreta potenza usato nelle imprese di piccole e medie dimensioni.
Disco magnetico
flessibile, di ridotte dimensioni, usato in ambiente EDP per la distribuzione
dei programmi e per la archiviazione di quantità limitate di dati.
La quotazione più
bassa raggiunta dai corsi di borsa in un determinato periodo di tempo: una
seduta, un mese, un anno, ecc.
Il punto più
basso segnato dalla curva di un grafico che descrive un ciclo finanziario o
commerciale.
Il trattamento
retributivo minimo fissato nelle tabelle dei contratti collettivi di lavoro che
spetta a ciascun lavoratore secondo la sua posizione nell’inquadramento
professionale e le mansione svolte.
Ministero che
sovraintende a tutte le operazioni di carattere commerciale e finanziario con
l’estero; conclude accordi e trattati commerciali; disciplina le importazioni e
le esportazioni di merci, capitali, merci e servizi.
Il gruppo di
persone con diritto al voto il cui numero di azioni o quote possedute risulta
insufficiente per formare il quorum deliberativo.
Componente
negativo di reddito rappresentato dal minor valore realizzato, rispetto ai
valori contabili, nel momento della eliminazione, sostituzione o vendita di
beni strumentali.
Vedere: Management
Information System
Mescolanza di
merci affini, o di merci della stessa specie ma di qualità diversa, per
ottenere un prodotto con caratteristiche merceologiche più adatte al
soddisfacimento dei desideri del consumatore.
Insieme,
Combinazione di prodotti, Combinazione di fattori, Combinazione di media.
Attitudine dei
lavoratori dipendenti a spostarsi da un’impresa all’altra, o da un settore
produttivo all’altro, sotto lo stimolo di una maggiore retribuzione o di altri
incentivi.
Modulo per mezzo
del quale i sostituti di imposta che hanno corrisposto somme o valori
assoggettati a ritenuta devono dichiarare: le generalità dei percettori;
l’ammontare delle somme assoggettate a ritenuta; l’ammontare delle ritenute
effettuate.
Modulo utilizzato
dai datori di lavoro per eseguire la denuncia riepilogativa mensile all’Inps
delle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, dei contributi sociali dovuti,
delle prestazioni erogate ai dipendenti per conto dell’Inps: assegni familiari,
indennità di malattia, indennità di maternità, ecc.
Il valore che
compare il maggiore numero di volte nell’ambito di una distribuzione
statistica.
Rappresentazione
sintetica di fenomeni reali complessi mediante l’individuazione delle relazioni
che intercorrono fra le grandezze fondamentali del particolare fenomeno
esaminato.
Struttura
organizzativa nell’ambito della quale ogni unità svolge una funzione
specializzata.
In questo
contesto ogni unità provvede ad emanare le direttive di propria competenza a
tutte le altre unità dell’impresa.
Apparecchiatura
che consente il trasferimento dei dati fra due computer, per mezzo di una linea
telefonica.
Il modem
collegato al computer trasmittente trasforma i dati in segnali acustici, che
vengono avviati sulla linea telefonica.
Il modem del computer
ricevente provvede a riconvertire i segnali acustici in dati, immettendoli nel
computer stesso.
Caratteristica
posseduta dai moderni computer, che possono accrescere la loro potenza e la
loro capacità operativa mediante l’aggiunta (o la sostituzione) di parti del
sistema, denominate “moduli”.
Unità funzionale
avente caratteristiche proprie, in grado di integrarsi con altre unità
complementari per realizzare un sistema.
Documento
cartaceo recante delle formule a stampa, da completare a cura
dell’utilizzatore.
Meccanismo
attraverso il quale la variazione di una grandezza economica produce in
un’altra una variazione di entità superiore.
Coefficiente di
moltiplicazione che viene commisurato ai depositi bancari per determinare il
volume della moneta offerta.
Il valore del
moltiplicatore dei depositi dipende dal saggio della riserva obbligatoria ed è
uguale al suo reciproco.
Bene che viene
comunemente accettato da tutti come contropartita negli scambi e come mezzo di
pagamento delle obbligazioni.
La moneta funge
da intermediario generale degli scambi e misura il valore dei beni economici.
L’insieme dei
mezzi depositati nei conti correnti presso le banche ordinarie, che funziona
come moneta in quanto gli assegni tratti su questi conti correnti vengono
normalmente accettati come mezzi di pagamento nei rapporti commerciali.
Si contrappone al
concetto di moneta legale (banconote e monete metalliche), che viene utilizzata
per le piccole spese quotidiane.
L’insieme dei
mezzi di pagamento creati dalle banche e usati negli scambi: assegni circolari,
assegni bancari, ecc.
Espressione usata
per indicare quei capitali a breve termine che si spostano rapidamente da un
Paese all’altro per trarre vantaggio dai tassi più favorevoli offerti dai
locali mercati monetari.
L’unità di conto
avente corso legale nel Paese in cui l’azienda ha sede, con la quale si
esprimono le scritture contabili e si misura il reddito d’impresa.
Moneta di piccolo
taglio usata per i pagamenti spiccioli, coniata in metallo non pregiato.
