Incontri di Meier: dipinto artistico
di Jim Nichols.
| INTRODUZIONE
Nella maggior parte delle conferenze di ufologia o di altre manifestazioni similari
avvenute nel corso degli ultimi quindici anni ci si è sempre trovati di fronte a domande
e riferimenti relativi a colui che è diventato, anche grazie allenorme quantità di
prove che ha presentato, il più famoso tra i contattisti internazionali: lo svizzero
Eduard Billy Meier.
Laspetto che ha maggiormente sorpreso è stata lampia diffusione delle sue storie e,
soprattutto, latto di fede che molti hanno fatto e tuttora fanno nei confronti delle sue
incredibili dichiarazioni e delle discutibilissime evidenze che ha portato a supporto
delle medesime. Tale situazione trova, comunque, una spiegazione nella forte
connotazione spirituale e religiosa che Meier ha saputo dare ai suoi contatti, tanto da
superare i limiti del movimento ufologico in senso stretto ed andare ad abbracciare
settori ben più vasti, come quello spirituale e della New Age, sempre attuale, ma
ancora più di moda nel corso degli ultimi anni. Un ulteriore elemento di relativa
sorpresa è la marcata tendenza alla commercializzazione, del suo entourage o di altri
personaggi che si sono appropriati della storia nel loro ambito territoriale, di tutto
quanto può essere messo in vendita per ricavare un profitto: libri, opuscoli,
fotografie,filmati, T-shirts, spille, gadgets vari. Per non parlare delle ripetute
donazioni di cui sembra essere stato oggetto lo stesso Meier e, successivamente,
lorganizzazione (F.I.G.U.) da lui costituita, una vera e propria comune dotata di
proprie, ferree, regole.
La complessità e la considerevole vastità dellargomento Meier mal si conciliano con
lo spazio dedicabile ad un articolo che ha come obiettivo quello di fare un punto della
situazione esaustivo ed aggiornato della questione. A questo proposito è preferibile
fornire al lettore italiano una serie articolata di punti, rapidi e sintetici, che inquadrano
al meglio gli aspetti più significativi o comunque esemplificativi dellintera vicenda,
quasi sempre conosciuta in modo molto approssimativo e quasi mai circostanziato.
Laffare Meier ha vissuto e prosperato, soprattutto nel nostro paese, su questa
mancanza di approfondimenti e sulla quasi totale mancata diffusione, al di fuori del
circuito di alcune riviste specializzate straniere, delle ricerche indipendenti che hanno
cercato di fare luce in proposito. Al contrario, hanno avuto diffusione articoli, libri e
una videocassetta che hanno tracciato un ritratto agiografico e completamente acritico
di Meier e delle sue dichiarazioni, più votate alla commercializzazione
dellargomento che ad una sua analisi investigativa.
Non avendo seguito direttamente il caso, se non recentemente e soprattutto nelle sue
nuove diramazioni americane, questo articolo si basa necessariamente sulla
combinazione di più fonti, praticamente tutte straniere e per buona parte caratterizzate
da quellimpronta critica che è rimasta sconosciuta agli appassionati italiani in tutti
questi anni.
Nel presentare i punti salienti della questione, veri e propri flash di facile
comprensione ed assimilazione, si deve necessariamente dare per scontata una
conoscenza minima dellargomento: a questo proposito viene presentato un breve
riassunto particolarmente sintetico, dei punti principali dellintera vicenda, che vuole
essere solo ed esclusivamente un promemoria preliminare. Per un approfondimento,
rimandiamo alledizione italiana del testo di Kinder [Kinder, 1987], pur avvertendo
che si tratta di un testo commerciale palesemente a favore dellintera vicenda e
caratterizzato da una serie incredibile di omissioni di dati e circostanze.
LA STORIA DEL CONTATTISTA IN DUE PAROLE
Eduard Albert Meier, soprannominato Billy, nacque nel piccolo paese di Bulach,
vicino a Zurigo, in Svizzera, il 3 Febbraio 1937. Ebbe una gioventù abbastanza
travagliata (vedasi il paragrafo Il Personaggio) e trascorse dodici anni viaggiando
attraverso quarantadue nazioni in Africa, Asia ed Europa. Mentre si trovava in India
ebbe una serie di contatti con la cosmonauta pleiadiana Asket, producendo non poche
fotografie di dischi volanti. Tornato in Svizzera nel 1970 con la propria moglie
greca, nel dicembre 1973 si trasferì in una vecchia e modesta fattoria messagli a
disposizione, a poco prezzo, dal comune di Hinwill, a circa mezzora di macchina da
Zurigo. Nel corso di una delle riunioni del gruppo di metafisica da lui fondato sul
finire del 1974 e composto da una decina di persone, Meier affermò di avere stabilito
un contatto fisico, il 28 Gennaio 1975, con un gruppo di alieni provenienti dal sistema
stellare conosciuto come Pleiadi, a circa cinquecento anni luce dalla Terra. La
prima reazione da parte di buona parte dei membri del gruppo fu di stupore e di
scetticismo, ma Meier incominciò presto ad esibire centinaia di fotografie
particolarmente chiare delle astronavi pleiadiani, come prova della sua sincerità.
