MIDI SONGS N. 57
di Pier Calderan
A breve distanza dal nostro recente incontro con la workstation iS40 (vedi Midi Songs n. 55), eccoci a parlare della nuova ammiraglia di casa Korg che, oltre a fornire un rinnovato parco di suoni e un esaltante ambiente per la fabbricazione di styles e di songs, implementa il display Touch View, un comodo sistema per navigare all'interno del sistema in punta di dito.
La già ricca famiglia di tastiere Interactive di Korg si ingrandisce e oggi può ospitare un membro di grande prestigio. La nuova workstation i30 può ritenersi a tutti gli effetti l'erede di quella i3 che, circa un lustro fa, ha dato origine a una serie infinita di librerie di stili e arrangiamenti. Caratteristica principale della i30, infatti, è quella di poter creare ed editare User Style attraverso una nuova interfaccia grafica e varie migliorie che andiamo oggi ad esplorare. Per ovvi motivi è stata mantenuta una certa compatibilità verso il basso e quindi i possessori di librerie ritmiche Korg possono ancora sfruttare il loro parco di stili ed aggiornarli nella i30 con arrangiamenti e soprattutto suoni che ora pullulano in gran quantità nella memoria ROM.
Altra novità della i30 è il grande display grafico retroilluminato Touch View che permette di entrare nelle pagine di menu, di selezionare strumenti, stili, song e parametri con la semplice pressione di un dito sulla sua superficie. Come al solito, andiamo ad esplorare i tasti e i vari controlli che affollano pannello della i30 e tutte le funzioni ad essi correlate.
Il pannello
Cominciamo dalla sinistra del pannello frontale della i30 e osserviamo che, oltre allo slider per il Master Volume, cè una serie di 9 slider che servono a regolare il volume delle tracce quando ci si trova negli ambienti Arrangement Play, Backing Sequence e Edit Style. Le tracce controllate sono: Main Keyboard, Sub Keyboard, Lower Keyboard, Accompaniment 1-2-3, Bass, Drums e Percussion. Subito sotto questi slider ci sono 9 tasti Play/Mute che, in ambiente Arrangement Play e Backing Sequence, servono a mettere in Mute le suddette tracce. A destra della sezione Output Mixer ci sono gli otto tasti per entrare nei vari ambienti di lavoro: Arrangement Play, Backing Sequence, Song, Song Play, Program, Edit Style, Global e Disk.
Sulla destra del display troviamo i tasti Menu, Exit, il dial di Tempo/Value, i tasti Compare, Reset, Tap Tempo e i tasti + (più) e - (meno). Sulla parte più a destra del pannello c'è la sezione Arrangement Play con due file di 8 tasti per la selezione degli arrangiamenti/stili e i tasti per sceglierli dai banchi A, B, C, D e la sezione Program, anch'essa con due file di 8 tasti per la selezione degli strumenti e i tasti per la loro selezione dai banchi A, B, C, D, E, F, G e R (Drum).
Lungo tutto il pannello, in prossimità della tastiera, sono disposti tutti i controlli in tempo reale dell'Arrangement Play, Song, Backing Sequence e Program, ovvero: Chord Memory, Chord Sound, Bass Inversion, Ensemble, Tempo Lock, Keyboard Lock, Full Keyboard Play, Keyboard Set, Variation 1/2/3/4, Fill 1/2, Intro/Ending 1/2, Start/Stop, Rec/Write, Fade In/Out, Synchro Start/Stop, Ritardando, Accelerando, Transpose b e #, Octave Down e Octave Up.
A questo punto non ci resta che entrare nei vari ambienti di lavoro ed analizzare le nuove implementazioni dei menu i30.