Forma di moneta
costituita dai depositi in conto corrente presso le banche ordinarie e
suscettibili di trasferimento mediante assegni o ordini di bonifico.
Espressione con
la quale si indica la valuta che presenta una buona quotazione e manifesta un
elevato grado di stabilità nei confronti delle altre valute.
La moneta che per
legge deve essere accettata da tutti i cittadini del Paese come mezzo di
pagamento.
Moneta coniata in
metallo e avente, di conseguenza, un valore intrinseco, caratteristico della
moneta-merce.
La specie
monetaria con la quale si svolgono gli scambi internazionali.
Averi in banca
che possono essere convertiti immediatamente in moneta legale o disponibili per
trasferirne la titolarità.
La moneta
elettronica, particolarmente quella rappresentata dalle carte di credito
provviste di memoria su microprocessore.
Operazione che ha
per oggetto la vendita di titoli acquistati in precedenza, allo scopo di
consolidare l’eventuale utile conseguito.
Unità video.
Unità di un
computer provvista di cinescopio, usata per la visualizzazione dei dati.
Sistema di
controllo e di supervisione continua dell’andamento di un processo.
Forma di mercato
in cui l’offerta di un bene o di un servizio proviene da un solo operatore
economico.
Forma di mercato
in cui, relativamente ad un determinato bene, opera un solo compratore.
Quest’ultimo può
avere di fronte un solo venditore, oppure una pluralità di venditori in
concorrenza fra di loro.
La somma del
capitale con gli interessi da esso prodotti in un determinato periodo di tempo.
L’insieme dei
salari e dei contributi sociali versati dai datori di lavoro.
Società
costituita con la partecipazione della Banca d’Italia, dell’ABI, degli istituti
centrali di categoria, delle principali banche e dell’Associazione degli agenti
di cambio.
Lo scopo del
Monte Titoli è quello di custodire e amministrare in modo accentrato i valori
mobiliari al fine di ridurre i rischi e gli oneri connessi alla manipolazione
fisica dei certificati, consentendo il trasferimento dei titoli fra gli
aderenti al sistema mediante delle semplici scritture contabili.
Istituti di
credito sorti originariamente per porre un freno al fenomeno dell’usura.
La loro funzione
primaria è quella di accordare, a miti condizioni, anticipazioni su pegno di
oggetti riscattabili entro un determinato lasso di tempo.
Ritardo da parte
del debitore nell’adempimento di una obbligazione.
Penalità dovuta
dal moroso.
Sospensione
temporanea della scadenza delle obbligazioni, specie in denaro.
Colui che non
adempie alle proprie obbligazioni alla scadenza stabilita.
Rassegna di
prodotti organizzata allo scopo di agevolare i contatti fra gli operatori
economici e di diffondere la conoscenza delle merci fra il pubblico.
Topo.
Strumento di
puntamento di cui sono provvisti alcuni personal computer; serve per muovere il
cursore che compare sul video.
Voce della
bilancia dei pagamenti che accoglie i prestiti e gli investimenti italiani
all’estero, i prestiti e gli investimenti stranieri in Italia e l’estinzione di
tali operazioni.
Le mutazioni
nette patrimoniali connesse alle rendite e proventi e alle spese ed oneri
rilevate nelle aziende di erogazione.
Le variazioni del
patrimonio connesse ad entrate ed uscite di denaro o al sorgere di debiti e
crediti in denaro rilevate nelle aziende di erogazione.
Le mutazioni
subite dagli elementi del patrimonio delle aziende di erogazione.
La differenza fra
i movimenti patrimoniali di segno opposto produce l’avanzo o il disavanzo
patrimoniale.
Il succedersi
degli addebitamenti e accreditamenti di un conto corrente bancario.
Società che opera
in più Paesi del mondo (almeno 6) attraverso stabili organizzazioni locali,
anche se formalmente indipendenti.
Confezione
multipla. combinazione di due o più prodotti, solitamente venduti
separatamente, che vengono offerti ai consumatori ad un prezzo inferiore
rispetto a quello risultante dalla somma dei prezzi dei singoli prodotti.
Tecnica di
programmazione che consente a più programmi indipendenti di usare contemporaneamente
un unico elaboratore, attraverso la partizione della sua memoria centrale.
Forma di
proprietà che ha per oggetto immobili destinati ad essere utilizzati per
periodi di vacanze.
La caratteristica
di questa forma di proprietà è la presenza di una pluralità di proprietari che
hanno diritto di usare a turno, nell’arco dell’anno, l’immobile da essi
acquistato.
L’assunzione da
parte di un Comune dello svolgimento di un determinato servizio pubblico, da
svolgere nell’interesse della comunità e non per scopo di lucro.
Le variazioni
nell’entità di qualche elemento del patrimonio derivanti da acquisizione,
cessione, rivalutazione o svalutazione di qualche elemento patrimoniale.
Società di mutua
assicurazione aventi un proprio patrimonio e nelle quali la qualità di socio si
può acquisire solamente assicurandosi presso la società stessa.
Operazione di prestito a medio-lungo termine caratterizzata dal rimborso graduale del capitale, secondo un piano di ammortamento finanziario.