Il 28 Gennaio di quellanno, raccontò Meier, si trovava in un prato a qualche
chilometro da Hinwill: suo obiettivo era quello di riuscire a registrare le voci dei
defunti, attività allepoca particolarmente di moda nei circoli metapsichici.
Improvvisamente sentì un suono pulsante: alzando lo sguardo verso la direzione da cui
proveniva quel suono, vide un disco volante che stava scendendo soavemente su un
prato a circa cento metri di distanza da lui. Incominciò a scattare diverse fotografie,
quindi cercò di avvicinarsi, ma una forza od un campo di forza invisibile gli impedì
di proseguire. Vide quindi scendere dal disco una figura umana che indossava una tuta
grigia: si trattava di una donna di aspetto nordico, dai capelli rossi ed alta circa un
metro e settanta centimetri, assolutamente umana, con lunica differenza nei lobi delle
orecchie, un poco più grandi del normale: ebbe così inizio il suo primo contatto fisico
con Semjase. Lincontro non fu, comunque, casuale, in quanto fu la stessa Semjase a
guidare Meier in quel posto per mezzo di un messaggio telepatico.
Con il tempo i racconti di Meier incontrarono sempre maggiore accettazione tra i
membri del gruppo: quelli che, al contrai racconti di Meier incontrarono sempre maggiore accettazione tra i
membri del gruppo: quelli che, al contrario, non me erano convinti lo lasciarono
presto. Il numero delle persone che visitavano il contattista e ne accettavano le storie
continuò a crescere e quello che era sembrata essere una semplice serie di contatti
iniziata nel gennaio 1975 si tramutò rapidamente in uno scenario molto più complesso
e dettagliato, completato da connotazioni religiose e fortemente spirituali.
Questultime diventarono sempre più evidenti e forti, fino a sfociare nella cosiddetta
Talmud Jmmanuel, il testo religioso di Meier presentato come un documento
originale dellantichità. Le sue storie e levidenza da lui portata a conforto delle stesse
diventarono via via sempre più incredibili, fino a rasentare spesso il ridicolo.
Meier con gli anni creò una vera e propria comunità spirituale attorno a sè, gestendo
una considerevole quantità di persone che, in tutto il mondo, lo considerano tuttora il
portavoce degli extraterrestri, visti sempre come amici e protettori. Vari personaggi
hanno creato un vero e proprio mercato di pubblicazioni, videocassette ed oggettistica
varia basate sulle sue storie, mentre le conferenze ad esso dedicate, soprattutto negli
Stati Uniti, trovano solitamente un buon riscontro di pubblico, ormai più interessato al
messaggio spirituale di Eduard Meier che alla realtà delle sue foto e dei suoi filmati
[Deardorff, 1985a].
IL PERSONAGGIO
· Meier è sempre stato un tipo un po turbolento: a quattordici anni il tribunale dei
minori lo mandò al riformatorio di Albisbrunn per avere commesso piccoli furti
durante le sue fughe da scuola. Lì trascorse tre anni, dopo di che le autorità lo
riconsegnarono a suo padre: abbandonò, quindi, la scuola senza avere terminato
linsegnamento previsto. In unaltra occasione, insieme ad altri giovani, fu fermato
dalla polizia per furto ed inviato al centro di detenzione preventiva di Aaburg, da cui
fuggì per andarsi ad arruolare nella Legione Straniera. Ma anche qui durò poco:
qualche mese prima di completare il suo addestramento, disertò e tornò in Svizzera,
dove venne ricondotto ad Aaburg.
· Nel 1974 lamico Jacobus Bertschinger gli imprestò dei soldi per un annuncio sulla
rivista tedesca ESOTERA, con cui cercava persone interessate a fondare un gruppo di
metafisica. A seguito di ciò una certa quantità di persone incominciò ad avvicinarsi
a lui ed a frequentarlo: alla fine del 1974 il nuovo gruppo di metafisica poteva contare
su dieci membri che si incontravano piuttosto frequentemente.