Arrangement Play
Dopo aver preso confidenza con i comandi del pannello frontale, bisogna fare la mano (è proprio il caso di dirlo) con il display Touch View. Per chi è abituato a manovare tutto con i tasti e a limitarsi a guardare quel che succede sul display, il fatto di poter cambiare praticamente tutto, pigiando sulla superficie del display, può essere motivo di preoccupazione non preoccupatevi che non si rompe! Il materiale che ricopre la superficie sensibile dei cristalli liquidi è stato studiato per offrire una certa resistenza alla pressione normale di un dito e non agisce per niente se viene solamente "sfiorato". In altre parole, evitate solamente di usare cacciaviti, grimaldelli o pugni. La selezione degli Arrangement avviene, come da tradizione Korg, attraverso la numerazione ottale, per cui gli 8 tasti superiori della sezione Arrangement Play servono ad immettere la prima cifra e gli 8 tasti inferiori la seconda cifra dellarrangiamento. I quattro tasti A, B, C e D servono a selezionare il banco, per cui si hanno 128 arrangiamenti Preset (vedi tabella) nei banchi A e B e 128 arrangiamenti User nei banchi C e D (la figura 1 mostra come appare il display dellArrangement).
Allo stesso modo è possibile anche scegliere lo Style dai banchi Preset A e B (vedi tabella) e dai banchi User C e D, premendo il tasto Style. Toccando il display sul nome dell'Arrangement appare una videata di icone (figura 2) che identificano diversi stili musicali, suddivisi per categoria. Pigiando l'indice su un'icona, si apre il menu ad essa collegato (figura 3) e si può scegliere l'Arrangement desiderato.
Korg ha da sempre contraddistinto Style e Arrangement in questo modo: lo Style contiene il materiale "solido", cioè le note che compongono i Pattern di batteria, basso e accompagnamenti, mentre lArrangement contiene tutte le informazioni relative agli strumenti scelti per le tracce, i volumi, gli effetti e altri parametri. In questo modo, è possibile creare infiniti Arrangement usando uno stesso Style di base. La compatibilità verso il basso è stata mantenuta solo per gli styles e quindi, se cercate di caricare un Arrangement fatto dalla i3 (compatibile i1, i2, i4, i5 e iX300), la i30 vi segnalerà un errore nel caricamento. Questo fatto potrà essere abbastanza criticabile, ma si giustifica con levoluzione tecnologica della nuova serie Interactive Korg che ora permette di personalizzare anche i vecchi style con una folta serie di parametri in più e soprattutto con suoni che al tempo della i3 non esistevano.
Pigiando sul tasto Menu, sul display vengono visualizzati 7 menu a "toccamento" (figura 4) che aprono pagine altrettanto "toccabili":
1- Home: si torna a casa, cioè alla pagina iniziale di Arrangement Play.
2- Mixer (figura 5): da questa pagina è possibile cambiare gli strumenti delle parti dellArrangement relative a Keyboard e Accompaniment, impostare i volumi, panpot e lOutput di Keyboard e Accompaniment.
3- Keyboard Effect: da qui è possibile impostare la mandata degli effetti per le varie regioni della tastiera (Main, Sub, Lower, Keyboard Bass, Harmony). Il DSP della i30 offre un doppio sistema a 47 effetti (vedi tabella) da disporre in modo Serial, Parallel 1/2/3 la cui configurazione viene visualizzata in base al Program scelto.
4- Accompaniment Effect (figura 6): allo stesso modo, si possono impostare gli effetti per la sezione di accompagnamento (Drums, Percussion, Bass, Acc 1/2/3). Il Placement degli effetti può essere Serial, Parallel 1/2/3 e Serial Sub/Parallel Sub. Si possono editare direttamente gli effetti in tutti i loro parametri.
5- Drums (figura 7): per ogni Arrangement la i30 è in grado di suonare 4 variazioni di batteria e il tipo di cassa/rullante (Kick & Snare Designation). Una vera novità per personalizzare larrangiamento della batteria in base alla Variation scelta.
6- General Setting (figura 8): la i30 permette di applicare un effetto Ensemble (Duet, Close, Open 1/2, Octave, Power Ens., Fourths, Block, Brass Ens., Reed Ens.) alla parte suonata dall'Upper Keyboard e da questa pagina è possibile sceglierne il tipo. Si possono anche scegliere le finestre dinamiche per la Keyboard (Velocity Window Top, Velocity Window Bottom), impostare i modi di Synchro Backing (Play e Mute delle tracce di Drum, Perc., Bass e Acc 1/2/3 vengono invertiti suonando un accordo dalla tastiera), impostare il Wrap Around (il modo in cui gli accordi vengono "aggiustati" attorno alla fondamentale), impostare come i Fill vengono concatenati (Off, 1-4, 1<>2, 3<>4, Up, Down) per passare automaticamente da una Variation all'altra e, infine, si può scegliere il tipo di scala usata (Equal Temperament 1/2, Pure Major, Pure Minor, Arabic, Pythagorean, Werkmeister, Kirnberger, Slendro, Pelog o User Scale da 1 a 32).