· Dal 28 Gennaio 1975 Meier incominciò a trascorrere ore nelle foreste vicine,
lontano da tutti. Mostrò quindi le prime foto alla moglie e, in seguito, allamico
Bertschinger. Nel frattempo, probabilmente grazie anche alle foto, le visite dei curiosi
e degli interessati si intensificarono ed a Dicembre lappassionata di ufologia Ilse von
Jacobi lo intervistò, dopo esserne venuta a conoscenza lestate precedente da un
bollettino di Monaco di Baviera. Nelledizione dell8 Luglio 1976, la rivista tedesca
Quick (molto diffusa anche in Austria e Svizzera) pubblicò il suo articolo, che venne
poi ripreso, in vari modi, da altre riviste europee, tra cui anche Il Giornale dei
Misteri [von Jabobi, 1976]. Nellinverno del 1976, lufologa svizzera Lou Zinstagg
mandò alcune foto di Meier oltreoceano, a Wendelle C. Stevens, un appassionato di
ufologia che conduceva qualche inchiesta sul campo per conto del gruppo americano
A.P.R.O. Già nel 1976, comunque, Meier era personalmente attivo per presentare la
propria vicenda, organizzando varie conferenze corredate da diapositive in varie
località della Germania, tra cui una a Monaco (dove incontrò laustriaco
G.Moosbrugger).
· Una vicina di casa, Erika Kagi, dichiarò a proposito di Meier: Aveva una fantasia
eccezionale. Unaltra vicina: Meier vive nel modo che vuole e non si adatta allo
stile di vita di nessunaltro [Kinder, 1987]. In particolare, il vicinato e gli abitanti del
paese lo ritengono un mentitore e si chiedono se tutti loro sono ... ciechi o stupidi
per non vedere quello che vede lui. Uno di loro affermò che ... era più veloce con
una mano che altre persone con due [Kinder, 1987].
· Meier manteneva la famiglia (moglie più tre bambini) con un sussidio di 700 franchi.
Lui allevava polli e galline, lei vendeva le uova. Viveva in una casa modesta e
vetusta, ma dopo linizio dei suoi contatti e la diffusione degli stessi, con conseguente
pellegrinaggio di numerosissime persone da tutta Europa (e non solo), nel 1977
acquistò una nuova fattoria con unestensione di terreno di ben venticinque ettari a
Hinterschmidruti, dal valore stimato di circa 240.000 dollari. Grazie alle generose
donazioni di chi lo seguiva, molti dei quali avevano una condizione economica più che
buona ed arrivavano a trovarlo in Mercedes: tra le donazioni più cospicue figurerebbe
anche quella di un tale Renato Ventura, che avrebbe contribuito con 10.000 franchi
svizzeri. Basandosi sulla fattoria, che riuscì a sistemare in modo eccellente, due anni
dopo fondò il Semjase Silver Star Center e cambiò il nome al precedente gruppo di
metafisica, centro di raccolta di tutti i membri del suo entourage, in cui ognuno doveva
donare tempo e lavoro (almeno un week-end al mese), oltre che denaro. Il nuovo nome
fu F.I.G.U., acronimo tedesco che poteva essere tradotto come Libera Comunità di
Interessi per le Scienze Spirituali e di Frontiera e gli Studi Ufologici. Si trattava di
una vera e propria comune che si preoccupava anche di problemi relativi alla
sovrappopolazione, alla lotta contro labuso sui minori, la protezione degli animali, i
diritti umani e la lotta per la conservazione della fauna e della flora sul nostro pianeta.
I membri del F.I.G.U . che volevano seguire la dottrina di Meier dovevano rinunciare
alle proprie proprietà personali e pagare una somma di denaro.
· Meier è sempre stato presentato dai suoi sostenitori come un personaggio dotato di
cultura elementare (spesso come un semplice contadino), indicando implicitamente
una sua scarsa cultura: in realtà si tratta di un uomo intelligente che ha accesso e
compra regolarmente libri e riviste su svariati argomenti, molte delle quali contengono
proprio le informazioni che si possono trovare in molti suoi scritti.
· Parlare con Meier è sempre stato difficile, ma lo è diventato ancora di più negli
ultimi anni, tanto che per avere tale, raro, onore bisogna pagare oppure prestare del
lavoro allinterno della sua comune: le interviste da parte di giornalisti venivano fatte
pagare 50 dollari, non molto per la verità [Triado, 1991]. Al contrario i membri del
F.I.G.U. sono dispostissimi a ricevere i visitatori e vendere loro dalle foto ai libri,
dalle spille alle T-Shirts [Gomez, 1992]: sono migliaia e migliaia le persone che si
sono recate alla casa di Meier nel corso degli anni.
· Secondo alcuni sostenitori di Meier [Winters, 1992], luomo avrebbe subito più di un
attentato alla propria incolumità personale da parte di maniaci e di altre persone che
lo ritenevano una minaccia alle loro credenze: tali affermazioni non sono state,
peraltro, ulteriormente circostauna minaccia alle loro credenze: tali affermazioni non sono state,
peraltro, ulteriormente circostanziate.
· Gli scritti di Meier ed i messaggi di Semjase sono stati ripresi, fatti propri e talvolta
ampliati da numerosi gruppi New Age sparsi in tutto il mondo e, in particolare, negli
Stati Uniti, assumendo connotati marcatamente spiritualisti se non addirittura religiosi.
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