7- Global (figura 9): in questo menu i settaggi globali prevedono alcune opzioni per Chord Sound (Synchronize with Start/Stop cioè se il suono dello split a sinistra deve continuare o fermarsi con lo Start/Stop dell'Arrangement) e se l'Harmony deve essere di tipo Auto o Actual. Una funzione sicuramente nuova e interessante è invece legata ai parametri di Velocity Control: oltre a poter impostare la dinamica dell'accompagnamento automatico in base alla pressione sulla tastiera, c'è la possibilità di introdurre un Fill 1 o un Fill 2 oppure un Break premendo con forza sulla tastiera. In pratica, se state eseguendo un brano che vi impegna entrambe le mani, potete suonare con più forza con la mano sinistra e introdurre così un fill o una misura di Break. Sempre nella pagina Global si trova anche il menu Midi Channel in cui è possibile assegnare liberamente i canali Midi dell'Arrangement per ogni parte e anche il canale Midi per l'Arrangement Change, per un eventuale controllo via Midi.
In tutti i menu è possibile toccare il display a destra in prossimità della freccia per far scendere un menu a tendina con ulteriori opzioni toccabili. A seconda del menu scelto, è possibile scegliere l'opzione Write Arrangement per salvare l'Arrangement in memoria oppure scegliere l'opzione Write Keyboard Set per salvare il settaggio operato in memoria di pannello. Una volta impostato per l'Arrangement i parametri di volume, pan, effetti, strumenti, ecc. relativi ai suoi Main, Lower, Drum, Percussion, Bass, ecc. è possibile salvare il tutto in una delle 64 aree Keyboard Set da richiamare poi pigiando il tasto omonimo e immettendo il numero dai tasti Program.
Song
Pigiando su questo tasto si entra nel sequencer a 16 tracce dove è possibile registrare e/o editare fino a 10 song (figura 10). Anche in questo ambiente di lavoro il tasto menu apre una serie di sei icone toccabili:
1- Program & Mix: è la videata principale in cui si possono scegliere lo strumento da assegnare ad ogni traccia, il Play/Mute, i volumi e i panpot delle tracce. Nel sottomenu Prefernces si impostano le preferenze di registrazione che possono essere Overwrite, Overdub, Manual Punch In, Auto Punch In e Loop. É possibile scegliere anche l'opzione di registrare in Solo.
2 - Track Setting: toccando qui si entra nel menu per impostare il Detune, il Transpose e il Pitch Bend Range di ogni Traccia. Nel sottomenu Midi Channel è possibile assegnare liberamente il canale Midi ad ogni e l'output Internal e/o External della traccia, ovvero se la traccia deve suonare il modulo sonoro interno o se deve trasmettere il suo contenuto via Midi o entrambe le situazioni.
3 - Window: questo è il menu per stabilire per ogni traccia la finestra orizzontale (Top Key e Bottom Key) e la finestra verticale (Top Velocity e Bottom Velocity), ovvero i due punti di split orizzontale e la risposta dinamica.
4- Edit: una vasta serie opzioni è disponibile qui toccando la freccia e facendo scendere il menu a tendina. Senza nei particolari, elenchiamo le numerose funzioni di edit di questa pagina: Step Recording, Event Edit, Erase Track, Bounce Track, Copy Track, Delete Measure, Erase Measure, Copy Measure, Insert Measure, Quantize, Shift Note, Key Transpose, Modify Velocity, Modify Gate Time, Modify Control Data e Put/Copy Pattern.
5- Effect: la pagina dedicata agli effetti propone il posizionamento (Placement) come già detto relativamente alla sezione Arrangement Play, la scelta di quali e quanti effetti applicare alla song e l'editing sofisticato di ogni singolo effetto.
6- Pattern (figura 11): la tradizionale registrazione delle song a pattern implementata nella i3, ma anche nei sequencer della serie T e 01, è stata mantenuta anche nella i30 con notevoli miglioramenti e con una visualizzazione da sogno. I menu a disposizione permettono di effettuare funzioni per la registrazione in Loop (Step Recording) e poi di effettuare Event Edit, Erase Pattern, Get From Track (prendere da una traccia di una song un pattern), Bounce Pattern e Copy Pattern. La funzione Memory Status permette in ogni momento di venire informati sempre di quanta memoria si dispone.
Song Play
Come è possibile caricare un midifile nella memoria del sequencer per eventuali modifiche o sovraregistrazioni è anche possibile eseguire un midifile direttamente da floppy. Il tasto menu mette a disposizione i quattro menu seguenti, per il più esaltante edit in tempo reale:
1- Program & Mix: come per l'ambiente Song, qui è possibile cambiare in realtime il Play/Mute delle 16 tracce del midifile, gli strumenti, i volumi e i panpot
2- Track Status: da qui è possibile stabilire se le tracce del midifile devono essere mandate al modulo sonoro interno della i30 e/o all'esterno
3- Effect: è possibili stabilire il Placement degli effetti, quali e quanti effetti assegnare al midifile in esecuzione e perfino editare gli effetti nei loro parametri.
4- Select Directory: serve a scegliere la directory dalla quale eseguire i midifile. Funzione molto utile se si possiede una i30 nella versione con hard disk
La funzione Juke Box permette di creare una scaletta di brani da eseguire e può essere salvata su floppy e successivamente caricata. Nel menu a discesa, la funzione di Next Song permette di concatenare le song del floppy (Chain To Next File) e di impostare l'Auto Start del midifile successivo. Sempre nel menu a discesa c'è anche la funzione Metronome Setting che, nel caso si dovesse mandare un click in cuffia al batterista, si può impostare su On, decidere il volume e l'uscita audio Left, Right, Left + Right, C, D, C+ D e All.
Backing Sequence
Come in tutti i modelli interactive, anche nella i30 non potevano mancare le Backing Sequence. Ne abbiamo parlato in diverse occasioni e ci sembra quindi superfluo trattare in profondità questo argomento. Diciamo solo, per chi non ha mai messo le mani su una tastiera Korg interactive, che le Backing Sequence possono essere considerate come "sequence di accompagnamento" con cui è possibile registrare velocemente delle semplici basi sfruttando gli arrangiamenti e i suoni diretti della tastiera, fino ad arrivare a costruire complesse song vere e proprie registrando anche nelle cinque Extra Tracks. É anche possibile registrare solo gli eventi di controllo (Fill, Intro, Ending e Variation) o solo un giro di accordi e cambiare gli arrangiamenti o gli style a piacere. Insomma, le Backing Sequence sono uno dei tanti modi per creare musica in modo semplice e intuitivo. I menu a disposizione sono 6:
1- Arrange Track: è la pagina principale in cui si può selezionare una delle 10 Backing Sequence da registrare o riprodurre, si sceglie lo style o l'Arrangement da usare, gli strumenti da usare per Main, Sub e Lower Keyboard e si imposta l'attività (Activity Play/Mute/Rec) della Keyboard, del Control e del Chord. Come già detto, si può registrare, per esempio con un arrangiamento Country Ballad e uno style di Rhythm&Blues una serie di Variation, di Fill su un giro di accordi oppure tutta una song, dall'inizio all'inizio alla fine.
2- Extra Keyboard Tracks: ci sono 5 tracce extra in cui è possibile registrare materiale sonoro oltre gli eventi dell'Arrangement e della Keyboard. Sono disponibili le funzioni di scelta dello strumento, l'impostazione di volumi, pan, Detune, Transpose, Pitch Bend Range, Midi Channel e Mute/Play di ogni traccia
3- Window: similmente alla all'ambiente Song, anche qui è possibile stabilire la finestra orizzontale e quella verticale per ognuna delle cinque tracce
4- Keyboard Effect: è possibile stabilire la mandata effetti di ogni sezione della Keyboard
5- Arrange Info: è possibile leggere un quadro riassuntivo degli strumenti e dell'Arrangement usati per la Backing Sequence
6- Edit: in pratica, tutte le funzioni edit disponibii per l'ambiente song sono disponibili anche per le Backing Sequence
Altre funzioni di edit grossolano sono presenti nel menu a discesa: Rename, Copy, Erase e Next Backing Sequence. Anche qui è possibile conoscere lo stato della memoria con la funzione Memory Status e impostare il Metronome Setting.
Program
La sintesi AI2 ha portato fortuna a Korg e nella i30 ha dato origine a ben 18MB di waveform immagazzinate nella ROM e suddivise in 352 Program, così come Korg li chiama da sempre. Gli strumenti accessibili sempre dai tasti Program o dal display (figura 12) sono suddivisi in due banchi General Midi compatibili (A e B) e in ulteriori 5 banchi Preset (C, D, E, F e G). Il banco riservato ai set di batteria è identificato dalla lettera R. Come è tradizione di Korg, l'editing dei Program prevede numerosissime pagine ed nella i30, grazie al suo bellissimo display, è perfino divertente. Pigiando il tasto menu appaiono ben 7 icone, tutte da toccare:
1- Performance Edit (figura 13): è la pagina principale da cui, grazie ad alcune esemplificazioni grafiche, è possibile modificare alcuni parametri generali del Program: Vibrato, Cutoff, VDF EG Intensity (profondità del generatore di inviluppo), Attack, Release, Level, Velocity e Effect Dry/Wet Balance Dinamic Modulation (bilanciamento dell'effetto e modulazione dinamica)
2- Oscillator: in questa pagina è possibile scegliere quanti oscillatori impiegare per il Program, scegliere una delle 522 forme d'onda per oscillatore (Multisample), il livello e il pan dell'oscillatore, il Basic Pitch e l'assegnazione del Pitch Bend al Joystick e/o all'Aftertouch e se deve essere Mono o di tipo Hold (tenuto)
3- Pitch (figura 14): da qui si sceglie il tipo di LFO che agisce sul Pitch degli oscillatori e vari altri parametri (Intensity, Frequency, Delay, Fade In, Keyboard Tracking, Key Sync). Nei sotto menu si possono modificare i parametri relativi ai controller dell'LFO (Joystick, Aftertouch e Frequency Joystick + Aftertouch)
4- VDF: in questo menu si controlla il Variable Digital Filter, ovvero tutti i parametri relativi alla frequenza (Attack, Sustain, Slope, Release e loro livelli), dell'LFO (figura 15) e relativi controlli di modulazione (Joystick, Aftertouch, ecc.)
5- VDA: in questo menu si controlla il Variable Digital Amplifier, ovvero tutti i parametri relativi all'amplificatore (Attack, Sustain, Slope, Release e loro livelli), dell'LFO e relativi controlli di modulazione (Joystick, Aftertouch, ecc.)
6- Drum Kit: se si sceglie un drum kit da editare, questa pagina offre il più completo tool per la personalizzazione del set ritmico. Si possono impostare per ogni nota del drum kit uno dei 405 drum sample, il Transpose, il Detune , il livello, il Decay Time, il panpot, la mandata agli effetti e l'Exclusive Group.
Una volta editato un Program è possibile dargli un nome e salvarlo in una delle 136 aree User, mentre gli User Drum Kit a disposizione sono 8.
Edit Style
In questo ambiente si possono lavorare gli style già esistenti in ROM o caricati da floppy oppure crearne di nuovi. Le tracce a disposizione per registrare uno style sono sempre 6 come da standard Korg serie i (Drum, Percussion, Bass, Accompaniment 1, 2 e 3). Le funzioni per la registrazione sono tutte evidenziate nella pagina principale: basta scegliere il pattern, la traccia, premere sul tasto Rec e suonare sulla tastiera. I menu a disposizione sono 6 e visualizzano le seguenti pagine:
1- REC: è la pagina principale. Da qui si possono scegliere la traccia da registrare, il pattern (chiamato Element), la Chord Variation (CV1, 2, 3, 4, 5 o 6), la lunghezza in misure, la tonalità, la risoluzione, la divisione, il tempo metronomico, il Program, il volume e il panpot
2- Style Parameter: da qui si impostano i parametri di Wrap Around, Tension Available e Note Retrigger
3- Chord Variation Table: la pagina di assegnazione delle Chord Variation ai vari tipi di accordo
4- Pattern: ogni style può contenere fino a 100 pattern e da questa pagina si possono inserire, cancellare, copiare, ecc.
5- Edit: si può editare lo style in questa pagina applicando funzioni tipo Event Edit, Erase Track, Copy Track, Delete Measure, Erase Measure, Quantize, Shift Note, Key Transpose, Modify Velocity, Get Track From Song e Put/Copy Pattern
6- Test: una pagina per provare se il lavoro svolto è OK
Dalla pagina principale è anche possibile accedere a ulteriori facilities del menu a discesa:
- Get Style: per prendere uno style dalla memoria
- Get Drums Part: per prendere la parte di batteria e metterla in un pattern
- Get Perc Part: per prendere la parte di percussioni e metterla in un pattern
- Get Bass Part: per prendere la parte di basso e metterla in un pattern
- Get Acc 1/2/3: per prendere la parte di accompagnamento 1/2 o 3 e metterla in un pattern
- Get Style Element: per prendere un elemento (Variation 1, 2, 3, Fill, ecc.) e metterlo in un elemento
- Initialize Style: per azzerare uno style
- Erase User Style: per cancellarlo dalla memoria
- Memory Status: per conoscere quanta memoria si ha ancora a disposizione
- Metronome Setting: il solito menu per le impostazioni del metronomo
Una volta registrato o modificato uno User Style è possibile battezzarlo e scriverlo in una delle 48 aree a disposizione dell'utente.
Global
Tutte le impostazioni globali della i30 sono contenute nelle 6 pagine toccabili:
1- Basic Setup: da qui si regolano il Master Tune, il Traspose Position (Post Keyboard, Pre-Oscillator, Pre-Oscillator & Midi Out) e la Response Curve (Velocity e Aftertouch
2- Scale: qui ci sono tutti i tipi di scala che si possono usare in Arrangement Play e Backing Sequence (Equal Temperament 1/2, Pure Major, Pure Minor, Arabic, Pythagorean, Werkmeister, Kirnberger, Slendro, Pelog o User Scale da 1 a 32), le scale speciali che si possono usare nei modi Song, Song Play, Program ed edit Style (Equal Temperament 1/2, Pure Major, Pure Minor, Arabic, Pythagorean, Werkmeister, Kirnberger, Slendro, Pelog o User Scale da 1 a 32) e il menu per costruire una delle 32 User Scale
3- Filter, Midi: in questa pagina si possono impostare i filtri per alcuni messaggi Midi (Enable Program Change, Enable Bank Select, Enable Control Change, Enable Aftertouch, Enable System Exclusive, Discard Korg GM Module Compatibility), il canale Midi Global e il Local On/Off. Da qui è anche possibile effettuare il Dump Midi di tutto il contenuto della memoria (Dump Set) o di parte di essa (Dump Arrangements, Arrangement Global, Keyboard Set, Programs, Global Setting, Styles, Backing Sequences, Songs) come anche di riceverlo (Receive Dumped Data)
4- Clock, Host, Damper: da qui è possibile impostare il clock Internal, External To Hots oppure External Midi In. Si può scegliere la velocità di trasmissione della porta Host (38.4 kBaud, 31,25 Kbaud) e la polarità del pedale di Damper
5- Rit e Accel.: in relazione ai tasti premuti dal pannello frontale, è possibile impostare i valori di misure e divisione per il Ritardando e l'Accelerando
6- Assign: questo è il menu per l'assegnazione di vari controlli ai due footswitch, ai due switch posti sopra il joystick e alla pedaliera opzionale EC5. I controlli sono molti e noi ne elenchiamo solo alcuni: Intro 1/2, Break, Arrange Style Down/Up, Program Down/Up, Drums Play/Mute, FX1/2 On/Offecc.
Dal menu a discesa della pagina principale di Global è possibile anche scrivere il Global Setting in memoria, eseguire una Joystick Calibration o una Touch Panel Calibration, nel caso di qualche malfunzionamento.
Disk
Ultimo, ma non meno importante, questo ambiente permette la comunicazione di dati fisici con l'esterno, ovvero con il nostro benamato floppy. Le operazioni sono semplici e, diciamolo, sono sempre le stesse di sempre. A parte le funzioni di caricamento e di salvataggio dei file Korg e dei midifile, ci sono alcune funzioni che possono aiutare meglio il lavoro di lettura e di archiviazione. Ad esempio, molto utile è la funzione Hide XXX Files che serve a nascondere alcuni tipi di file che non servono al vostro lavoro o che volete vedere elencati nella directory. Le opzioni di scelta possibili sono Unknown (file sconosciuti) e quelli con estensione EXL, SET e MID. Due altre utility che fanno comodo sono Available Bytes, per sapere quanto spazio disponibile c'è ancora nel floppy, e Create Directory, per creare anche sul floppy delle directory, permettendo così di organizzare meglio i propri lavori. Infatti, fra le cose toccabili nella finestra principale di Disk, c'è anche la funzione Open, che serve per aprire eventuali directory presenti nel floppy.
Negli altri due menu dell'ambiente Disk, ci sono le funzioni Midi Data Filer, per ricevere dati Midi e scriverli direttamente su floppy, e Format per formattare i floppy, cancellandone completamente il contenuto.
Conclusioni
Erede della vecchia buona i3, Korg i30 fa sicuramente onore alla famiglia e risulta essere completa in tutto e per tutto. Unico nostro rammarico è quello di non aver potuto provare la i30 con le funzioni karaoke attive. Come è successo per l'iS40 (e anche l'iS50) che ora, grazie al nuovo sistema operativo, è in grado di leggere i midifile contenenti testi karaoke, anche per la i30 sarà presto disponibile un floppy di aggiornamento software. Noi non mancheremo di inserirlo come file gratuito nel CD di Cubase Mag, proprio come abbiamo fatto questo mese per il software della Korg iS40/50.
SCHEDA TECNICA KORG i30
Tastiera 61 note con dinamica e Aftertouch
Generazione sonora AI2 Synthesys
Polifonia 32 voci, 32 oscillatori (16 voci, 32 oscillatori in Double Program)
Memoria Waveform 18MB PCM ROM
Effetti doppio sistema digitale multi-effetto 24 tipi, 47 effetti programmabili
Programmi 352 (incluso set GM), 32 drum kit, 136 User + 8 User Drum
Stili 128 ROM + 48 User Styles
Controlli Style 4 Variation, 2 Fill, 2 Ending, 2 Intro, Synchro Start, Synchro Stop, Tap Tempo, Reset, Fade In/Out, Ensemble, Octave Up/Down, Bass Inversion, Split Point, Transpose, Memory Chord, Ritardando, Accelerando, Tempo Lock
Arrangiamenti 128 + 128 User
Keyboard Set 64
Song Midifile Player Formato 0 e 1, modifica song, Record Song (10 song, 65.536 eventi), funzione Juke-Box
Backing Sequence 10 (65.536 eventi)
Controlli esterni Damper, 2 pedali/interruttori programmabili, EC5
Uscite Left/Mono-Right, Uscite 3 e 4, Cuffie
MIDI In Out Thru, computer Host
Floppy Disk 3,5" 2DD/2HD
Display grafico LCD retroilluminato 320 x 240 pixel Touch View
Controlli Joystick Modulation + Pitch Bend
Dimensioni 1090 x 348 x 117 mm
Peso 14,2 Kg
Prezzo di listino al pubblico Lit. 4.998.000 Iva inclusa (Lit. 5.820.000 con HD da 1GB)
TABELLA EFFETTI
Hall Reverb
Ensemble Hall
Concert Hall Reverb
Room Reverb
Large Room Reverb
Live Stage Reverb
Wet Plate Reverb
Dry Plate Reverb
Spring Reverb
Early Reflection 1/2/3
Streo Delay
Cross Delay
Dual Mono Delay
Stereo Multitap Delay 1/2/3
Stereo Chorus 1/2
Stereo Quadrature Chorus
Stereo Crossover Chorus
Stereo Harmonic Chorus
Stereo Flanger 1/2
Stereo Crossover Flanger
Stereo Exciter
Enhancer
Distortion
Over Drive
Stereo Phaser 1/2
Rotary Speaker
Tremolo
Stereo Parametric EQ
Chorus Delay
Flanger Delay
Delay/Hall Reverb
Delay/Room Reverb
Delay/Chorus
Delay/Flanger
Delay/Distortion
Delay/Over Drive
Delay/Phaser
Delay/Rotary Speaker